Jesolo

Jesolo is a city of 23,465 inhabitants, part of province of Venezia, situated north of Venice, between Eraclea and Cavallino-Treporti.


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Guida turistica Jesolo

Jesolo

Jesolo (in veneto Jxolo) un comune di 23.465 abitanti della provincia di Venezia, situato a nord di Venezia.


Il territorio si estende lungo la costa veneziana, su un territorio pianeggiante che si affaccia sul mar Adriatico ed orlato dalla laguna di Jesolo (22 kmq), dai fiumi Sile e Piave, e alle foci di questo dall'antistante laguna del Mort, e dallAdriatico. La valle di Dragojesolo , insieme a quella di Grassab, la pi estesa della laguna Nord. La fascia costiera bassa e sabbiosa.

La stragrande maggioranza delle aree urbanizzate della citt, si trovano su una sorta di "isola", delimitata dai fiumi Piave (ad est), Sile (ad ovest) e dal canale artificiale Cavetta.

La zona pi elevata quella nota come "Monte Lepre" che si eleva a circa 10 m s.l.m.: fa parte della citt ed limitata dal mare a sud e da via Martin Luther King a nord.


Storia


L'attuale territorio del comune era nell'antichit una laguna, all'interno della quale sorgevano alcune piccole isole, delle quali quella chiamata dai romani Equilium era la maggiore. Il sito era abitato da popolazioni paleovenete, famose per l'allevamento dei cavalli. Le popolazioni locali furono alleate di Roma contro la minaccia costituita dai Galli e permisero ai romani di stabilirsi pacificamente nell'odierno Veneto. I romani colonizzarono dunque queste terre, costruendo strade, ponti e villaggi; sistemarono il territorio coltivabile procedendo alla centuriazione (divisione in lotti) ed attuarono i primi lavori di bonifica e contenimento delle acque.

Con il crollo dell'impero sopraggiunse l'insicurezza: le scorrerie degli invasori barbarici scacciarono gli abitanti dalle pianure, costringendoli a rifugiarsi nelle lagune: in particolare, gli abitanti di Oderzo fondarono Eraclea sull'isola di Melidissa e Jesolo sull'isola di Equilio.

Grazie alla sua particolare posizione, Jesolo si trov ad essere al centro dei commerci marittimi dell'area nord-adriatica: protetta dalla laguna, pot svilupparsi indisturbata e fu sede della scomparsa diocesi di Equilio. Una tragica piena del Sile e l'arrivo dei Franchi provocarono il decadimento del fiorente porto di Jesolo: nel 1466 la diocesi fu soppressa e alla fine del secolo la citt era ridotta a pochi casolari semi disabitati; Per ovviare alla mancanza di chiese, il patrizio veneziano Soranzo fece costruire, a proprie spese e su terre di propriet familiare, una chiesa, poi dedicata a San Giovanni Battista ed eretta a parrocchia.

Attorno alla nuova chiesa si costitu il villaggio di Cavazuccherina e per favorire l'abitabilit della zona, la Repubblica di Venezia attu vari interventi di diversione fluviale, miranti principalmente ad allontanare i fiumi Piave e Sile. Cavazuccherina sopravvisse per alcuni secoli, e divenne comune autonomo solo all'avvento di Napoleone (22 dicembre 1807). Cacciato Napoleone, gli Austriaci costituirono un consorzio per favorire il miglioramento dei territori lagunari, ormai ridotti a palude ("Consorzio Passarella").

L'annessione al Regno d'Italia non miglior la situazione preesistente. Durante la prima guerra mondiale la popolazione di Cavazuccherina fu costretta ad evacuare. Mentre gli Italiani allagavano la zona di Caposile, verso le foci del Piave, gli Austriaci presidiavano il territorio paludoso, dove la malaria e la spagnola (febbre di origine virale), mietevano vittime.

Nel primo dopoguerra ripresero i lavori di bonifica, che furono predisposti dai "Consorzi di Bonifica del Basso Piave". La "Grande Bonifica" fu realizzata tra il 1920 ed il 1930: furono introdotte le coltivazioni di frumento, granoturco e barbabietola da zucchero, alle quali si aggiunsero le piantagioni di alberi da frutto ed i vigneti.

Il 28 agosto 1930 il comune fu rinominato con l'antico nome di Jesolo e dal 1936 le localit di "Marina Bassa" e di "Spiaggia" furono denominate "Lido di Jesolo".

La rinascita agricola coincise con la "riscoperta" di Jesolo: nacquero i primi stabilimenti per le cure elioterapiche. Risalgono agli anni Trenta i primi alberghi ed i primi ristoranti: lo sviluppo segn una battuta d'arresto con lo scoppio della seconda Guerra Mondiale ma, tornata la pace, la ripresa part a ritmo sempre pi veloce.

Jesolo Lido ha ospitato negli anni Ottanta, in una struttura della Croce Rossa Italiana un centinaio cittadini polacchi che avevano richiesto asilo politico e negli anni Novanta circa 1400 profughi provenienti dalla ex-Jugoslavia.

A partire dalla seconda met degli anni Novanta, l'amministrazione comunale, ha lanciato un'ambizioso programma di rilancio urbanistico, comunemente noto come "Master Plan", realizzato da Kenzo Tange.

A partire dal 2000 molti alberghi sono stati riconvertiti in residence e moltissime aree, prima ad uso agricolo, sono state convertite ad uso residenziale, permettendo cosi la costruzione di decine di nuove strutture ricettive a bassa densit (villaggi turistici), o in in alcuni casi ad alta densit, con una verticalizzazione degli edifici ("torri") senza precedenti nelle altre localit del Veneto.

Tra i progetti pi ambiziosi sono da segnalare il campo da golf a 18 buche, la nuova grande darsena turistica e la "citt della musica", un enorme complesso edilizio comprendente discoteche e ristoranti).

Se tutti i progetti attualmente approvati (o di prossima approvazione) vedranno la luce, il territorio comunale nelle aree immediatamente adiacenti alla costa, cambier radicalmente immagine, principalmente a causa della costruzione di nuovi edifici. Se da un lato, vengono edificate strutture residenziali turistiche sotto forma di "piccoli villaggi indipendenti", dall'altro, le concessioni comunali hanno dato la possibilit ad investitori esterni di costruire svariate strutture ad alta densit secondo il concetto architettonico di "torre". Sulla base di questo, Jesolo Lido, si avvia ad una "verticalizzazione" degli edifici che, almeno in Veneto, non ha precedenti in nessun'altra localit.


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