Lanzarote è l'isola più nord-orientale dell'arcipelago spagnolo delle Isole Canarie. Deve il suo nome a Lanzerotto Malocello, il navigatore genovese, originario di Varazze (SV), che per primo la scoprì nel 1312 e che la occupò per diverso tempo. La superficie è di 806 km2 (quarta isola dell'arcipelago), la popolazione è di circa 140.000 abitanti. Il principale centro dell'isola è Arrecife. Amministrativamente l'isola è compresa nella provincia di Las Palmas.
La principale attrattiva turistica dell'isola è il Parco Nazionale Timanfaya, situato nella parte occidentale e caratterizzato dal paesaggio vulcanico. Altre attrattive turistiche sono le grotte di Jameos del Agua e Cueva de los Verdes.
Lanzarote è stata nominata riserva della biosfera dall'UNESCO, grazie anche all'impegno dell'architetto locale Cesar Manrique. Nella frazione di Taro de Tahiche,a 5 km da Arrecife si trova la sede della fondazione a lui intitolata,ospitata nella sua residenza e che raccoglie sculture,dipinti e progetti architettonici di grande integrazione con la natura vulcanica dell'isola. Vicino a Lanzarote si trovano le isole minori di Graciosa, Alegranza e Montaña Clara.
Le Principali località turistiche si trovano sul versante orientale dell'isola: Puerto del Carmen leggermente a sud di Arrecife e Costa Teguise a nord del capoluogo. La prima località è un ottimo punto di partenza per chi voglia esplorare il sud dell' isola,in particolare il Parco Nazionale Timanfaya e la valle de La Geria, oltre alla possibilità di scendere a Playa Blanca e fare una gita giornaliera a Corralejo (su Fuerteventura),mentre la seconda si trova più a portata di mano delle grotte di Jameos del Agua e Cueva de los Verdes, ed è più agevole logisticamente un'interessante escursione all'isola di La Graciosa con battelli che partono dal porticciolo di Orzola.
Lanzarote è situata lungo il percorso dei venti dell'Atlantico del nord e gode del loro effetto di raffreddamento, riuscendo così a mantenere le temperature giornaliere a livelli moderati. Senza questi benefici il clima dell'isola assomiglierebbe a quello del vicino Sahara. Ogni anno diverse tempeste di sabbia trasportate dallo Scirocco attraversano la stretta fascia di mare che separa le isole dal Sahara facendo salire le temperature e riducendo la visibilità anche a meno di 100 metri.
Clima
Il clima di Lanzarote si mantiene relativamente costante e gradevole nel corso dell'anno con una temperatura media annuale che nel 2006 è stata di 21,4 °C. Durante i mesi estivi, da giugno a settembre, la temperatura massima media può arrivare anche a 32 °C, anche se abbastanza raramente, mentre nelle ore notturne si mantiene attorno ai 20 °C. D'inverno le massime si aggirano tra i 15 e i 25 °C, per poi scendere fino a 14 °C nelle ore notturne, scendendo raramente sotto questo limite[1].
Le precipitazioni per l'anno 2006 sono ammontate a 1171 mm, anche sè molto mal distribuiti dato che la maggior parte della pioggia è caduta nei mesi di ottobre (164 mm), gennaio (281 mm) e febbraio (488 mm). Per via della sua particolare orografia, la maggior parte della pioggia cade nella metà nord-occidentale dell'isola, incluso il massiccio del Famara, lasciando la restante metà tendenzialmente asciutta.
Agricoltura
Geria - Particolari vigne di Lanzarote
Una parte dell'isola è caratterizzata dalla coltivazione di vigne molto particolari. Le Geria sono dei piccoli muretti circolari preparati dall'uomo per proteggere le piante dal vento, dove viene scavata una buca e sul fondo delle quali cresce la vite che produce l'eccellente vino malvasia. Sopra questi campi l'agricoltore stende una fine cappa di cenere vulcanica che assorbendo la rugiada notturna, procura il grado di umidità necessario alle piante.
Si possono degustare molti prodotti tropicali in queste isole, dalla frutta esotica, come papaya, avocado, mango e platano (sono banane tropicali) fino alla grande varietà di succhi di frutta tropicali e tanti altri prodotti tipici, come il miele di palma, la marmellata di cactus, la crema di banane tropicali, ed anche le "papas arrugadas" (patate dolci ed esotiche, bollite in acqua salata e servite con salsa all'aglio e yogurt o piccante).
Ampiamente coltivata anche l'Aloe vera che in passato era considerata sacra dagli indigeni Guanci. La pianta è sfruttata per molti scopi: il succo è usato come bevanda energetica, ricostituente, inoltre i derivati sono usati per la loro azione lenitiva e nella cosmesi.
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