Prigueux (in occitano Perigers), un comune francese di 30.193 abitanti situato nel dipartimento della Dordogna nella regione dell'Aquitania, capoluogo di dipartimento.
Fa parte della Communaut d'Agglomration Prigourdine che riunisce 13 comuni del dipartimento (oltre a Prigueux, Antonne-et-Trigonant, Champcevinel, Chancelade, Chteau-l'Evque, Coulounieix-Chamiers, Coursac, Escoire, La-Chapelle-Gonaguet, Marsac-sur-l'Isle, Notre-Dame-de-Sanilhac, Razac-sur-l'Isle e Trlissac)
Vi ha sede la diocesi cattolica di Prigueux et Sarlat (Petrocoricensis) che dipende dall'arcivescovato di Bordeaux.
Sede decentrata dell'Universit Montesquieu - Bordeaux IV.
Il motto della citt Fortitudo mea civium fides ("Mia forza la fedelt dei cittadini")
Storia
Tracce di epoca neolitica si sono rinvenute nella localit di Ecorneboeuf, uno scosceso colle che domina la citt a sud. Tra il 60 e il 35 a.C. di fronte alla collina era stanziato un accampamento del popolo Gallico dei Petrucorii, citato da Giulio Cesare, chiamato de la Curade.
Dopo la conquista romana, una citt venne fondata nella pianura, sulle rive del fiume Isle e prese il nome di Vesunna (in francese Vsone). La romanizzazione della popolazione gallica fu rapida e restano oggi tracce di un porto fluviale, templi, un anfiteatro e ricche abitazioni di I e II secolo. Nel III secolo i materiali provenienti dalla demolizione di edifici pi antichi vennero riutilizzati per la costruzione di un muro difensivo. In questo periodo la citt prende il nome della popolazione gallica del territorio, chiamandosi Petrocorri, da cui deriva il nome attuale.
Nel Medioevo si trova su uno dei sentieri di pellegrinaggio per il santuario di Santiago de Compostela.
Verso il IX secolo un insediamento separato si costitu intorno al monastero di Saint-Front (San Frontone): il vecchio centro (la Cit) divenne sede nel XII secolo del conte del Prigord e del vescovo, mentre il nuovo abitato, Puy-Saint-Front, anch'esso fortificato, era governato da un sindaco e da consoli eletti dai cittadini. Il vecchio centro perse sempre pi importanza a favore della citt borghese e mercantile. Nel 1270 con un trattato le due citt si riunirono sotto l'amministrazione dei consoli.
Fu presa dagli Inglesi nel 1356 e ritorn alla Francia solo nel 1454.
La Guerra dei Cent'anni e ricorrenti epidemie di peste causarono una forte crisi economica, a cui segu una fase di ripresa, di nuovo interrotta tra il 1560 e il 1660 dalle Guerre di religione. La citt fu presa dai protestanti nel 1575 e la vecchia cattedrale fu saccheggiata: pi tardi fu trasferita dalla Cit a Puy-Saint-Front. Successivamente la citt sub gravi conseguenze dai sollevamenti dei Comuni (rivolta dei Croquants e Fronda) e ne inizi il declino.
Durante la Rivoluzione francese la citt, che contava solo un quarto degli abitanti dell'et medioevale, divenne capitale del dipartimento appena creato. Nel XIX secolo grazie a questo ruolo amministrativo si ebbe nuovamente uno sviluppo: si aprirono i grandi viali cittadini (boulevards) e furono distrutte le due fortificazioni dei vecchi centri. Fu costruito un canale che doveva rafforzare il ruolo commerciale del fiume Isle, ma la via fluviale venne presto soppiantata dalla ferrovia che port all'impianto degli Ateliers ferroviari.
Monumenti
La torre di Vsone
Antica Vsone, tempio gallo-romano, resti della cella a torre (2005).Il sito della citt gallo-romana di Vsone, conserva i resti di un tempio del I secolo DC, di cui resta parte della cella a pianta circolare (diametro esterno di 19,60 m e conservata su un'altezza di 27 m), tipica dei templi di tradizione celtica, sebbene costruita quando le trib locali si erano gi romanizzate.
La cella era circondata in origine da un colonnato di 141 m per 122 m. Secondo la leggenda la breccia che si apre nella muratura fu aperta con un colpo di bastone da San Frontone, il primo vescovo della citt, per cacciarne il drago che vi si era rifugiato
Les Arenes
I resti dell'anfiteatro romano (II-III secolo DC), che poteva ospitare fino a 20.000 spettatori
La cattedrale di Saint-Etienne
Fu costruita agli inizi del XII secolo sul sito di un tempio dedicato al dio Marte, di stile romanico e coperta da due cupole. Nel 1575 i protestanti che avevano preso la citt la danneggiarono gravemente, demolendo il campanile e le due campate anteriori (di cui resta traccia nell'attuale facciata) Fu restaurata nel XVII secolo, ma nel 1669 la sede vescovile fu trasferita presso la cattedrale di Saint-Front a Puy-Saint-Front.
Il castello Barrire
Le grandi famiglie aristocratiche della citt avevano occupato parti delle mura del III secolo costruendovi dimore fortificate. Presso l'antica Porta Normanna si trovano gli unici resti rimasti di una di esse, costruita originariamente nel XII secolo. Ricostruita e abbellita come dimora signorile della famiglia di La Douse fu parzialmente distrutta dai protestanti nel 1575. Resta una torre decorata da una porta in stile gotico flamboyant e la facciata principale con finestre a croce.
La cattedrale di Saint-Front
Nell'XI secolo al posto di una precedente cappella del VI secolo che sorgeva sul sito della tomba di san Frontone, fu costruita una chiesa con pianta a croce latina che fu distrutta da un incendio nel 1120. Sui resti venne edificata una seconda grande chiesa, questa volta con pianta a croce greca, con cinque cupole, in stile romanico-bizantino; la chiesa addossata al monastero, fu completata nel 1173. Fu danneggiata dall'occupazione protestante tra il 1575 e il 1581 e nel 1669 vi fu spostata la sede vescovile. Nel XVII secolo le cupole furono ricoperte da un tetto a causa delle infiltrazioni e fu integralmente restaurata e ampiamente rimaneggiata tra il 1852 e il 1902 dagli architetti Abadie, Brugre e Boeswilwald.
La Casa dei Consoli
Il complesso architettonico, costruito nel XV secolo sulle rive del fiume, era propriet delle grandi famiglie consolari. Le sue due parti segnano il passaggio dal gotico flamboyant della casa Cayla, allo stile rinascimentale italiano della casa Lambert.
Palazzi di rue Limogeanne
Lungo questa strada e nelle sue adiacenze, tra la met del XV secolo e la met del XVI, sorsero magnifiche dimore signorili, che formano un quartiere tuttora ben preservato.
Il Museo gallo-romano
Situato nel cuore del centro storico, si sviluppa intorno al sito archeologico della domus des Bouquetes, una vasta abitazione della prima met del I secolo DC i cui resti vennero scoperti nel 1959 e che conserva muri in elevato per circa un metro di altezza e un notevole insieme di affreschi (un affresco con figure di gladiatori stato ricomposto da minuti frammenti nel 1998). Una successiva fase di II secolo fu caratterizzata da un rialzamento del terreno e dalla costruzione di una ricca dimora con due peristili, terme private e di un giardino con vasche d'acqua.
Con la costruzione del museo (progetto dell'architetto Jean Nouvel), il sito stato interamente coperto per un'area di circa 4000 mq. Verso ovest stato costruito un edificio allungato che ospita le collezioni e permette di affacciarsi sui resti archeologici, i quali sono visitabili per mezzo di passerelle in legno e metallo. La casa Taillefer del XVIII secolo ospita gli uffici del museo.
Il Museo del Prigord
Nacque nel 1895 dalla fusione del Museo dipartimentale archeologico (nato nel 1836 e ospitato nel convento di Saint-Front) e del Museo municipale di belle arti (creato nel 1857) in una nuova sede appositamente progettata dagli architetti Godefroy e Planckaert al posto di un antico convento agostiniano trasformato in prigione (di cui resta oggi solo una cappella del XVII secolo). La nuova sede fu inaugurata nel 1903.
Dal cortile centrale si accede a due gallerie: quella orientale ospita le collezioni archeologiche preistorica (ossa incise del paleolitico superiore e resti scheletrici umani), gallo romana e medioevale (fibbie merovinge e resti architettonici romanici e rinascimentali), le collezioni etnografiche (oggetti africani e melanesiani) e le collezioni di minerali e fossili, mentre quella occidentale dedicata alle belle arti con pitture dal XVI al XX secolo (tra cui dipinti di Canaletto e Pieter Huys) e oggetti di arte come ceramiche, smalti e oggetti liturgici. Gli spazi dell'edificio in origine occupati dalla biblioteca municipale sono dal 1990 sede di esposizioni temporanee.
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