Il Salento, noto anche come penisola salentina e conosciuto come Tacco d'Italia, � una subregione dell'Italia che si estende sulla parte meridionale della Puglia, tra il mar Ionio ad ovest e il mar Adriatico ad est.
Gli abitanti dell'area, che comprende l'intera provincia di Lecce, quasi tutta quella di Brindisi e parte di quella di Taranto, si distinguono per caratteristiche glottologiche e culturali rispetto al resto della regione. Da un punto di vista storico il Salento ha fatto parte per molti secoli dell'antica circoscrizione denominata Terra d'Otranto.
Il toponimo Salento ha origini incerte. Uno studio di Mario Cosmai lo farebbe derivare da "sale", inteso come "terra circondata dal sale-mare": i Romani, infatti, indicavano con Sallentini gli abitanti delle paludi acquitrinose che si addensavano intorno al Golfo di Taranto[1].
Secondo Strabone, il toponimo deriverebbe dal nome dei coloni cretesi che qui si stabilirono, chiamati Salenti in quanto originari dalla citt� di Salenzia[2].
L'ipotesi di Marco Terenzio Varrone, invece, � quella di un alleanza stipulata "in salo", ovvero in mare, fra i tre gruppi etnici che popolarono il territorio: Cretesi, Illiri e Locresi[3].
La penisola salentina, da un punto di vista meramente geografico, � separata dal resto della Puglia da una linea ideale che dal punto pi� interno del Golfo di Taranto (nel territorio di Massafra) arriva fino all'Adriatico, in corrispondenza dei resti della citt� messapica di Egnazia (nel territorio di Fasano), ai confini con l'antica Peucezia.
Tuttavia, intendendo il Salento come un'entit� culturale, pi� che geografica, si � soliti spostare i confini leggermente pi� a sud, lungo la linea che da Taranto, attraverso Grottaglie, San Michele Salentino e Ceglie Messapica, giunge fino a Ostuni. Cos� definito, il Salento ha quali suoi vertici ideali:
Taranto, nell'omonima provincia;
Pilone, nel territorio di Ostuni in provincia di Brindisi,
Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, che rappresenta il centro abitato pi� meridionale della Puglia.
La penisola salentina � il territorio pi� a Est d'Italia e Punta Palasc�a o Capo d'Otranto[4] ne costituisce l'estremit� orientale, distante dall'Albania 72 km attraverso il Canale d'Otranto. Secondo le convenzioni nautiche, da Punta Palasc�a parte la direttrice ideale che separa il mar Ionio dal mar Adriatico.
Storia
La penisola salentina, dai greci anticamente chiamata Messapia ("Terra fra due mari"), era appunto abitata dai Messapi, di origine probabilmente illirica, che nonostante difendessero la propria autonomia dall'antica citt� greco-spartana di Taranto furono progressivamente assorbiti dall'avanzata dei tarantini, che fondarono una serie di Phrouron (avamposti militari) come nel caso di Pezza Petrosa presso Villa Castelli. Tale inimicizia fra le due popolazioni fu anche narrata da Erodoto, quando raccont� della guerra scatenatasi intorno al 474 a.C. fra Taras e la Lega Peuceta, di cui i Messapi facevano parte. In seguito ai conflitti tra Roma e Taranto, cominciati nel 280 a.C. e che sancirono la decadenza della citt� italiota, il Salento si latinizz� a tal punto da contribuire alla nascita della letteratura latina con figure di spicco quali Ennio e Pacuvio. Brindisi con il suo porto, intorno al 240 a.C., venne dichiarata municipio insieme a Taranto (che pi� volte ha sconfitto Roma), a Oria ed alle principali citt� italiche e ai brindisini cos� come ai tarantini e ai rudini che ebbero come loro massimo rappresentante il grande poeta latino Quinto Ennio, dopo l'ultima grande ribellione guidata dall'indiscussa ex capitale della Magna Grecia (Taranto) nell'80 a.c. fu riconosciuta la cittadinanza romana. La citt� adriatica divenne un porto importante ache se secondario rispetto a quello della fiorente Egnatia e uno degli scali per l'Oriente e la Grecia, infatti molti romani illustri transitarono da Brindisi, diretti in Grecia. Cicerone scrisse le "Lettere Brindisine"[9] e Marco Pacuvio realizz� alcune sue tragedie; a Brindisi mor� Virgilio, mentre tornava da un viaggio in Grecia. La regione era anche abitata da altre due popolazioni di origine affine, i Calabri e i Salentini. tutto il mezzogiorno � stato a lungo generalmente noto come Calabria, la riforma delle regioni compiuta dall'imperatore Augusto costitu� la Regio II Apulia et Calabria di cui Tarantini Rudini e Brindisini Fecero parte insieme al resto della Puglia e della Lucania.
Fino al VII secolo sotto la benevola protezione dell'Impero Romano d'Oriente, l'altosalento fu coinvolto nella guerra greco-gotica, divenne poi terra di confine fra Longobardi e Bizantini generando la leggenda del limes bizantino, una muraglia che andava da Taranto a Fasano di cui oggi restano numerose Specchie sopratutto nel territorio di Ceglie Messapica e Villa Castelli.
Tra IX e X secolo il Salento fu spesso assalito dai Saraceni, che si stanziarono a macchia di leopardo sul territorio per periodi pi� o meno lunghi, fieramente contrastati dai Bizantini, che con Basilio I avevano nel frattempo strappato ai Longobardi l'intera Puglia, istituendovi il Thema di Longobardia. Nel 927 i Musulmani occuparono la citt� di Taranto, che fu ricostruita in tutto il suo splendore appena quarant'anni dopo dall'Imperatore bizantino Niceforo II Foca e di Brindisi che fatic� a riprendersi dal duro colpo subito. In seguito alla conquista normanna furono fondati la Contea di Lecce e nel 1088 il Principato di Taranto. Lecce, in particolare, che dette anche i natali al re normanno Tancredi di Sicilia della famiglia d'Altavilla, usc� in questo periodo dalle nebbie del medioevo per assurgere a centro principale della penisola salentina, da allora ufficialmente denominata "Terra d'Otranto". Federico II del Sacro Romano Impero si dedic� cos� come in altre aree del suo regno al Salento, in particolare modific� profondamente i castelli di Brindisi ed Oria per fare solo alcuni esempi. Nel 1384, sotto gli Angioini, il principe di Taranto Raimondo Orsini Del Balzo - in seguito al matrimonio con la contessa di Lecce Maria d'Enghien - divent� uno dei pi� ricchi e potenti feudatari del Regno. Alla sua morte, nel 1406, il Re di Napoli Ladislao giunse in armi sotto le mura di Taranto per rivendicarne il possesso, ma Maria d'Enghien, lo respinse per due volte. Alla fine Ladislao propose di sposare la contessa, ottenendo per via diplomatica ci� che non era riuscito a conquistare con la forza.
Nel 1480, sotto gli Aragonesi, Otranto fu invasa dai Turchi guidati da Ahmet Pasci�, che provoc� l'eccidio di 800 persone che rifiutarono la conversione all'Islam. Fu questo l'episodio pi� eclatante di una lunga serie di assalti turchi e barbareschi, che si fecero particolarmente intensi nel XVI secolo, tanto che vennero edificate centinaia di torri lungo le coste, per poter avvistare in tempo le navi corsare.
Le successive dominazioni spagnole e borboniche ridussero la Terra d'Otranto ad una regione anche politicamente periferica. Va per� segnalata una fiorente attivit� artistica fra XVI e XVIII secolo, che ha fatto di Lecce uno dei centri pi� cospicui del barocco, e un territorio rurale caratterizzato dalla laboriosit� e dalla capacit� imprenditoriale dell'aristocrazia. l'altosalento fu terra del brigante Ciro Annicchiarico di Grottaglie fondatore della setta degli eguali che si riproponeva il rovesciamento violento della corona e la costruzione della repubblica salentina, primo anello della repubblica d'Europa. Dopo l'Unit� d'Italia, con la legge del 20 marzo 1865, fu infine costituita la 56� circoscrizione statale, originariamente comprendente tutte e tre le attuali province salentine, con Lecce capitale e sede dell�ufficio di Prefettura e Tribunale competente su tutta la vecchia "Terra d'Otranto".
Con l�avvento del fascismo, furono istituite le nuove province. La provincia di Taranto fu istituita con decreto del 2 settembre 1923, n.1911, quella di Brindisi con la legge 22 dicembre 1927 e si inizi� un processo di bonifica e di lotta alla malaria che infettava dal medioevo tutta la pianura salentina, opera continuata poi dalle truppe alleate anche con l'utilizzo del DDT.
Luoghi d'interesse archeologico
- I reperti preistorici
-Tra i reperti preistorici sono degni di nota le specchie (antichi monumenti megalitici realizzati mediante utilizzo a secco di grossi blocchi in pietra), i dolmen (tombe megalitiche preistoriche a camera singola), i menhir (megaliti monolitici eretti solitamente in et� della pietra).
-L'area della necropoli messapica presso Manduria
-L'area presenta interessanti resti messapici riguardanti tombe di varie epoche, un fossato, una duplice cinta muraria e resti di alcune vie dell'antica citt�.
-I reperti archeologici e gli Ori di Taranto
-I reperti archeologici testimoniano come la lavorazione dei metalli preziosi, e in particolare dell'oro, fosse una delle attivit� pi� sviluppate nella citt� magno-greca tra il IV ed il I secolo a.C..
-L'area archeologica messapica di Roca
-� stata riportata alla luce l'antica citt� fortificata di Roca Vecchia sorta su un precedente sito preistorico. Sulle pareti della grotta marina della Poesia sono state ritrovate iscrizioni in lingua messapica e latina, oltre a graffiti preistorici[28].
-Le zone archeologiche di Casale di Apigliano
-Gli elementi venuti alla luce nelle zone archeologiche sono in grado di fornire informazioni circa il periodo bizantino e il periodo angioino. Con riferimento al primo, sono stati rinvenuti resti di alcune abitazioni rurali costruite con la tecnica del muro a secco, che evidenziano la presenza di un insediamento abbastanza esteso. Pi� ricchi sono invece i ritrovamenti riferibili al periodo angioino, come i resti di una cappella che si ritiene rappresenti la chiesa di San Giorgio.
Principali musei
-Museo nazionale archeologico di Taranto
-Museo Provinciale "S. Castromediano" di Lecce
-Museo Archeologico Provinciale di Brindisi
-Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia "Decio de Lorentiis" di Maglie
-Museo Civico Messapico, Alezio
-Museo etnico della civilt� salentina, Brindisi
-Museo diffuso - Parco Archeologico, Cavallino
-Museo Civico di Storia Naturale del Salento, Calimera
-Museo Multimediale della Grec�a Salentina, Corigliano d'Otranto
-Museo Comunale della Ceramica, Cutrofiano
-Museo d'Arte "P. Cavoti", Galatina
-Museo Civico "E. Barba", Gallipoli
-Museo della Ceramica, Grottaglie
-Museo delle Arti e Tradizioni, Latiano
-Museo del Sottosuolo, Latiano
-Museo Missionario Cinese e di Storia Naturale, Lecce
-Museo Civico della Paleontologia e dell'Uomo, Lizzano
-Museo di Paleontologia e Paletnologia "D. De Lorentiis", Maglie
-Museum & Artlab Ex Conceria Lamarque, Maglie
-Museo Archeologico "U. Granafei", Mesagne
-Museo di Borgo Terra, Muro Leccese
-Museo del Mare, Nard�
-Museo Archeologico "F. Milizia", Oria
-Museo Didattico Zoologico, Oria
-Museo delle Civilt� Preclassiche della Murgia Meridionale
-Museo del Manifesto, Parabita
-Museo della Cripta di Santa Maria degli Angeli, Poggiardo
-Museo di Biologia Marina, Porto Cesareo
-Museo dell' Arte Contadina, Pulsano
-Museo "E. Leandro", San Cesario
-Museo della Civilt� Rurale, San Vito dei Normanni
-Museo della Memoria e dell�Accoglienza, Santa Maria al Bagno
-Museum "Vito Mele"; Basilica-Santuario "Santa Maria de Finibus Terrae", Santa Maria di Leuca
-Museo delle Tradizioni Popolari e "Abbazia di Cerrate", Squinzano
-Museo Oceanografico, Taranto
-Museo di Storia Naturale, Taranto
-Museo Civico Archeologico "S. Zecca", Ugento
-Museo Diocesano Ugento-Santa Maria di Leuca, Ugento
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