Seoul

Il tradizionale cuore di Seoul è la città vecchia della dinastia Joseon, che è oggi l’area del centro storico-direzionale, dove sono situati molti uffici di governo, centri direzionali di aziende, hotel e mercati tradizionali. Quest’area occupa la valle del Cheonggyecheon, un canale che corre da ovest a est prima di gettarsi nell’Han.
L'isola di Yeouido con il più alto palazzo coreano chiamato Building 63Subito a sud si trovano gli antichi sobborghi di Yongsan-gu e Mapo-gu, e il fiume Han. Oltre al fiume Han è situato il più nuovo e ricco Gangnam-gu. Il World Trade Center di Corea è collocato nel Gangnam-gu. Nel medesimo distretto il Coex mall è un famoso centro commerciale. Yeouido, una grande isola in mezzo al fiume Han, è sede dell’Assemblea Nazionale (Parlamento), del maggiore studio radiotelevisivo, e numerosi grandi palazzi direzionali, come il Korea Finance Building la più grande chiesa pentecostale del mondo. Lo Stadio e il Parco Olimpici, e il Lotte World sono situati nel Songpa-gu, sulla riva meridionale dell’Han.
Lo skyline di Seoul è notevole. I più famosi grattacieli includono il Korea Finance Building, Namsan Tower, il World Trade Center, i sei grattacieli residenziali Tower Palace, e gli I-Park Apartments. Il numero dei grattacieli di Seoul è uno dei più alti in Asia, dopo città come Hong Kong e Singapore.
La pianificazione urbana è sempre stato un valore fondamentale a Seoul fino dal XIV secolo, quando era stata disegnata per servire da capitale. Il Palazzo Reale della dinastia Joseon sopravvive tuttora ed è stato restaurato recentemente.

Storia
La città di Seoul era conosciuta in origine come Wiryeseong, capitale di Baekje dalla sua leggendaria fondazione nel 18 a.C. al 475 d.C., quando la città cadde sotto il regno Goguryeo, e poi sotto quello di Silla (Vedi Tre regni di Corea). Fu conosciuta anche come Hanseong (“Han-seong” = città fortificata sul fiume Han) durante il periodo Goryeo e quando divenne capitale della Dinastia Joseon (Hanyang) nel 1394. Fu rinominata Gyeongseong (Keijo in Giapponese) durante l’occupazione Giapponese, ed infine gli fu dato il nome di Seoul dopo la liberazione nel 1945. Seoul deriva dal Coreano arcaico “seobeol” o “seorabeol” e significa “capitale”.
La storia di Seoul può essere tracciata a partire dal 18 a.C. In quell’anno il giovane regno di Baekje fondò la sua capitale Wiryeseong proprio nell’area dell’odierna Seoul. Rimangono alcune tracce delle mura di questo periodo, come il “Pungnap Toseong”, un muro subito fuori dalla città. Durante il periodo in cui i Tre Regni lottavano per l’egemonia sulla Corea, l’area di Seoul era continuamente contestata. Il suo controllo passò dai Baekje ai Goguryeo nel Quinto secolo, e dai questi ai Silla nel Sesto.
Si riteneva, infatti, che solo il regno che avesse avuto il controllo della valle del fiume Han avrebbe potuto controllare l’intera penisola, dacché era il nodo centrale delle comunicazioni. È per questa ragione che il capostipite della dinastia Goryeo, nel XI secolo, costruì qui un palazzo, teso a diventare il centro della “Capitale meridionale” del regno.
Agli inizi della dinastia Joseon, la capitale fu trasferita a Seoul (conosciuta anche come Hanyang e poi come Hanseong), e vi rimase fino alla caduta della dinastia.
Originariamente, la città era interamente perimetrata da massicce mura circolari di pietra (di 6 metri d’altezza) per assicurare ai cittadini una dimora sicura contro gli animali selvatici, come le tigre, contro i predoni e gli eserciti nemici. La città crebbe dietro queste mura e sebbene le mura non siano oggi visibili (eccetto che sulle alture a nord del centro storico), le porte rimangono attorno al centro di Seoul, tra cui le più famose Sungnyemun (conosciuta anche come Namdaemun) e Honginjimun (chiamata comunemente Dongdaemun). Durante la dinastia Joseon, le porte erano aperte e chiuse ogni giorno al suono di grandi campane.
Durante la Guerra di Corea, Seoul passò più volte dal controllo delle forze Nord-Coreane filocinesi a quelle Sud-Coreane filoamericane, lasciando la città gravemente danneggiata. Una stima dei danni bellici registra almeno 191.000 palazzi, 55.000 case, e 1.000 industrie distrutti. A peggiorare le cose, nell’area metropolitana di Seoul fluirono 2,5 milioni di rifugiati.
Dopo la guerra, su Seoul si concentrò un incredibile sforzo per la ricostruzione e la modernizzazione, sì in relazione alle necessità, ma anche, in parte, alla natura simbolica di Seoul come centro economico e politico della nuova Corea. Oggi, la popolazione dell’area metropolitana rappresenta il 24% dell’intera popolazione sud-coreana.

Trasferimento della Capitale
L'11 agosto 2004, il Governo sud-coreano ha annunciato la volontà di trasferire la capitale a Gongju, circa 120 km a Sud di Seoul, a partire dal 2007, e per alleviare la pressione demografica su Seoul e per mettere a “distanza di sicurezza” le istituzioni governative da confine con la Corea del Nord. Il Governo stima che il trasferimento non sarà completato prima del 2012. Tuttavia questa decisione non convince parte della nazione. Il 21 ottobre 2004, la Corte Costituzionale ha dichiarato la legge speciale per la rilocazione della capitale incostituzionale, poiché tale trasferimento è un serio fatto nazionale e richiede lo svolgimento di un referendum o la revisione della Costituzione.


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