Torino

I pi antichi insediamenti dell'area dell'attuale Torino risalgono al III secolo a.C., con piccoli villaggi di trib celto-ligure appartenenti al gruppo dei Salassi. Secondo alcune fonti uno di questi insediamenti (Taurasia (?)) avrebbe ostacolato la marcia di Annibale nel suo attacco a Roma attrarverso le Alpi resistendogli per ben tre giorni.
L'origine vera e propria della citt pu essere comunque fatta risalire al castrum costruito durante le guerre galliche di Giulio Cesare. Nel 29 fu eretta a colonia con il nome di Augusta Julia Taurinorum da cui deriver poi il nome moderno.

Dopo la caduta dell' Impero Romano Torino pass sotto il controllo degli Ostrogoti, dei Longobardi, e dei Franchi di Carlo Magno (773).
Nel 940 fu fondata la Marca di Torino, controllata dalla cosiddetta dinastia arduinica che, attraverso il matrimonio tra la sua ultima discendente, Adelaide di Susa, con il figlio di Umberto Biancamano (fondatore della casa Savoia) port la citt sotto l'influenza della dinastia savoiarda.

Dopo alterne vicende che videro, nei secoli seguenti, anche l'erezione della citt a libero comune, Torino venne inglobata definitivamente nei possedimenti dei Savoia che nel frattempo avevano ottenuto l'elevazionne al rango di duchi.
Nel XVI secolo, dopo una prima fase di occupazione da parte dell'esercito francese la citt divenne capitale del ducato di Savoia, che precedentemete aveva gravitato su Chambery e venne dotata di mura moderne e di una cittadella pentagonale.
Il XVII secolo vide la citt, e il ducato, ingrandirsi con l'acquisizione, da parte di quest'ultimo di Asti, del Monferrato e di uno sbocco sul mare mentre la citt usciva dal perimetro delle mura romane.

Nel 1720 i duchi di Savoia ottennero il titolo di re, prima di Sicilia e poi di Sardegna, e Torino divenne la capitale del regno.
Il Congresso di Vienna e la Restaurazione diedero al Piemonte Genova e tutta la Liguria, gettando, anche se involontariamente, le basi del processo che porter, in poco pi di cinquanta anni, all'unit d'Italia.

Dal 1861 al 1865 Torino fu la capitale del nuovo stato per passare poi questo rango a Firenze

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, da Torino ebbe inizio una ondata di scioperi nella grande industria che coinvolse quasi tutto il nord Italia e segn la ripresa del movimento antifascista.

Dopo il secondo dopoguerra Torino fu il simbolo della crescita economica dell'Italia, che attirava migliaia di immigranti dal sud dell'Italia per via delle richieste di manodopera negli stabilimenti automobilistici. Nel 1974 arriv a 1,2 milioni di abitanti. Il numero di immigranti fu tanto consistente che l'ex-sindaco Diego Novelli dichiar che "Torino per grandezza la terza citt del meridione dopo Napoli e Palermo".


Economia


Nota per la produzione metalmeccanica dovuta alla fabbrica automobilistica FIAT e al suo indotto, per la produzione della cioccolata e del cioccolatino gianduiotto (che prende il nome dalla maschera locale Gianduja). Ha dato i natali a importanti aziende italiane.

Oltre alla Fiat, sono state fondate a Torino anche la compagnia telefonica SIP poi diventata Telecom Italia, Seat Pagine Gialle, EIAR poi diventata RAI, Lavazza, L'Afipubs, Cirio, Societ Assicuratrice Italiana, Reale Mutua Assicurazioni, Toro Assicurazioni, Lancia, Italdesign (Giugiaro), Italgas, Bertone, Pininfarina, Caffarel prima fabbrica di cioccolato al mondo fondata nel 1826, Carpano l'azienda inventrice del celebre vermouth, Martini & Rossi, Invicta, Seven, Kappa, Superga, Sparco e banche importanti come l'Istituto Bancario San Paolo di Torino (ora Intesa Sanpaolo) e la Cassa di Risparmio di Torino (CRT). Prima patria del cinema italiano, da qualche tempo apprezzata localit per l'ambientazione e la produzione di film.


Circoscrizioni


La Citt di Torino suddivisa in 10 Circoscrizioni a loro volta comprendenti pi quartieri storici:

- Circoscrizione 1 Centro - Crocetta
- Circoscrizione 2 Santa Rita - Mirafiori Nord
- Circoscrizione 3 San Paolo - Cenisia - Pozzo Strada - Cit Turin - Borgata Lesna
- Circoscrizione 4 San Donato - Campidoglio - Parella
- Circoscrizione 5 Borgo Vittoria - Madonna di Campagna - Lucento - Vallette
- Circoscrizione 6 Barriera di Milano - Regio Parco - Barca - Bertolla - Falchera - Rebaudengo - Villaretto
- Circoscrizione 7 Aurora - Vanchiglia - Madonna del Pilone
- Circoscrizione 8 San Salvario - Cavoretto - Borgo Po
- Circoscrizione 9 Nizza Millefonti - Lingotto - Filadelfia
- Circoscrizione 10 Mirafiori Sud


Monumenti


- Il Santuario della ConsolataIl Castello del Valentino
- Il Borgo Medievale del Parco del Valentino
- La Mole Antonelliana
- Il Palazzo Reale
- I Giardini Reali
- La Basilica di Superga
- Il Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja
- Le Porte Palatine
- Il Palazzo Adami di Bergolo
- Il Palazzo Agliaudi Baroni di Tavigliano, Via Bogino, 31
- Il Palazzo Albertengo di Monasterolo, Via San Francesco da Paola, 41
- Il Palazzo Amico di Castellalfero
- Il Palazzo Amoretti di Osasio, poi Provana e Rignon, Corso Orbassano, 202
- Il Palazzo Argentero di Bersezio, Via Alfieri, 7
- Il Palazzo Argentero di Bersezio, Via Giolitti, 24
- Il Palazzo Armano di Grosso, Via Del Carmine, 4
- Il Palazzo Asinari di San Marzano
- Il Palazzo Audifredi di Mortigliengo
- Il Palazzo Barbaroux, gi Turinetti di Priero, Via Giolitti, 1
- Il Palazzo Benso di Cavour
- Il Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, poi Coardi di Carpenetto, via delle Orfane 6
- Il Palazzo Birago di Borgaro, Via Carlo Alberto, 16
- Il Palazzo Birago di Borgaro, Via Conte Verde, 12
- Il Palazzo Birago di Vische, Via Vanchiglia, 4 - 8
- Il Palazzo Falletti di Barolo, Via delle Orfane, 7
- Il Palazzo Carignano
- Il Palazzo Romagnano, via dei Mercanti,9
- Il Palazzo Saluzzo di Paesana
- Il Palazzo San Martino di Brosso e Parella, poi Caissotti di Chiusano, poi del Carretto di Bagnasco, via Carlo Alberto 30-32
- Il Palazzo San Martino di San Germano, piazza Castello, 19 - 21
- Il Palazzo Scaglia di Verrua, poi San Martino della Motta,poi Balbo Bertone, via Garibaldi 31-33
- Il Palazzo Valperga, poi Galleani di Canelli, via Alfieri, 6-8
- Il Palazzo vecchio dell'Universit
- Il Palazzo di Citt
- Il Duomo di San Giovanni e la Cappella della Sacra Sindone
- Il Santuario di Maria Ausiliatrice
- Il Santuario della Consolata
- La Chiesa di San Filippo Neri
- La Chiesa dei Santissimi Martiri
- La Chiesa della Gran Madre
- Il Lingotto
- La Cittadella
- La Chiesa di San Lorenzo del Guarini
- La Chiesa di Santa Maria di Piazza
- La Chiesa di San Francesco da Paola


Curiosit

- Non vi sono dubbi sul fatto che la via pi antica di Torino sia l'attuale Via Garibaldi, che infatti ricalca fedelmente il decumano dell'antico castrum romano. In questa curiosa classifica, il secondo posto (ma solo per poche ore di differenza) da assegnare all'asse Via Porte Palatine-Via San Tommaso, che invece rappresentano il cardo dell'accampamento romano.
- opinione comune collegare la citt di Torino ai due maggiori fiumi che la attraversano: il Po e la Dora Riparia, ma in realt al momento della fondazione, e fino al medioevo inoltrato, entrambi i fiumi scorrevano al di fuori della cinta muraria cittadina.
- Il cimitero di San Pietro in Vincoli situato molto vicino alla antica piazza della forca, per questa ragione viene popolarmente chiamato, con una buona dose di humor nero, "Sanp d'ci" (San Pietro dei colli).
- La Piazza dove era situata anticamente la forca, (lungo C.so Regina Margherita), popolarmente viene chiamat "Rond d'la forca" (Rotonda della forca), ma in realt il comune non gli ha mai assegnato alcun nome.
- Se il centro citt considerato generalmente una zona prestigiosa dove vivere, le vie adiacenti a Via Barbaroux sono state considerate per secoli "luoghi disdicevoli per un gentiluomo": cos si riferisce a queste zone la scrittrice del XIX secolo Carolina Invernizio.
- Molte vie di Torino hanno cambiato nome nel corso degli anni in seguito ad avvenimenti storici: ad esempio l'attuale via Verdi fino a 90 anni fa era "via della Zecca". Davvero curiosa per la storia di "Piazza Vittorio Veneto": quando fu necessario scegliere una piazza da dedicare alla battaglia di Vittorio Veneto, la scelta cadde su questa piazza in quanto, essendo al tempo gi dedicata a Vittorio Emanuele I era popolarmente chiamata "piazza Vittorio". Visto che era presente un "Vittorio" in entrambi i nomi, in questo modo non sarebbe stato necessario cambiare il soprannome e le abitudini dei torinesi!
- Diverse vie o piazze del centro citt sono note con soprannomi o abbreviazioni: Piazza Carlo Alberto nota come "la Piazzetta", Piazza Carlo Emanuele II nota come "Piazza Carlina"; Piazza Vittorio Veneto, come detto, nota come "Piazza Vittorio", mentre C.so Vittorio Emanuele II detto "Corso Vittorio". Piazza della Repubblica da sempre pi nota con il nome di Porta Palazzo o anche di Porta Pila; C.so Regina Margherita noto come "corso Regina", cos come C.so Duca degli Abruzzi noto come "corso Duca". Piazza Borgo Dora universalmente nota come "Baln" (Pallone), nome ereditato dalla presenza, nel passato, della sede del campo di pallone elastico. Il mercato delle pulci e dell'antiquariato che ivi si svolge ogni sabato mattina e, in versione ingrandita, la seconda domenica del mese ha lo stesso nome. I Giardini Martini curiosamente sono molto pi noti come "Piazza Benefica". Allo stesso modo fino a qualche anno fa non era raro trovare un vecchietto che, riferendosi a Corso Matteotti, lo chiamasse "Corso Oporto" o parlasse di via Garibaldi riferendovisi col vecchio toponimo "Corso di Dora Grossa".
- Ancora diverso il caso di Piazzetta Cerignola: l'incrocio fra via Foroni e via Candia per decenni stato chiamato in questo modo dalla numerosa comunit pugliese della zona. Recentemente il comune ha accolto le istanze degli abitanti della zona ed ha modificato il nome dell'incrocio, senza tuttavia cambiare il nome delle vie che lo compongono. Questo porta alla situazione un po' bizzarra per cui met della piazzetta si chiama ora Piazzetta Cerignola, mentre l'altra met mantiene il vecchio toponimo Piazzetta Foroni.
- Nella toponomastica della zona pi antica della citt esistono alcune minuscole piazzette che spesso nemmeno appaiono nelle mappe: l'incrocio fra Via Barbaroux e Vicolo Santa Maria si chiama col pomposo nome di Piazzetta dell'Universit dei maestri minusieri; in realt si tratta di uno spazio di poche decine di metri quadri che comprende un unico numero civico. Minuscola anche Piazzetta della Madonna degli Angeli, che si "apre" (per modo di dire) all'incrocio fra via Carlo Alberto e Via Cavour.




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