Divagazione sul tema dellabside; un esempio in SantEsuperanzio presso Cingoli (MC).
Come si è accennato in altre pagine di questo sito, ledificio della chiesa, in quanto "casa di Dio" presso gli uomini, può essere simbolicamente identificato nella "Gerusalemme celeste".
Tuttavia, il rinvio simbolico allidea di "Gerusalemme celeste", oltre che dalledificio complessivamente, può essere espresso anche da sue singole parti: una di queste è labside.
Essa è infatti la parte in un certo senso più sacra delledificio in quanto vi si trova laltare dove "materialmente" si compie il sacrificio liturgico e dove è presente il Corpo di Cristo.
Per altro, laltare stesso è immagine simbolica del Corpo di Cristo e può riassumere in sé il simbolismo complessivo della chiesa.
In ogni caso, limitando il discorso allabside, essa, in quanto luogo particolarmente connesso alla "Presenza" divina, può quindi essere considerata, appunto, "casa di Dio"(1).
Inoltrandoci un poco nellargomento, indichiamo anche il fatto che verso il sacrificio compiuto sullaltare - e quindi verso labside- sono rivolti tuttora i fedeli presenti nella navata della chiesa e particolare fondamentale- verso di esso era rivolto anche il celebrante prima di recenti riforme liturgiche.
In questo senso, la forma dellabside può richiamare (ed ancor più richiamava nello svolgersi dell'antico rito) lidea di unapertura verso la dimensione celeste per i fedeli i quali, come popolo in cammino verso la salvezza, assistono e partecipano alla liturgia dalla navata (2).
Questa dimensione "celeste" è per altro abbondantemente allusa dalle numerose immagini medievali del Cristo glorioso affrescate nelle calotte absidali (3).
Per questa serie di ragioni, labside può quindi essere evidenziata, in termini iconografici, oltre che come "casa di Dio", anche come "porta del cielo". (4)
Si può poi segnalare anche il fatto che le absidi medievali furono solitamente realizzate a pianta semicircolare, in maniera, appunto, da richiamare simbolicamente proprio lidea della forma sferica del cielo che, nella visione tradizionale del cosmo, ruotava attorno la terra. (5)
Ricollegandoci poi con quanto affermato allinizio della pagina, è interessante indicare come - particolarmente dal XIII° secolo in poi e specialmente nelle costruzioni monastiche cittadine - siano state invece spesso realizzate absidi - talvolta in numero di tre - a pianta quadrilatera, delle quali la centrale mostra solitamente una piccola scultura raffigurante lagnello al centro della volta.
Possiamo allora notare come in questi ultimi casi lidea di "casa di Dio" espressa dallabside sia nientaltro che un richiamo alla forma quadrata della Gerusalemme celeste descritta da San Giovanni e quindi, in questi termini, lagnello al centro della volta rimanda all'idea dellAgnello che, secondo lApocalisse, illumina la città celeste (Ap.23,23).
Un esempio interessante a proposito di ciò che si è sin qui esposto si trova nellabside centrale della chiesa di SantEsuperanzio a Cingoli ed è appunto limmagine che si è voluto presentare in questa pagina.
Per chiarezza, segnaliamo infine che, nel caso indicato, le absidi non sono separate da muri veri e propri, ma semplicemente scandite dalle tre volte a crociera, oltre che da una maestosa e del tutto particolare iconostasi-arco trionfale.
(1)Ancora una volta sarebbe sufficiente citare il passo di Gen. 28,11-19 sullaltare di Giacobbe: Che luogo terribile è questo . Vedi comunque J. Hani: Il simbolismo del tempio cristiano Roma, 1996 p.113 e ss..
(2) Ricordiamo comunque il fatto fondamentale che l'arredo ligurgico medievale prevedeva la presenza dell'iconostasi a chiudere lo spazio presbiteriale.
(3) La finestra orientata che illumina centralmente il tamburo absidale può essere considerata come unulteriore sottolineatura del concetto di "porta celeste".
Il senso e la forza efficace del cammino (inteso come senso della vita cristiana e come liturgia N.d.A.) erano espressi nella monofora in abside solitamente a levante, lato dellorigine che alludeva alla luce nuova del Cristo. C. Rusconi "Tempus Templum" - Faenza, 1996 p. 13 .
(4) Diversi possono essere in effetti i particolari iconografici che indicano labside come "porta celeste"; uno di questi è, per esempio, la frequente rappresentazione dellAnnunciazione con larcangelo Gabriele e la Vergine ai due lati dellabside.
Diffondersi su questi particolari sarebbe- almeno a parere di chi scrive- certamente interessante, ma si tratterebbe di espandere la trattazione ben oltre lo spazio di questa breve pagina.
(5) Sterx e De Champeaux: I simboli del Medioevo, Milano 1986
Carlo Valdameri
Digression about the thematic of the apse.
The sample in SantEsuperanzio near Cingoli (Macerata Marche).
We already pointed out in other pages of this site that the building of the church can be identified as "house of God among the people" and symbol of the "New Jerusalem".
The symbolical recall of the idea of "New Jerusalem" is sometimes related not only to the whole building but even to some of its parts: one of them is the apse.
It can be considered the most sacred part of the church because it rises around the altar where the sacrifice of Jesus is "materially" celebrated and where the Body of Jesus is present.
Moreover the altar itself is symbol of the Body of Christ and sumarizes the complete symbolical meaning of the church.
So, as far as the thematic of the apse is concerned, we can understand because it can be considered "house of God".
Going a bit deep in the subject, we can add that still today the believers are turned in the direction of the apse and of the sacrifice thats celebrated on the altar, but important detail the celebrant himself used to be turned in direction of the altar until recent reformations of the liturgy.
From this point of view, the shape of the apse can recall (and the recall was even clearer in the pre Tridentine liturgy) the idea of a gate open towards the heavenly dimension for the believers who are present to the Mass in the nave; they are actually "people on the way to the salvation"(2).
Many medieval frescoes representing the glorious Christ sat on the throne that we find in apsidale caps show just the heavenly dimension quoted above(3).
So, in many cases, the apse can be pointed out in iconographical terms -as "gate of Heaven"(4).
We can also indicate that medieval apses were usually built on semi circular plan just in order to give the idea of the spherical shape of the heaven that, in the traditional cosmological model , revolved around the earth. (5)
Nevertheless, referring with what we wrote at the beginning of this outline -it can be interesting to underline how, mainly in the monastic town - churches rosen after the XIIth cent. , we often find apses built on quadrilateral plan sometimes in the number of three; the central one usually shows the little carving of the Lamb in the centre of the cross-vault.
In these cases we can notice that the idea of "house of God" that is expressed by the apse is nothing but a recall to the quadrate form of the New Jerusalem described by St. John; (Rev. 23,23); so, we can consider the sculpture of the Lamb as an image of the Lamb enlightening the Heavenly city.
A sample of this can be identified in the central apse of the church of SantEsuperanzio near Cingoli (picture on the top of the page).
As you can see, in this case the apses are not separated by walls but they are just formed by the three cross-vaults and by a peculiar, tall iconostasys triumphal arch.
Carlo Valdameri
(1) Once again we can quote Gen. 28,11-19 about the altar of Jacob:. See anyway J. Hani: Il simbolismo del tempio cristiano Roma 1996 pp. 113 e ss.
(2) It seems necessary to underline that the iconostasis was essential part of the mediaval liturgical forniture and usually "fenced" the presbitery.
(3) The oriented window enlightening the centre of the apse can be considered a further underline of the concept of "gate of Heaven".
The sense and the real importance of the walk were expressed in the monophora in the apse usually in the Eastern direction that alluded to the new light of Christ. C. Rusconi "Tempus Templum" - Faenza, 1996 p. 13 . (Translation by Carlo Valdameri);
(4) Several iconographical details often suggest the idea of the apse as "gate of Heaven"; one of them is the quite frequent representation of the Annunciation with St. Gabriel and the Virgin on the two sides of the apse. In the opinion of the author it woud be interesting to deal with these details but it certainly would need a too long speech that cannot be expressed in this short outline.
(5) Sterx e De Champeaux: I simboli del Medioevo Milano, 1986.
Pagina iniziale - Index page
Iconografia medievale - Medieval iconography
"); //-->
"); //-->
"); //-->
"); //-->