San Claudio al Chienti (Corridonia –MC) ed il simbolismo della Gerusalemme celeste.

Nelle pagine di questo sito si trova citato più volte il tema del tempio cristiano inteso simbolicamente come la "porta del cielo, ovvero la casa di Dio" ["Quanto terribile è questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo" (Gen. 28,17)].

La "casa di Dio" è in effetti la città divina, null’altro che la Gerusalemme Celeste, quale è descritta nell’Apocalisse di San Giovanni (Cap. 21). Essa ha forma cubica ed è cinta di mura nelle quali sono aperte dodici porte.

Questa è la città che, sempre secondo san Giovanni, scenderà sulla terra alla fine dei tempi.

Interessanti allusioni simboliche alla Gerusalemme Celeste si trovano in alcune chiese medievali marchigiane, realizzate a pianta centrale 1), il cui impianto architettonico rimanda, appunto, alla forma cubica . [O. Beigbeder – (Lexique de symbols) Lessico dei simboli– Milano 1988 pp.94 e ss. ]

A parere di chi scrive il più interessante esempio di questo si trova in San Claudio al Chienti, presso Corridonia (MC).

L’edificio è assai antico - risale verosimilmente all’XI° sec.- 2) e mostra una caratteristica - almeno in Italia –non molto frequente; si tratta delle due torri a pianta circolare ai lati della facciata.

Come rileva Beigbeder, questo verosimilmente è un modo per alludere alle torri che, nelle antiche cinte murarie, affiancavano le porte cittadine; in questo senso, dal punto di vista del simbolismo cristiano, il richiamo era alla "porta celeste" che introducevano alla città di Dio.

Per altro, è facile constatare come il simbolismo delle due torri in facciata sia stato realizzato spessissimo nelle chiese medievali dell’Europa centrale e settentrionale.

Tornando a San Claudio, per quanto già accennato, è chiaro che la sua forma tendenzialmente cubica è un richiamo alla Gerusalemme celeste e su questo non vogliamo aggiungere altro.

Dalla pianta quadrata dell’edificio sporgono però cinque absidi.

Quest’ultima caratteristica dovrebbe essere intesa come relazione con il Corpo mistico di Cristo (che è un’altra dimensione simbolica della chiesa, appunto) e, in particolare, con le cinque ferite causate dai chiodi (e dalla lancia) sulla Croce.

Infatti è attraverso il sangue sgorgato dalle Ferite del Cristo che è stata possibile la Redenzione del genere umano per il quale, appunto si è aperta la "porta del Cielo" 3) .

Probabilmente sarebbe interessante approfondire ulteriormente almeno qualcuno degli argomenti citati in questo breve scritto; tuttavia, anche questa volta, ragioni di brevità impediscono di inoltrarsi ulteriormente nel discorso.

1) Altre chiese di questo genere possono essere considerate San Vittore alle Chiuse (presso Genga) ed anche Santa Croce a Sassoferrato, entrambe in provincia di Ancona. Per una disamina dei contenuti architettonici degli edifici vedi: Paolo Favole, Le Marche – collana di "Italia romanica". Milano 1993.

2) Altra caratteristica rilevante della chiesa è quella di essere composta da due ambienti consacrati di pianta identica, l’uno sovrapposto all’altro.

Il portale che si nota al "secondo piano" della facciata proviene da un altro edificio medievale della zona.

3) Per altro, la salvezza universale che sta accadendo ora per il sacrificio del Cristo, si compirà alla fine dei tempi quando Cristo sarà "tutto in tutti". [I° Corinzi (15,20-26.28)].

Lo stesso simbolismo delle ferite del Cristo è di solito richiamato quando si considerano chiese con cinque cupole.

Per un’estesa spiegazione del significato delle ferite del Cristo espresso nell’iconografia medievale, vedi: L. Charbonneau- Lassay, Il giardino del Cristo ferito – Roma, 1998.

 

San Claudio al Chienti (Corridonia –MC- Marche) and the symbolism of the New Jerusalem.

In other pages of this site, it has been pointed out that the Christian temple is symbolically considered the "gate of Heaven, that’s the house of God". ["How dreadful is this place! this is none other but the house of God, and this is the gate of heaven". (Genesis 28,17)].

The "house of God" actually is the Divine city, nothing but the New Jerusalem described by Saint John in his "Apocalypse" (Rev. Cap.21). It has cubic form and is surrounded by walls with twelve gates; this city will descend on the earth in the Latter Time.

We can find interesting allusions to the New Jerusalem in a few medieval churches in Marche region (Italy); they are built on central plan 1), with shape recalling the cubic form[O. Beigbeder – (Lexique de symbols) Lessico dei simboli– Milan 1988 pp.94 e ss. ].

One of these churches is San Claudio al Chienti, near Corridonia (Macerata – Marche).

This ancient building, probably belongs to the XIth. cent. 2) and shows an interesting characteristic that is quite rare in Italian temples: we mean the two towers (with circular plan) on the two sides of the facade.

Following what is suggested by O. Beigbeder and other authors, this aspect of the facade should be an allusion to the gates of the medieval town-wall, that were usually defended by two towers on two sides. From a symbolical Christian point of view, this would be an allusion to the gate of heaven of the Divine City.

This kind of symbolism is very frequent in medieval churches of central and northern Europe.

Back to San Claudio, now you can only add that its "cubic" shape clearly recalls-in symbolic terms - the shape the New Jerusalem.

It can be also noticed that five apses (with semi-circular plan) lean out the quadrate plan of the church.

This characteristic should probably be related to the mystical Body of Jesus (that is another symbolical dimension of the church) and, more precisely, to its five wounds received by the nails of the Cross (and by the lance of Longinus).

In fact, the Redemption of the human kind was possible thanks to the blood flowed out the wounds of Jesus and in this way the "gate of Heaven" was open. 3)

We realise that some subjects dealt with in this outline would have probably deserved a wider examination; The author of this page hopes he will be able to do that in other future writings.

1) Other similar churches can be considered San Vittore alla Chiuse (near Genga) and Santa Croce near Sassoferrato, both of them in provincia of Ancona (Marche). Descriptions of these buildings can be found in Paolo Favole, Le Marche – collana di "Italia romanica". Milano 1993.

2) The church has two inner enviroments with similar plan disposed on two floors.

The portal that can be seen at the "second floor" of the church comes from another destroyed medieval church .

3) Moreover, the universal Redemption is happening now thanks to the sacrifice of Jesus and will be completed in the Latter Time when Jesus will be "everything in everybody".

The same symbolism of the five wounds of Jesus is usually recalled dealing with churches with five domes.

You can find a wide explaination of the meaning of the five wounds in the medieval iconography in : L. Charbonneau- Lassay, Il giardino del Cristo ferito – Roma, 1998.

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