I tre volti della divinità

Il tema dello svilupparsi degli avvenimenti nel Passato, nel Presente e nel Futuro è ovviamente un tema universale e come tale considerato in diversi modi da diverse tradizioni simboliche.

In questo senso basta ricordare il Giano dei Romani, ovvero il dio delle porte, di ciò che finiva e che iniziava e che quindi simboleggiava l’idea del passaggio tra ciò che è già accaduto e ciò che accadrà. Come è noto l’iconografia tipica di Giano era quella del dio con due teste, una di un vecchio (il passato) ed una di un giovane (il futuro).

Questa iconografia fu naturalmente ereditata dal Cristianesimo e, come tanta parte dell’eredità pagana, da esso rielaborata ed utilizzata.

Un esempio lo troviamo in un capitello del Duomo di Sansepolcro (Arezzo) –disegno in alto - dove vediamo chiaramente la faccia sbarbata di un giovane sul lato destro, mentre la quella barbuta di un vecchio si trova a sinistra. Al centro, piuttosto mimetizzato nel fogliame, è un personaggio di più piccole dimensioni.

In questo caso naturalmente i due volti ai lati rappresentano il Cristo che fu in mezzo agli uomini e portò la Redenzione (1) ed il Cristo che sarà quando alla fine dei tempi sarà di nuovo glorioso tra gli eletti.

Quanto alla figura centrale, seminascosta tra le volute, essa rappresenta il Cristo risorto che è nell’Alto dei cieli ove nulla è condizionato dall’eterno divenire delle cose terrene. Egli si trova quindi nell’eterno presente, cioè in una dimensione di assolutezza che non è consentita ai mortali né da essi concepibile. Per questo la figura è nascosta tra il fogliame.

Un altro esempio, più stilizzato, di questo genere di iconografia (non per caso) è il "logo" della pagina iniziale di questo sito http://spazioweb.inwind.it/iconografia/Paginainiz.htm

Possiamo aggiungere infine, che la posizione di questo capitello – seconda colonna dall’entrata – voleva probabilmente identificare quello che, per ragioni connesse alla specifica conformazione della chiesa, era l’inizio nell’organizzazione cosmologica del simbolismo complessivo dell’edificio.

(1) Per questo genere di iconografia René Guènon propone "L'Antico dei Giorni" , colui che era prima di tutte le cose. (In pincipio era il Verbo ... Giov.1,1 )-R. Guénon: - Simboli della Scienza Sacra p. 119- Adelphy Milano 1975

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Iconografia medievale - Medieval iconography

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