La lunetta del portale di Santa Maria della Piazza ad Ancona.

Nel centro di Ancona si trova Santa Maria della Piazza: si tratta di una bella chiesa medievale la cui facciata (XIII° sec.) mostra un’iconografia assai ricca.

Il particolare sul quale ci si sofferma in questa occasione è la lunetta del portale ove compaiono cinque personaggi barbuti.

Diverse sono state le interpretazioni che hanno riguardato queste figure.

Ad un’attenta osservazione, in realtà, pressoché tutte le sculture sono identificabili dagli stessi attributi iconografici (barba, mano destra benedicente, mano sinistra con il rotolo), al di là del fatto che essi siano più o meno visibili a secondo della posizione delle figure.

Con ogni probabilità, quindi si tratta di profeti, l’ultimo dei quali, sulla destra sembra mostrare una corona che lo identificherebbe con David. Difficile poi individuare singolarmente gli altri che, tuttavia, insieme a David, parrebbero essere autori di profezie riguardanti la "pienezza dei tempi".

Questa deduzione si basa in particolare sulla disposizione "inclinata" delle sculture che si direbbe intenda evocare sia l’idea del ciclo che quella del suo compimento; quelle sulla sinistra che danno l’idea del "sorgere", mentre quelle a destra del "calare".

Possiamo quindi intendere che in questa composizione sia presente un’allusione sia all’Incarnazione (la dedica mariana della chiesa sarebbe significativa in questo senso), sia alla futura venuta del Redentore.

Ciò dovrebbe essere coerente con lo svolgimento "ciclico" che solitamente riguarda l’iconografia dei portali, connesso al tema della "porta celeste" (1).

Nello specifico non si escluderebbe una relazione dell’iconografia della lunetta con l’idea dello scorrere del tempo quale è suggerita dall’iscrizione nell’architrave.

L’iscrizione, in latino cita:

AD MATREM CHRISTI QUE TEMPLO PRESIDET ISTI / QUI LEGIS INGREDERE. VENIAMQUE PRECANDO MERERE / CUM BIS CENTENUS CLAUSISSET TEMPORA DENUS / ANNUS MILLENUS, FLORERET I. PAPA SERENUS / IMPERIIQUE DECUS PRINCEPS OTTO SUMERET EQUUS / HEC PHILIPPE PIE DECORASTI TEMPLA MARIE (2)

(1) Il tema dello svolgimento ciclico che riguarda ogni esistenza terrena, proviene dall’antico mondo pagano. Esso fu recepito dalle espressioni dell’iconografia medievale cristiana, nelle quali tuttavia compare"inserito" nella visione "finalizzata" della Storia quale esiste nel Cristianesimo, ovvero con l’idea di un "esito" della Storia stessa.

(2) Rimane piuttosto oscuro al sottoscritto il senso preciso dell’ultimo verso: …. IMPERIIQUE DECUS PRINCEPS OTTO SUMERET EQUUS, dove il significato esatto della parola EQUUS risulta non chiaro.

Ringrazio quindi sin da ora chi sarà così gentile da fornire chiarimenti in riguardo.

valdamer@libero.it

The lunette of the portal of Santa Maria della Piazza in Ancona.

In the historical center of Ancona, not faraway from the Cathedral, there is Santa Maria della Piazza, a beautiful medieval church whose facade (XIIIth. cent.) shows a rich iconography.

In this occasion it will be dealth with the lunette of its portal where you can find five sculpted bearded characters.

Actually these five pictures have been matter of a few different interpretations.

A closer view of the lunette seems to indicate that almost all the characters own the same iconographical attributes (beard, blessing right hand, cartouche in left hand), although they are more or less visible according to the position of the sculptures.

These attributes usually belong to the prophets; on the head of the last one on the right side there is something similar to a crown, so he could be David.

It’s difficult to propose identifications for all the five sculptures; they should anyway represent authors of writings dealing with the "Fullness of Time".

This can be deduced from the position of the pictures of prophets; they are disposed to recall the idea of the cycle and of its end: on the left side they remind of the idea of "rising", while on the right they give the idea of "setting". So, in our opinion, it’s possible to consider the whole of the figures as an allusion both to the Incarnation and to the next Coming of the Redeemer.

This should be related to the cyclical development -that’s typical of the iconography of the portals - and to the thematic of the "Gates of Heaven". (1)

In This case we cannot exclude a relationship of the iconography of the lunette with the idea of the run of the time that’s suggested by the inscription below the carvings.

It’s in Latin:

AD MATREM CHRISTI QUE TEMPLO PRESIDET ISTI / QUI LEGIS INGREDERE. VENIAMQUE PRECANDO MERERE / CUM BIS CENTENUS CLAUSISSET TEMPORA DENUS / ANNUS MILLENUS, FLORERET I. PAPA SERENUS / IMPERIIQUE DECUS PRINCEPS OTTO SUMERET EQUUS / HEC PHILIPPE PIE DECORASTI TEMPLA MARIE (2)

(1) The thematic of the cyclical development of all the forms of live on the earth comes from the ancient pagan world; it can be found even in the expressions of the medieval Christian iconography where it is "adapted" to the Christian idea of the History that foresees its End.

(2) The author thinks that any his attempt to translate the verses above would give anyway the result of a false version of the poetry.

Moreover he is not able to find the exact meaning of the verse: ….IMPERIIQUE DECUS PRINCEPS OTTO SUMERET EQUUS where the presence of the term EQUUS (horse) can be hardly explained.

The author thanks in advance who will be so kind as to give him an help for the translation of the verse. valdamer@libero.it

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