Una croce "barbarica" a Saiano (Montebello Torriana - RN).
Su un costone di roccia che si innalza ripido sul greto del fiume Marecchia si trova il santuario della Madonna di Saiano.
Il santuario è costituito da una chiesa che forse fu soggetta ad una ricostruzione tra XV e XVI sec., ma il cui presbiterio a pianta tricora denuncia però unorigine molto antica.
Presso la chiesa sorge anche una torre cilindrica sicuramente assai antica anchessa.
Da questo santuario proviene una lastra in pietra, probabile parte di una recinzione, ove è presente lincisione scolpita di una croce. 1)
La scultura è certamente di epoca altomedievale ed il tema che presenta è quello dell"arbor vitae". Infatti è sicuramente al "fiorire della vita" che si riferiscono gli intrecci e le volute del nastro che sviluppa allinterno della croce; la croce cristiana, come sappiamo, è considerata il vero "albero della vita.
Il nastro ha tre "fasce" (3= numero "celeste") e ciò -pur essendo un tema ricorrente in composizioni di questo tipo e pur non essendo questo simbolismo particolarmente sottolineato nel caso in questione - ha un significato preciso: in estrema sintesi, potrebbe essere inteso come "linfinito dispiegarsi della Trinità" 2).
Per altro, la stessa iconografia dell"arbor vitae" con nastri intrecciati è un tema frequente nellarte medievale. Ciò che invece rende questa scultura particolarmente interessante sono le modalità con le quali gli intrecci sono stati resi.
Come infatti è stato rilevato da Roberta Budriesi, i confronti stilistici per questa opera assai difficilmente si possono identificare in altre sculture su pietra (almeno italiane), ma bensì nellorificeria cosiddetta "barbarica", ovvero nellarte tipica di popoli di stirpe germanica ai quali sicuramente apparteneva il "background" culturale dello scultore.3)
1) La pietra è stata ora trasferita in altra sede.
2) O. Beigbeder: Lessico dei simboli medievali, Milano, 1989, pp. 203-210.
3) Viaggio nelle pievi della provincia di Ravenna a cura di Roberta Budriesi, Ravenna 1999 pp.49-50.
A "barbarian" cross from Saiano (Montebello Torriana - Rimini, Emilia Romagna).
On a rocky hill rising on the gravel bank of the Marecchia river you find the sanctuary of Madonna di Saiano.
The sanctuary is formed by a church that was maybe re-built in XV-XVI centt.. Anyway, the "tricora" (three apses on three sides of the altar) shape of the presbytery is evidence of a very ancient origin of the building.
Near the church there is an interesting cylindrical tower probably belonging to central centuries of Middle Age.
This sanctuary is also the place of origin of a slab in stone, maybe part of an iconostasis, showing the carving of a cross.1)
This work belongs to the Early Middle Age and the carved cross has the characteristics of an "arbor vitae" (tree of life); the interlacements and spirals of the band developing inside the Christian cross are certainly references to the "flourishing of the life"; in fact, we know that the Christian cross is considered the real "tree of life".
The band is formed by three little bands (3 = "celestial" number) and this symbolism - although it is quite frequent and although it hasnt been particularly underlined in this sculpture has a precise meaning; in extreme synthesis, it should be an allusion to the "infinite development of the Trinity" 2).
In any case, the iconography of "arbor vitae" with interlaced bands is quite usual in the medieval heritage, but the way how the interlacements were carved makes peculiar the cross of Saiano.
In fact, as it has been pointed out in by R. Budriesi, you hardly can find in Italy confrontations for this style of sculpturing in other carved stones, while there are clear references for that in the so - called "barbarian jewellery", typical expression of people of Germanic origins.
For this kind of reasons, the cultural background of the artist of Saiano had to be necessarily Germanic.3)
1) The stone has been removed from the church of Saiano in order to protect it from possible vandalism.
2) O. Beigbeder: Lessico dei simboli medievali, Milano, 1989, pp. 203-210.
3) Viaggio nelle pievi della provincia di Ravenna a cura di Roberta Budriesi, Ravenna 1999 pp.49-50.
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