Cenni sulle vicende della chiesa riminese di Santo Stefano

Della chiesa dedicata a S. Stefano, costruita da Galla Placidia fuori delle mura di Rimini, abbiamo già avuto occasione di accennare trattando di San Gregorio fuori le Mura, ovvero l’edificio sacro che le sorgeva praticamente di fronte, dall’altro lato della Via Flaminia http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Sgregitaliano.htm.

Pare ora necessario dare qualche dettaglio su Santo Stefano.

Agnello vescovo ravennate cita la costruzione di questa chiesa ad opera di Galla Placidia nella Vita di S. Giovanni, cap. VI (Iterum aedificavit ecclesiam S. Stephani in Arimino) mentre l’antica Vita di S. Barbaziano conferma la presenza in Rimini di Galla Placidia, intenta alla costruzione del tempio [Et dum Ecclesia S. Stephani primi Martyris in moenibus post muros civitatis Ariminensis ab ipsa Augusta construeretur, et ipsa illic ad supplendum eam cum suo filio Augusto demoraretur, sanctissimus Vir (Barbaziano)….infirmatus est…Ipsa vero Dei famula Galla Placidia Augusta una cum Filio suo Augusto egressi sunt (da Ravenna appresso la morte del Santo) ad opus Eccleseiae sanctae perstruendum, quod se Domino noverant esse adimpleturos, ad laudem D. N. Jesu Christi.].

Sulla base di questi dati, a parere dello storico Luigi Tonini, la costruzione dell’edificio può essere datata tra il 438 ed il 444 d. C.

Da una lettera di S. Gregorio Magno sappiamo che esso fu ricostruito nel 596 dopo una precedente distruzione.

Un documento riminese poi indica come nel 1144 la chiesa si trovasse nuovamente in stato rovinoso e che essa sorgeva adiacente alla chiesa di S. Giovanni Battista, tuttora esistente in forme settecentesche (Ecclesia S. Johannis Babptistae, quae vocatur foris porta, cum destructa Ecclesia Sci Stephani, quae invicem sibi cohaerent).

Questo permette di conoscere con buona approssimazione il sito ove sorgeva il tempio del V° sec.

Il Tonini aggiunge poi: Forse a questa Chiesa appartenne la insigne Reliquia, cioè un braccio del Protomartire, che troviamo aver arricchito il vicino Mon. Di S. Gaudenzio, come è indicato alla Stazione quinta del Libretto citato qui sopra (N.d.A. si intende il quattrocentesco libretto dei luoghi d’indulgenza del riminese monastero di S. Gaudenzio). Reliquia probabilmente collocata dalla Imperatrice nella erezione di questa basilica, perita la quale, forse passò a quel Monastero - Rimini dal principio dell’era volgare al MCC p.131.

Detto questo, quello che qui poi si vuole infine segnalare è che, per quanto riguarda le tre chiese riminesi (Santo Stefano, San Gregorio fuori le mura, Sant’Andrea) verosimilmente costruite ai tempi di Galla Placidia, si possono considerare le seguenti caratteristiche:

1) l’essere state costruite tutte e tre al di fuori delle mura, in prossimità delle porte cittadine;

2) per due di esse (S. Andrea-reliquiario; S. Stefano- reliquia successivamente portata in un vicino monastero;) è segnalata o ipotizzata la presenza di importanti reliquie mentre, come si è detto, elementi iconografici della terza (S. Gregorio) fanno pensare alla presenza di importanti reliquie anche lì; http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Gregancoraita.htm

3) Due di esse (S. Andrea e S. Gregorio) erano costruite in pianta a croce.

Ricordando quindi ciò che si è detto in precedenza sul significato della pianta degli edifici e della loro relazione con una Presenza particolarmente santa, http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Piantacentrale.htm ,vogliamo concludere indicando come la serie di fattori sopra elencati spinga a chi scrive di ipotizzare come anche la chiesa riminese dedicata a Santo Stefano fosse altresì costruita anch’essa con pianta a croce.

Ci si augura infine di poter definire il significato complessivo delle caratteristiche sopra citate in un futuro scritto.

1) Aggiungiamo noi che anche una tradizione quattrocentesca anconetana riporta la costruzione di una basilica dedicata a Santo Stefano in quella città ad opera di Galla Placidia.

 

 

About the history of the church of Santo Stefano in Rimini

We already dealt with the church dedicated to Santo Stefano -built by Galla Placidia outside the walls of Ariminum – when we

told of the history of San Gregorio fuori le mura; http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Sgreginglese.htm San Gregorio was the church rising almost in front of Santo Stefano, on the other side of Via Flaminia.

Now it seems necessary to give some details about the history fo Santo Stefano.

The bishop of Ravenna Agnello, in his Vita of Saint John quotes the presence in Rimini of the empress Galla Placidia and her care for the building of the temple [Et dum Ecclesia S. Stephani primi Martyris in moenibus post muros civitatis Ariminensis ab ipsa Augusta construeretur, et ipsa illic ad supplendum eam cum suo filio Augusto demoraretur, sanctissimus Vir (Barbaziano)….infirmatus est…Ipsa vero Dei famula Galla Placidia Augusta una cum Filio suo Augusto egressi sunt (from Ravenna because of the death of the saint) ad opus Eccleseiae sanctae perstruendum, quod se Domino noverant esse adimpleturos, ad laudem D. N. Jesu Christi.].

Thanks to the dates offered by this Vita, the riminese historian Tonini thinks that the church can be dated to a time between 438 and 444 d.C.

Anyway, from a letter of S. Gregorius Magnus written in 596 A.D. we know that in that year Santo Stefano had been rebuilt after a previous destruption.

A riminese paper points out that in 1144 the church had been destrojed again; the same paper considers the building adjoining the church of San Giovanni Battista that exists still now in its XVIIIth cent. shape (Ecclesia S. Johannis Babptistae, quae vocatur foris porta, cum destructa Ecclesia Sci Stephani, quae invicem sibi cohaerent).

So we can get a quite precise idea about the site where the building rose.

Tonini adds that: The famous relic –that’s an arm of the ProtoMartyr (N.d.A. santo Stefano) that was in the near monastery of S. Gaudenzio (as we see in an ancient description of the monastery)- probably belong just to this church (Santo Stefano). The relic was probably put there by the Empress during the building of the basilic; maybe it went to that monastery when the church was destrojed. Rimini dal principio dell’era volgare al MCC p.131. 1)

Once said that, we can note that the three christian temples probably built in Ariminum during the age of Galla Placidia (Santo Stefano, S. Gregorio fuori le mura, Sant’Andrea) owned the following characteristics:

1) all of them had been built ouside the town-walls, close to the gates;

2) the presence of important relics has been pointed out or hypothesized in two of them (Sant’Andrea- reliquary; S. Stefano –relics transferred in a near monastery), while even in the third one (S. Gregorio f.l.m.) some iconographical details make you suppose the presence of relics; http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Gregancoraingl.htm

3) two of them (S. Andrea and S. Gregorio) had been built on greek cross plan.

Finally, reminding of what we wrote in a previous page about the meaning of the plan on greek cross and their relationship with a precise particolarly sacrad object inside them http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Piantacentrale.htm , we can say that the characteristics described above allow the author to hypothize that even the church of Santo Stefano rose on a plan on greek cross.

We hope we’ll be able to express our opinion about the meaning of these characteristics in a future writing.

1) Actually, an ancient tradition (written in the XVth cent.) of Ancona reports the building of a basilic dedicated by Galla Placidia to Santo Stefano in that town. It seems that the church owned an important relic.

Pagina iniziale - Index page

Novità - News

Ricostruzioni in 3D - 3D recontructions