APPUNTI SUL 21° SECOLO
 
Aspettando il GIOTTO
 

La sera del 21 giugno dopo la musica alla piazza delle feste (al Porto Antico) ,e una brezza leggera che saliva dal mare a… tratti, tra il jazz , il blues di uno straordinario gruppo di Marsiglia e i suoni greco Balcanici dei genovesi Bailamme, tra le strutture dell’ eterno cantiere di piazza Caricamento , le palme egiziane da montare, verso l’ una siamo arrivati a Banchi . In questa stagione saranno i primi caldi e la” macaia” che dopo una breve tregua ritorna puntuale, e le vecchie pietre che sembrano “ sudare “, tra effluvi melensi che salgono dai tombini , e pantegane che si rincorrono veloci al lato delle strade contendendosi pezzi di cibo da cassonetti stracolmi ove i gatti sono assenti ,”mica scemi “!..nessuno di loro oserebbe scontrarsi con i topi più agguerriti e sfacciati d’ Italia. E’ nelle notti dell’ inizio d’ estate che si và a far visita a Piccetti nella sua osteria ( inventore del coctail “Basceichito”, una specie di “Mojto” col basilico) che a quell’ ora è sempre un po’ etilico c’’era Gelsomino il pittore, anch’ egli un po’ “sopra le righe “, come tutti a quell’ ora, e più giovani studenti dell’ Università ,con i quali si è incominciato a parlare fittamente dell’” evento in attesa.”

Piccetti dopo averci quasi aggrediti per la nostra banale scelta di un Wodka tonic e un Negroni, facendoci intendere che solo dei padani potrebbero eguagliarci in cattivo gusto , di scegliere bevande così scontate come le wodke ormai spazzatura dei russi, che nulla hanno a paragone con rum agricoli della Martinica o della stessa Cuba,ci ha subito fatto subito arrivare sul tavolo la fotocopia di un recente commento sulla “Stampa “che definisce Badget Bozzo per le sue affermazioni su :” Genova 30 giugno 1960 città ispiratrice della violenza comunista, il “sagrestano della Mc Donald’s. Poi da lì riflessioni e commenti, un po’ etilici , e notturni ma che cercano di interpretare l’ attesa di una città che non vuole stare al di sotto delle sue tradizioni , le voci su Batini ed i “camalli “ che vogliono esserci , non solo il 30 giugno , nel caso dovesse sfilare “Forza Nuova”, ma forse anche dopo,e anche la presenza forse in Piazza di un “sindacato antigi8, sono fatti che potrebbero dare al summit un’ angolazione molto diversa da quella iniziale di una estemporanea Kermesse di giovani provenienti da molti paesi modello “Goteborg”.Nel senso che ben vengano le Seattle e Goteborg,e che se non ci fossero state, neanche saremmo qui a discutere, ma il problema in Italia è più complesso e al governo del paese ci stanno forze che traggono diretta ispirazione da modi e forme dell’ economia che proprio le proteste antigi 8 vorrebbero combattere. .Quindi il problema non è soltanto sul tipo di militarizzazione che verrà posto in campo , e se le manifestazioni saranno più o meno pacifiche(ci auguriamo ovviamente che non succeda nulla di drammatico) ,ma pongono in essere per la sinistra italiana questioni più generali di strategia, sul significato da darsi al continuo di un’ azione politica .Già il ministro Ruggiero abilmente dimostra disponibilità ad ascoltare le ragioni di chi protesta , da qui alla cooptazione per addomesticarla stemperarne i contenuti, con il solito democraticismo , il passo è breve.

L’ antigi8 invece deve sancire con una grande manifestazione civile e di massa oltre alla condivisione ai temi generali ,l’ opposizione al governo di destra , facendo capire a Berlusconi e alla Confindustria che contro i lavoratori non si governa.

E gli interessi che stanno dietro a Berlusconi sono enormi. Egli rappresenta “la testa di ponte” su cui si incentra la strategia dell’ impero, preoccupato della prossima uscita dell’ “Euro”,e dell’ allargamento dell’ “Unione “a Est. Circostanze che se si attueranno porteranno ad una riduzione del peso economico del Dollaro sull’ intero pianeta,ciò rischia di scontentare le lobby che sono state dietro alla vittoria di Gorge Bush. Le multinazionali delle armi , dell’ energia, dell’ informatica , del settore farmaceutico ed agroalimentare,vedono nella: possibile riduzione del valore del dollaro rispetto all’ euro, il pericolo peggiore .Se già oggi l’ Euro che non è ancora nelle tasche dei cittadini mantiene da moneta virtuale , il valore dell’ 85% sul dollaro, la sua uscita potrebbe incrementarne il valore. Ben vengano quindi i Berlusconi di turno ,ottimi per inceppare , questo processo di crescita della U. E.

Va bene per l’ impero oggi qualsiasi variabile di disordine possa determinarsi nel vecchio continente, inflazione , conflitti sociali , regionalismi , conflitti etnici, protezionismi economici,e xenofobia, batteri che se coltivati opportunamente, nei singoli stati europei , possono ingenerare squilibri che solo l’ “ombrello protettivo e peloso degli States” possono riequilibrare.”Del resto l’ influenza USA sull’ Europa non si è forse determinata sulle macerie del secondo conflitto mondiale? Quindi la “lettura antigiotto” nel nostro paese va fatta non superficialmente con sterili idealismi , ma tenendo ben presenti le prospettive di scenario che vedono la vittoria di queste destre in Italia come un’ incognita .Ben venga quindi se forze sindacali ed operaie affiancheranno i manifestanti, significa che Seattle e Davos sono servite ad un risveglio dal torpore estendendo la lotta finalmente alle categorie sociali che maggiormente subiscono e subiranno gli effetti della globalizzazione.

Ciò che conta è che la sinistra sappia darsi un volto visibile, nel lavoro di opposizione che dovrà fare cercando di far capire che l’ Europa che vogliamo non è quella di una “babele” governata da un gruppo elitario di tecnocrati , mossi da multinazionali non migliori delle altre che oggi dominano il pianeta, al fine di sostituire od allargare dei poteri con eguali scopi , ma se mai il dar vita ad un progetto che conservi e che estenda diritti e democrazia. Se ciò avverrà, e queste proteste non finiranno cooptate e deviate, la voglia di cambiamento e di insofferenza che affiora verso questa società delle merci che riduce la persona a “unità passiva di consumo”, potrà costituire una interessante premessa a far ripartire un processo che sembrava nella caduta del comunismo essersi interrotto nell’ 1989 , il fatto che l’ unione Sovietica si sia esaurita in rozze dittature non costituisce affatto un alibi per l’ assoluzione e la legittimazione del capitalismo che oggi ha coniato la moderna parola “Globalizzazione “, ma i cui rapporti di produzione somigliano molto a quanto già visto fu del vecchio” colonialismo di rapina “.Oggi l’ umanità è posta nuovamente a un bivio o accodarsi e subire la volontà dei più forti che controllano economia e informazione e possono fare e disfare a piacimento leggi e ordinamenti a loro vantaggiose , o scegliere un’ altra strada che sottintende il futuro di questo secolo appena iniziato. Pensiamo veramente che la prospettiva che ci offrono i signori delle multinazionali sia logica e scientifica ?…

Non ci rendiamo conto che un pianeta sovrappopolato , già oggi con 6miliardi di individui, di cui neanche un 20% gode di condizioni ritenute accettabili sia una prospettiva rassicurante?.. La posta in gioco è la rimessa in campo del “pensiero “, e di tutto ciò che può servire all’ umanità a progredire ,non si può affidare il destino dei nostri figli a 200 famiglie (Quelle che negli USA sono proprietarie delle maggiori società multinazionali e finanziarie del pianeta) che come unico obiettivo hanno solo l’ incremento dei loro personali profitti.Se nascerà una nuova etica sociale scevra da integralismi e utopie,che sappia concepire una scienza utile alla collettività e non ai brevetti, e un’ economia rispettosa dell’ uomo e del suo ambiente , allora potrà dirsi iniziato il terzo millennio….

Paolo Gastaldo


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