Cèline
 
Nord
 

Innescato sul tema ossessivo dell'esilio e della fuga, paranoico e grandiosamente comico, "Nord", che e' del 1960, si pone al centro della trilogia germanica, fra un "D'un chateau l'autre" e "Rigodon". Ma mentre in "D'un chateau l'autre" la storia si destruttura in un traliccio di scene dissestate, "Nord" segna piuttosto il passaggio a un registro di avventure individuali dove incombe la paura della guerra, delle bombe, della morte, doppiata dal terrore di essere insidiati da una trappola invisibile in un intreccio illuminato da scene sinistre e ilari crudelta'. Un cielo continuamente solcato da RAF e "fortezze volanti", intinto di zolfo e di bitume; il brontolio perenne delle esplosioni sopra Berlino, o il silenzio della citta' vuota, fatta solo di quinte di facciate e di macerie; il tremolare del castello e delle capanne di Zornhorf, questo lo scenario di "Nord".