Cèline
 
Viaggio al termine della notte
 

Capolavoro di Louis Ferdinand Céline e della letteratura del '900, "Viaggio al termine della notte" segno' al suo apparire (1932) un avvenimento e fece scandalo, rivelando uno scrittore che, valendosi di un linguaggio inimitabilmente diretto, immaginoso e plebeo ("La lingua, nient'altro che la lingua. Il resto non conta!") forniva l'impressionante ritratto di un'umanita' carica di disgusti e spoglia di ideali, "un campo di lavoro maledetto, dove il sorriso e' inutile, la fatica persa, cupa la sofferenza" per usare le parole stesse di Céline. Del suo romanzo Céline ebbe a dire: "Il mio libro? Non e' letteratura, e' vita, la vita cosi' come si presenta. L'uomo e' nudo, privo di tutto, anche della fede in se stesso". Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1933 dall'editore dall'Oglio nella celebre collana "Scrittori di tutto il mondo" e' stato piu' volte ristampato, segno dell'incredibile successo di questo straodinario scrittore.