Paolo Gastaldo
Paolo Gastaldo
Paolo Gastaldo FOTO


Paolo Gastaldo nasce a Genova l'11 Settembre 1952. Consegue la laurea in architettura nel 1978. Svolge la sua attività di designer e progettista d'interni e dal 1980 si tuffa nella ricerca artistica. Obiettivo: l'inquietudine metropolitana.

La Città Meccanica è in realtà la città ideale alla rovescia. E' un viaggio per immagini nelle assurdità del mondo occidentale, un mondo ansioso segnato dall'incertezza di un futuro imprevedibile.

Oggi ha poco senso intestardirsi con etichette tipo "avanguardia" o "modernità". Ciò che pare nuovo è quasi sempre in realtà già vecchio, e nel vecchio c'è spesso ancora molta novità da scoprire. Il lavoro di Gastaldo è quindi volutamente non-innovativo. E' tuttavia attualissimo nei contenuti, frutto di una ricerca sincera e profonda, un cocktail espressivo sapientemente assemblato che sa bene descrivere per fotogrammi e frammenti il mondo allucinante in cui ci ritroviamo a vivere.

Elemento comune delle sue opere - in prevalenza inchiostro a china e colori ad acqua su carta - è una natura che si prende vendetta sui ragionieri, sui bancari e sui suoi stessi colleghi; gli artefici della città in spazi orwelliani.

Nelle 100 opere scelte per questa esposizione su Internet riecheggia lo spirito di alcuni grandi autori del passato. Mensa aziendale fa pensare ai Cuochi Pericolosi di James Ensor del 1986. Molti personaggi ricordano il linguaggio Otto Dix o di George Grosz (1893 - 1959) nel cosiddetto verismo sociale (ove elementi della realtà diventano rappresentazioni allegoriche che descrivono fasi del cammino dell'umanità). Riferimenti possono cercarsi anche nella serie dei Paesaggi Urbani di Sironi (1885 - 1961) in cui smorti palazzoni popolari, tetri gasometri, ciminiere mostrano come la natura sia uscita trasformata dalla civiltà delle macchine. Il Ragioniere Volante; Milano, portati via da un insolito vento; Genova Cornigliano, volare a ponente; ricordano il Chagall dei personaggi che volano.

Le cento opere di questa esposizione sono poste in ordine cronologico e ripercorrono il cammino dell'artista dal 1980 fino ad oggi. Vedrete opere compiute alternate a momenti di studio utili a cogliere i passaggi della ricerca stilistica e formale di Gastaldo.

L'arte pittorica oggi, senza Internet, è da considerarsi un fallimento comunicativo, paragonata a vettori di comunicazione come cinema e televisione. Internet però ha aperto nuovi scenari, connettendo chi produce e chi fruisce arte rompendo il monopolio dei grandi galleristi.

Herbert von Grünigen, 1997