MILANO TRAMONTO SULLA TANGENZIALE

Da un' idea del gennaio1996 ,rielaborazione venerdì 4 maggio 2001autore Paolo Gastaldo racconto 04

Era un pomeriggio qualsiasi , iniziato tra il rombo continuo dei motori accesi,i vapori di ossido verdino che si levavano in aria lievemente, e le colonne d' auto che con movimenti impercettibili avanzavano sull' asfalto, come " meccaniche processioni.",tra il caldo umido grigio e soffocante di un' effetto serra che in pochi anni aveva completamente stravolto ogni regola climatica .Le stagioni da due , estate e inverno,senza le intermedie, divennero una con pochi sbalzi di temperatura che oscillava tutto l' anno dai 20 gradi di media nei mesi più freddi ai 40 di massima nei più caldi . Piogge alluvionali frequenti e calure insopportabili, si alternavano nello sferzare continuo di uno scirocco appiccicoso., prevalente sugli altri venti come la tramontana che soffiava ormai di rado , quando ciò avveniva l' effetto rinfrescante di quell' aria finiva per stemperarsi al contatto di sacche umide e instabili provenienti da sud, che causavano devastanti fortunali.
Nonostante gli appelli di scienziati e associazioni , già dalla fine del 21° secolo, circa uno sviluppo sostenibile e l' invito a sviluppare fonti di energia meno dipendenti dal petrolio , tutte le proposte continuavano a cadere nel vuoto , le onnipotenti multinazionali che ancora monopolizzavano l' estrazione di quella materia prima , riuscivano a condizionare governi e istituzioni scientifiche ,e a insabbiare e a negare finanziamenti su tutto ciò che portasse all' utilizzazione vantaggiosa di energie rinnovabili poco costose e non inquinanti .Se in occidente i motori delle auto erano diventati più efficienti e molto meno inquinanti di vent' anni prima , il sud del mondo popolato ormai da oltre otto miliardi di abitanti ,con molte sue parti in via di sviluppo esigeva gli stessi consumi che furono del mondo occidentale , le vecchie auto europee venivano riciclate da mercanti e speculatori nella aree povere del pianeta ,il "buco dell' ozono" si ingrandì a dismisura e oltre 3miliardi di automobili cominciò a circolare sul pianeta , l' effetto fu devastante ,le emissioni di anidride solforosa salirono vertiginosamente d' intensità e senza controllo, i poli si sciolsero e aree grandi come continenti finirono sott' acqua.Crebbe anche l' intensità dei conflitti locali , sempre più sporchi e cruenti ,guerre per l' acqua , dovute all' aumento della siccità nelle fascie secche del pianeta e conflitti etnico religiosi ,furono la regola , spesso venivano usate, senza più inibizioni, armi nucleari, di media potenza, chimiche e batteriologiche. .L' occidente sempre manovratore occulto dei conflitti , per il commercio delle armi o per il controllo di settori strategici , subiva comunque i contraccolpi della sua politica spregiudicata e poco attenta ad alleati scelti spesso tra terroristi, dittatori , e stati canaglia ,che poi superata l' utilità iniziale a controllare e condizionare altri stati economicamente avversi , rafforzati da aiuti militari si trasformavano in nemici , e anche se il territorio dell' Europa e degli Stati Uniti non veniva quasi mai interessato dalle guerre , i "fall out " radioattivi arrivavano puntuali con polveri di morte portate dal vento, molti bambini naquero deformi , e crebbero i casi di tumore . Ma il potere delle grandi multinazionali produttrici d' armi unite a quelle del petrolio , si era accresciuto e l' occidente giustificava l' apparato militarista difensivo e offensivo ,come unico antidoto all' espandersi del sud del mondo ,
A Milano la vita della gente non era molto cambiata , e nonostante gli ulteriori progressi del settore informatico , che regolava ormai la vita di ogni persona , e che le auto fossero ormai tutte dotate di un sistema di guida automatico e computerizzato ,la qualità della vita e dei rapporti di produzione , anche a seguito del disastro ambientale ,non era migliorata ,erano aumentati consumi e tecnologie domestiche ma come tutti i giorni da sempre ,gli ignoti occupanti chiusi nei loro involucri vetrati delle loro avveniristiche auto , al ritmo lentissimo dello spostarsi pensavano le stesse cose di quelli che 25 anni prima percorrevano la stessa strada : chi all' agognato ritorno a casa , alcuni a raggiungere al più presto il luogo del lavoro per porre fine a una giornata estenuante eguale a mille altre.
Mentre gli orologi digitali sui tetti dei palazzi indicavano le 17,35 all'interno delle auto , le autoradio gracchiando, a chi era sintonizzato trasmettevano il solito notiziario e uno psicologo intervistato analizzava alcuni recenti casi che si erano verificati proprio sulla tangenziale , in diverse occasioni come episodi di improvvisa follia. Parlava del caso del 27 gennaio 2025 , quando 10 automobilisti Lasciarono l' auto in coda e si lanciaronodal viadotto sfracellandosi 20 metri più in basso, o di quando l' 11marzo 8 autisti di altrettanti tir lasciati fermi ,scomparvero senza lasciare traccia.Cosa stava succedendo?.. era forse un virus? ..o qualcosa di chimico che inquinava l' aria e il cibo?...Che dire poi del fatto che questi due episodi si erano entrambi verificati nell' ora in cui il sole tramonta?
Questi interrogativi si fecero angoscianti e occuparono sempre più spazio nei dibattiti televisivi, nell' ultimo che si era svolto a cui si diedero convegno autorevoli studiosi partecipò anche: Jassir Hamed figlio di un vù cumprà venuto in Italia 50 anni prima. Jassir pur essendo un sociologo di chiara fama, conquistata a prezzo di sacrifici , era fortemente contestato.Sosteneva la teoria semplice che l' uomo non è un cammello, e che non vi è molta differenza , tra il ripetitivo girare intorno a una macina e il farlo intorno a Milano, e che mentre la mente semplice dell' animale poteva ben sopportare quelle continue rotazioni , il cervello umano prima o poi avrebbe dato segno di qualche cedimento.Teoria che mandava su tutte le furie la classe medica egli psichiatri i quali sponsorizzati da case farmaceutiche respingendo l' idea dell' alienazione sociale e collettiva , indicavano in un virus la causa degli improvvisi episodi di follia , e la soluzione in un nuovo farmaco da ricercare come antidoto per la cura dei cervelli malati,ma lo scopo era solo il guadagnarci con nuovi incarichi per ricerche e brevetti da spartirsi con le multinazionali.
Sulla tangenziale intanto erano le 17,45 dell' 11 novembre 2065 , il sole rosseggiando tra nebbie e miasmi declinava inesorabilmente.Alle 17,50 in vari punti della lunga colonna , gruppi di veicoli sparsi cominciarono a fermarsi causando tamponamenti come un inquietante effetto domino.Quello che accadde nei successivi minuti fu sconvolgente: rumori di portiere sbattute,vetri infranti,urla, gente che fuggiva, gente che si lanciava dal viadotto. Sotto il cavalcavia per una lunghezza di circa quattro chilometri furono contati 450 corpi di persone che si erano lanciate.La notizia di ciò che era avvenuto causò il panico nella gente,ai titoli quasi ossessivi sui quotidiani , corrisposero proteste, e molti si rifiutavano di andare al lavoro,c'era il timore di quello che non si può spiegare . La tangenziale fu chiusa al traffico e analizzata da esperti ,per valutare se la causa del suicidio collettivo fosse dovuta a qualche agente chimico misterioso e con effetti letali sul cervello umano, ma non c' era nulla di anormale gli inquinanti erano quelli di sempre. Nelle settimane successive sulle emittenti pubbliche e private, si svolsero ben 73 dibattiti,che per la diversità delle tesi pronunciate davano luogo anche a scontri fisici.Anche sul piano politico gli scontri tra maggioranza ed opposizione coincidevano con le diverse interpretazioni.Il Ministero della Sanità esigeva dagli scienziati risposte chiare, onde poter controllare la "bagarre", che si era diffusa anche tra i banchi di Montecitorio.Nonostante le teorie fossero varie, risposte precise agli strani fenomeni non si ebbero ,ma furono rigettate le interpretazioni che si basavano sulla diffusione di un virus . Le opinioni più accreditate finirono per essere quelle che inizialmente erano le più attaccate, e il centro sinistra propendeva per quelle.La teoria "del cammello" di Jassir Hamed e quella di un sociologo inglese ma di origine indiana,Bagwan Zuleiman che paragonava il suicidio collettivo degli automobilisti a quello che scelsero 114 balene ultime superstiti della loro specie,quando dieci anni prima si arenarono deliberatamente su una remota spiaggia della Nuova Zelanda.Bagwan Analizzò il fatto che i suicidi avvenivano al tramonto , parlando del sole calante ,come "paleomessaggio " confine tra luce e ombra ,.. vita e morte, aggiunse che il male andava ricercato nei modi e nelle forme che il vivere moderno prevedeva dicendo:.-" Se i "media " sempre più sofisticati ottengono consensi al sistema , inducendo passività e consumi di massa inutili, non può non dare segni di squilibrio, una società che al di là dei"nirvana consumistici", e delle pubblicità sulle carte patinate , offre nella vita reale invece :aria tossica , code, e precarietà sociale. L' esistenza è stressante, un livello di retribuzione accettabile lo si ottiene dopo non meno di dodici ore di lavoro flessibile e ripartito nella stessa giornata in due o tre mestieri differenti..Le distanze sociali si sono accentuate, alla "elite" composta da imprenditori, finanzieri, opinion leaders, attori, calciatori, uomini politici,e dirigenti di grandi aziende , corrisponde la sterminata massa dei "flessibili" a basso reddito, operai, impiegati , commessi di negozi,e per loro c'è la competitività ,uno che lava auto deve gareggiare con altri che lavano auto, il fattorino con altri fattorini ,e così via.Tutti cercano di nascondere la propria condizione sociale , facendo debiti per possedere almeno un' auto e il "telefono palmare" di ultima generazione, un mostro che in pochi centimetri quadrati contiene un compiuter con oltre 50" gigabite" di potenza, non si sa a cosa serve ma possederlo fa sentire meno poveri.Nessuno ha il danaro per acquistare i" giocattoli consigliati,"ma si paga ratealmente, debito, su debito, è" la normalità ", lo scopo per cui vivere"--.
Continuò sostenendo che l' impossibilità alla speranza anche di un' impercettibile cambiamento sociale,poteva orientare i più deboli, come era avvenuto per le balene che non potevano certo chiedere all' uomo di non inquinare il mare, verso l' autodistruzione.
Concluse facendo intendere che la soluzione poteva essere cercata attraverso un diverso sviluppo dell' etica umana,accompagnata da una maggiore e più equa distribuzione della ricchezza ,con attenzione e rispetto all' ambiente, e un' educazione volta creare valori morali ,non soltanto aspirazioni ai consumi di massa. Ma .. queste teorie anche se approvate e condivise dalla chiesa, e da larghi settori dell' opinione pubblica ,lasciarono il tempo che trovarono ad essere ascoltate, e tutto finì nei soliti proponimenti del "cerchiamo di essere più buoni"..e nella noia di litanie che verdi e ambientalisti avevano già e inutilmente elargito trent' anni prima ,… I suicidi dai cavalcavia continuarono, ma occuparono sempre meno spazio nei telegiornali e alla conta dei morti in incidenti stradali dei "week end, che nonostante le auto sofisticate continuavano a prodursi, si aggiunse anche questa ,e tutto proseguì "nella normalità"
Paolo Gastaldo