TUFFARSI TUFFARSI!

Idea del 1995 ,rielaborazione maggio 2001 , autore Paolo Gastaldo racconto 09

Non si può cero dire che a Carlo Rovagnati imprenditore 48enne riminese , mancasse l' intraprendenza , lucido e attento osservatore della realtà ,raggiunse una certa notorietà per l' introduzione "del mare finto", idea copiata ai giapponesi, ma che ebbe sulla costa romagnola molto successo.

All' inizio del nuovo secolo a conseguenza del definitivo e irrimediabile degrado dell' Adriatico , intelligentemente valutando che molte delle enormi e voluminose piscine , costruite dopo le prime "mucillaggini ", oltre a deturpare il già compromesso paesaggio , potevano essere utilizzate solo d' estate , disse a sé stesso -:"..Ostia..! ma perché.. allora .. non costruiamo qualcosa di sotterraneo che lo usiamo tutto l' anno.?"-

IL progetto di ispirazione giapponese fu approvato dalla commissione edilizia del comune senza tentennamenti,consisteva nello scavare nelle campagne circostanti un' enorme e profonda fossa , sulla cui superficie sarebbe stato ubicato un parco ed un posteggio , e sotto un' impianto avveniristico , con spiaggia ,onde simulate, temperatura costante a 28 gradi , con anche la possibilità di abbronzatura dal tipo speciale di illuminazione , ubicata su una volta che doveva riprodurre l' esatta senzazione di un cielo sempre azzurro., con anche Ampie possibilità circa la riproduzione di effetti tipo alba e tramonto, notte stellata inclusa. Dopo la riuscita del primo , gli impianti divennero tre , uno simulava una spiaggia della Sardegna , il secondo un litorale polinesiano con palme e vegetazione finta ,l' ultimo un ambiente del circolo polare artico ,ma con temperature di 28 gradi , e quattro foche vive per allietare i visitatori .

Le realizzazioni ebbero un' enorme successo , ma il Rovagnati , vulcanico com' era , cominciò ad annoiarsi e il fiume di danaro che ricavava dalle attività intraprese ,non gli bastava , cercava nuove emozioni.Nonostante l' aquisto di un vecchio "mig sovietico" con l' annessa assunzione di un pilota russo transfuga dall' armata rossa ormai completamente in disfacimento , che lo portava a fare spericolate evoluzioni sui cieli dell' Adriatico, ma dopo l'interesse iniziale il gioco non lo entusiasmava , sia per gli alti costi che per la ripetitività dell' operazione . Una sera noiosa d' inverno , il distratto giocare col telecomando lo portò a soffermarsi su una trasmissione , che dissertava sul fatto che nonostante in occidente,si fosse raggiunto un soddisfacente livello di benessere ,l'uomo moderno risultava comunque insoddisfatto e nonostante i molti"giocattoli "consumistici gli venissero proposti., per reazione cercava l' emozione forte, spesso ottenuta con la pratica di sport estremi al rischio della vita .

Tendenza questa che aveva già alcuni anni prima , proprio sulla costa romagnola , dato i segno a manifestarsi ,con ad esempio il gioco della "roulette russa " , dopo abbondanti bevute , e pillole eccitanti tipo "ecstasis "alcuni si lanciavano su incroci trafficati , con l' automobile in velocità, sperando di scamparla .. Alcuni morivano o rimanevano invalidi per l'esperienza "

Il ragionamento del Rovagnati fu semplice -"se questi vogliono morire aiutiamoli ma facciamo in modo che la loro dipartita non avvenga gratis "---Forte di questa idea ma ancora confuso , una sera a cena con il suo amico e concorrente Armando Guagliumi , il quale a differenza del Rovagnati aveva fatto soldi organizzando nelle sue piscine sanguinosi duelli tra orche e squali bianchi , dopo abbondanti arrosti , tortelli e vini bianchi , come per incanto, parlando e riparlando giunse l' idea . Il progetto da realizzarsi all' aperto su un mare balenabile , possibilmente con la disponibilità di uno stato compiacente e corruttibile ,consisteva nel creare un grande parco acquatico ove potessero cimentarsi :_"i gladiatori del mare "!. "Sulla costa tutto sarebbe apparso normale :, palme .pesci esotici, sommergibili per turisti ,ed altre amenità con "donnine locali compiacenti e a buon mercato ", .al largo lontano da occhi indiscreti ,in un tratto recintato da reti metalliche sommerse , avveniva il cimento .

Gruppi di 10 persone armate solo di coltello dopo essersi lanciate da un elicottero dovevano combattere con tre grandi e affamati squali "lotta sangue , vita ,morte "! ingredienti di sicura emozione . Il tutto sarebbe stato ripreso da una telecamera posta sull' elicottero , ed un ' altra sotto la superfice del mare. Le videocassette prodotte in loco divulgate in "modo occulto tra spot pubblicitari , ed E-mail su siti internet adeguatamente approntati , rivolte all' ambiente sportivo dei molti "Rambo scemi "numerosi nel mondo occidentale ,avrebbero senz' altro sortito l' effetto desiderato , molti attratti dal gioco sarebbero arrivati , con l' intento otre che di sfidare gli squali di competere tra loro su chi sarebbe più a lungo sopravissuto .Il progetto fu realizzato con l' ovvia compiacenza della solita "repubblica delle banane di turno ". Rovagnati e Guagliumi dopo aver investito nell' impresa oltre trenta milioni di dollari ebbero quasi subito le prime soddisfazioni .Chi voleva soltanto essere semplice turista veniva accontentato e con 2000 dollari volo compreso aveva i 15 giorni assicurati ,ma chi cercava forti emozioni ,e ambiva diventare "gladiatore del mare ", il costo del soggiorno con lo stages preparatorio sfiorava gli 8000 dollari , ed aveva la durata di un mese .Mentre Guagliumi era rimasto a Rimini assaporandosi i primi profitti dell' investimento intrapreso , il Rovagnati dopo aver affidato ad efficienti manager le sue fruttuose attività si trasferì nel luogo prescelto , e gli piaceva l' idea di seguire personalmente la nuova idea imprenditoriale ,elegante col "panama bianco di paglia sottile, l' abito in lino color panna , la camicia azzurra , si spostava con la sua auto elettrica per le stradine del villaggio marino assistendo e accogliendo personalmente i clienti . Oltre ai semplici turisti ogni mese cominciavano ad arrivare anche una media di quindici nuovi aspiranti gladiatori , e questi si muovevano da ogni parte del mondo , ovviamente quello più ricco .

Amava poi seguire direttamente sull' elicottero ,le fasi del lancio dei malcapitati verso gli squali , l' esito del confronto lo eccitava tra le grida e l' arrossarsi dell' acqua per il sangue . Finchè un giorno apparentemente uguale ad altri col sole alto e rassicurante Rovagnati nella cabina di pilotaggio dell' elicottero che si stava portando verso il luogo della prova , non fece caso alle previsioni del tempo che lo davano in peggioramento con forse l' arrivo di improvvise e possibili trombe d' aria . Nonostante il pilota facesse notare il progressivo delinearsi di una perturbazione in arrivo , annunciata da nubi scure e dal rinforzare progressivo del vento , incurante del pericolo ,ordinò di proseguire . Quando l' elicottero fu fermo , portelli aperti e gli ospiti eccitati e pronti al lancio ,una raffica improvvisa fece inclinare pericolosamente il velivolo , tanto che gli sventurati occupanti caddero scompostamente e volteggiando in mare , seguiti dal Rovagnati che colto alla sprovvista vicino al portello aperto , precipitò anch' egli.

Dopo essersi alzato il pilota compiuto un breve giro sfruttando la relativa tregua , offerta dal vento e con l' intento di recuperare qualche sopravvissuto , questa volta vide che mentre erano rimasti pressocchè illesi i cimentanti , sull' acqua al centro di una chiazza rossa molto estesa , del Rovagnati rimaneva soltanto galleggiante,.. un lacero cappello di paglia mangiucchiato.

Paolo Gastaldo