Mostra personale di Paolo Gastaldo al Caffè Bagdad

La comunicazione impossibile

di Francesco Baroni

Genova Paolo Gastaldo, 41 anni, architetto, si è tuffato dal 1980 nella ricerca artistica dell’inquietudine metropolitana. Per far conoscere le sue tempere, acquerelli ed olii non si è mai voluto incontrare con galleristi, ma ha parlato direttamente al pubblico nei circoli e nel caffè. Il Bagdad, dove espone da domani, è nel centro di Genova, fondato da un gruppo di femministe. Nelle sue opere la natura si prende vendette sui ragionieri, sui bancari e sui suoi stessi colleghi: gli artefici della trasformazione della città in spazio orwelliano. Un titolo è il ragioniere volante: portato dal vento più in alto dei grattacieli, il contabile tiene stretta la sua borsa: un paradosso che nei colori da flipper, come li definisce lo stesso Gastaldo, si carica d’ironia. Le opere si legano a mini racconti: come se fossero tavole dei racconti a fumetti. Nella Città ideale alla rovescia dell’artista non si salva nessuno: nella coppia, l’insonnia del partner ancora sveglio si accompagna col telecomando, mentre le persone che cercano d’incontrarsi nei circoli moltiplicano solo le solitudini. Nessuna speranza allora? Si, davanti ad un aperitivo sempre che non si rompa il telefonino o non arrivino mosche giganti, come avviene in un’altra delle sue opere.

Francesco Baroni recensione Marzo 1994 per Global Press