L'idea di Paolo Gastaldo, pittore, architetto genovese quarantaduenne, è un tentativo di sintesi tra due modi diversi di descrivere il malessere urbano, tra emotività e razionalità. emotività sono le sue grafiche, che attraverso cromie intense, sul filo sottile dell'ironia descrivono, angosce e incertezze di questa fine di secolo, razionalità il calarsi nel quartiere di Cornigliano, con intento indagatore e propositore di una realtà urbana che maggiormente testimonia per i forti elementi di degrado e contraddizione caratteristiche comuni a tutto il Ponente. la parte dedicata consta di una parte didascalica e fotografica e di un'altra più orientata alla proposta. senza scendere nel particolare, fatto salvo alcune tavole provocatorie in cui si evidenzia la scomparsa degli impianti siderurgici la mostra vuole soltanto contribuire a far si che il dibattito circa la ricerca di uno sviluppo economico compatibile con l'ambiente, per il ponente genovese, non si arresti ma che produca soluzioni utili alla città.