Il mostro di Loch Ness, ribattezzato Nessie, apparterrebbe a una specie di rettili marini diffusa nello stesso arco di tempo in cui i dinosauri dominavano la terra, chiamata Plesiosaurus.
Più di 10000 persone affermano di aver avvistato questa creatura, alcuni delle quali hanno anche realizzato filmati e fotografie.
Di queste molte si sono rivelate fotomontaggi o burle, ma altre non hanno riscontrato nessuna traccia di falsificazione.
C'è da dire che il lago di Loch Ness è il più grande dei tre laghi Loch, collegati tra loro ad opera dell'uomo e che molto probabilmente è collegato al mare tramite canali sotterranei.
Si estende in larghezza per quasi 60 kilometri quadrati e in profondità per ben 300 metri!
Inoltre è un mare molto pescoso; la visibilità nel lago e fuori è minima.
La prima testimonianza risale al 565 quando il monaco irlandese San Colombano solcando il fiume Ness, con lo scopo di cristianizzare la zona, incontrò alcuni indigeni intenti a seppellire uno di loro, vittima di una creatura del lago.
Ordinò a uno dei suoi discepoli di gettarsi in acqua e in seguito emerse il mostro, invocando il nome di Dio, San Colombano ordinò al mostro di tornare da dove era venuto e di non attaccare più un uomo.
Altre testimonianze si hanno nelle raffigurazioni di un altro popolo locale, i Pitti.
Tralasciando le altre testimonianze si passa a parecchi secoli dopo.
Nel 1871 un certo signor Mackenzie vide qualcosa che si muoveva nel lago, un essere con delle strane gobbe.
Nel 1895 un gruppo di persone vide una grande creatura uscire dalle acque del lago.
Nel 1933 c'è una sorta di svolta nella vicenda: viene costruita una strada che costeggia la sponda settentrionale del lago.
Lo stesso anno percorrendo proprio questa strada in macchina, una coppia avvistò una grande creatura emergere e rituffarsi in acqua più volte.
Pochi mesi dopo un'altra coppia, sempre sulla stessa strada si vide attraversare la strada da una creatura con un lungo collo con più curvature.
Ma questa testimonianza fu ritenuta causa di una lontra.
In seguito l'avventuriero Wheterell ingaggiato dalla BBC trovò alcune impronte ed effettuò dei calchi in gesso ma si rivelarono appartenere ad un ippopotamo, quindi un'altra burla che minò la credibilità dell'esistenza di Nessie.
Ma nel 1936 la signora Moirs con un amico ed alcuni famigliari avvistò il mostro e lo descrisse come una creatura lunga 9 metri che ogni tanto faceva uscire il collo dall'acqua forse alla ricerca di cibo.
Nel 1930 si ebbe anche la prima fotografia del mostro, scattata dall'operaio Hugh Gray.

Nel 1933 venne realizzato il primo filmato da Malcolm Irvine, che ne realizzò un secondo nel 1936, ma entrambi non vennerò ritenuti una prova dell'esistenza del mostro.
Nello stesso anno James Fraser filmò qualcosa lungo 2 metri che nuotava nel lago, ma in seguito si perserò le tracce del filmato.
Stessa sorte toccò al filmato del dottor McRae, di cui si dice che sia custodito in una banca londinese che potrà mostrarlo, come deciso dall'autore, solo quando la faccenda verrà presa seriamente.
Una delle fotografie più famose di Nessie fu scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson, sulla vericità della quale, i dubbi aumentarono a causa delle incoerenze tra le testimonianze di Wilson affermate nel 1934 e quelle dette molti anni dopo.

Nello stesso momento Wilson scattò anche un'altra fotografia, molto differente dalla prima.

Nel 1938 Taylor realizzò il primo filmato a colori, ma il soggetto del documento fu classificato come oggetto inanimato che galleggiava sulle acque del lago.
Nel 1951 il taglialegna Stuart rese pubblica la foto del mostro che ritraeva tre gobbe emergere dall'acqua (qualcuno poi formulò che si trattasse di tre esemplari del mostro).
Chi esaminò foto e autore si convinse della purezza di entrambi e definì lo scatto la prova migliore dell'esistenza della creatura.
Ma nel 1980 fu rivelato che Stuart confessò all'epoca che si trattava di un falso e le gobbe erano in realtà tre barili coperti da teloni cerati.

Nel 1955 Peter McNab scattò due foto del mostro con due diverse macchine fotografiche, nei pressi del castello di Urquhart.


Nel 1958 il signor Cockrell fotografò ciò che riteneva essere il mostro, ma l'uso del flash fece tornare in profondità la creatura, nello stesso istante emerse un ramo e lo stesso Cockrell pensò di aver fotografato proprio il pezzo di legno, ma in seguito si rese conto che ciò che la sua foto raffigurafa era qualcosa di diverso.

Nel 1960 Tim Dinsdale mentre si trovava casualmente nei pressi del lago realizzò un filmato della durata di 4 minuti. Gli studi effettuati sul filmato dimostrarono che non vi era traccia di fotomontaggi, burle ecc... e che il soggetto del filmato si trattava senza dubbio di una creatura vivente.
Da allora Dinsdale dedicò tutta la sua vita a Nessie organizzando 56 spedizioni sul lago.
Purtroppo non riuscì mai a fornire la definitiva prova dell'esistenza del mostro, così l'interesse pubblico si affievolì, l'ufficio investigativo venne sciolto e le attrezzature vendute.
Nonostante fosse rimasto senza soldi e senza attrezzature, continuò le sue ricerche, riuscendo a vedere Nessie altre due volte ma senza riuscirla a filmare.


Nel 1960 Peter O’Connor, un vigile del fuoco, mostrò una fotografia in cui si distinguevano corpo e collo dell'animale, ma fu subito smascherano dalla spedizione di Burton che ritrovo la collinetta di pietre e i sacchetti con cui era stato montato il soggetto della foto di O'Connor.

Proprio Maurice Burton poco dopo scattò una foto in cui si intravedevano solo turbolenze sull'acqua, la cui causa parrebbe Nessie.
Nello stesso anno il signor Lowrie scattò due foto che però rappresentavano solo scie o linee sull'acqua come la foto del 1966 di Patrick Sandeman.
Tra gli anni 70 ed 80 Frank Searle, ex fruttivendolo si accampò sulle rive del lago e presentò parecchie fotografie ritenuti falsi realizzati con modellini e tronchi a causa.

Nel 1972 Robert Rines collaborando con l'Accademia delle scienze applicate, utilizzand imbarcazoni e speciali apparecchiatura realizzò alcune foto subacque del mostro.

Nel 1978 ritenendo le foto di Rines una prova sufficiente a dimostrare l'esistenza del mostro di Loch Ness, il presidente del WWF, Peter Scott le diede il nome scientifico di Nessiteras rhombopterys (da cui Nessie), e la inserì tra le specie protette.
Nel 1975 Alan Wilkins e la sua famiglia videro e fecerò più foto a qualcosa di scuro che appariva nel lago ed in seguito emergeva, ma non furono mai divulgate.

Nel 1977 l'illusionista Anthony Nicol Shiels divulgò alcune fotografie che inizialmente vennerò ritenuti dei falsi, per essere poi rivalutati. Ma alla fine lo stesso Shiels affermò che si trattava di modellini di plastilina.

Nel 1981 Alexander Williams studente fece una foto a Nessie, che fece ingrandire dallo studente Miles Cato che poi rivendicò di esserne l'autore.
Nel 1982 Jennifer Bruce scatta l'ennesima fotografia a Nessie.

Nel 1983 John Eric Brackford riuscì a fare un filmato in cui si intravedeva la presunta creatura, alcuni spostamenti delle onde e degli spruzzi.
Ho trovato in rete anche la seguente foto ma non sono riuscito a trovare autore ecc.. ma solo la data: 1983.


Nel 1987 viene effettuata l'operazione Deepscan: 19 imbarcazioni dotate di sonar setacciarono in lungo e in largo la superficie del lago rilevando però solo 3 segnali, uno dei quali secondo gli studiosi rappresentava una creatura di circa 25 kilogrammi.
Nel 1999 il signor Jones, texano fotografa Nessie tramite internet grazie alla webcam puntata sul lago.

Nel 2001 James Gray realizza un presunto filmato di Nessie.

Nel 2002 Roy Johnston scatta una foto che potrebbe ritrarre di nuovo Nessie.

Quì riporto altre foto di Nessie, di cui ignoro autore e data.