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La Chiesa di San Martino in Este (XI secolo) Visita l'interno della Chiesa... Notizie storiche sulla Chiesa
Il campanile pendente, rimasto pressoché inalterato nel suo puro stile romanico, è alto 23,90 metri dal suolo attuale e pende fin dal ’400 a settentrione di cm 164 e ad oriente di cm 38. La chiesa, nel corso della sua lunga storia, fu più volte ampliata e rimaneggiata, suprattutto nel secoli XIII, XVII, XIX e XX. L’interno è a pianta basilicale con tre navate sparate da colonne di cotto intonacato. Il tetto è a capriate lignee. L’orientamento volto verso levante e il pavimento più basso rispetto al piano esterno testimoniano ulteriormente l’antichità della costruzione. Il rifacimento del pavimento in cotto fiorentino è stato eseguito nel 1995, dopo l’approntamento delle tubature per l’impianto di riscaldamento (visita l'interno). Il presbiterio a pianta quadrata termina in alto in una cupola emisferica decorata in azzurro e a stelle dorate. Sulla parete in fondo sono stati rinvenuti piedi di affreschi. Le due finestre sono protette da invetriate con gli stemmi colorati del Comune di Este e della proprietà della parrocchia delle Grazie, restaurate alcuni anni fa a cura della sezione di Este di Italia Nostra. Al centro del presbiterio è collocato l’altare maggiore di marmi policromi con il tabernacolo centrale elevato a ciborio e con due interessanti sculture di marmo bianco eseguite dal Antonio Bonazza tra il 1741 e il 1743. L’opera è in stile barocco, ma ciò non crea un’accentuata disarmonia con il complesso. Questo altare e l’altare del Crocifisso, detto "Rota", che si trova tra il campanile e la porta laterale, sono stati restaurrestaurati nel giugno del 1998 a cura della sezione di Este del Rotary Club. Nel 2000 sono stati inaugurati anche l’altare di sant’Anna e l’altare di S.Gaetano Thiene, restaurati grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Particolarmente interessante è la cappella di San Lorenzo, juspatronato dal 1600 della nobile famiglia Fracanzani, con un antico affresco del ’300, dai colori ben conservati, che rappresenta "Gesù in croce tra Maria e Giovanni". Originariamente la chiesa era annessa ad un convento femminile. In seguito divenne cappella figliale della principale chiesa del Duomo di Santa Tecla, fino a quando, nel 1771, fu istituita sede parrocchiale autonoma prima della vicina basilica di S.Maria delle Grazie. Ora questo monumento, il più antico edificio sacro e unico esempio di Romanico in Este, abbisogna di interventi di restauro, ai quali non può provvedere la sola parrocchia di S.Maria delle Grazie che attualmente ne è proprietaria.
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aggiornamento 09.02.2002 |