Grazie all'approccio favorevole mi sono
trovato dietro un MiG, e mentre cercavo di stargli in coda,
mi sono accorto che ci stavamo allontanando dal resto della
battaglia, ma non importava, l'importante per me in quel
momento era abbattere il mio avversario diretto.
Dopo qualche manovra, finalmente lo ho inquadrato e ad una
distanza di circa 300m gli ho sparato una raffica. Il MiG,
colpito in pieno, cominciava a lasciarsi dietro una densa
scia nera di fumo, che mi oscurava la visuale, rendendomi
ancora più difficile mirare. Comunque doveva avere
un'ala fortemente danneggiata, visto che non era più
in grado di curvare velocemente come prima, questo era un
grandissimo vantaggio per me, tant'è che mi si è
ripresentata subito l'occasione di sparargli ancora.
Mentre gli sparavo una lunga raffica, solo con le mitragliatrici
da 7,92mm, per non sprecare i preziosissimi 15mm, vedevo
dei brandelli del suo aereo volare da tutte le parti. Colpito
di nuovo, il MiG ha perso improvvisamente un'ala, e ormai
privo di controllo si è schiantato nella pianura
coperta di neve.
Ma spesso nei duelli aerei il predatore diventa preda.
Infatti, non ho avuto neanche il tempo di
esultare via radio, che mi sono accorto (solo ora), vedendo
una lunga raffica con traccianti verdi e gialle, passarmi
sopra di pochi cm, che un altro MiG mi si era portato in
coda. Subito ho virato strettissimo, cercando di togliermelo
da ore 6 mettendo in pratica tutte le tecniche che conosco.
Dopo qualche altra sua raffica andata a vuoto, mi sono buttato
in una virata in picchiata, al termine della quale ci siamo
trovati in una posizione di parità, l'uno di fronte
l'altro, e dopo un minuto di incessanti acrobazie sono balzato
dietro di lui.
Approfittando di un suo cambiamento di direzione, gli ho
sparato una raffica, nel preciso momento in cui il suo aereo
era fermo, colpendo in pieno il motore, che si è
incendiato immediatamente.
A questo punto il pilota russo, ormai senza nessuna speranza,
si è lanciato col paracadute per salvarsi la vita,
mentre il suo aereo avvolto dalle fiamme si era tuffato
nel fiume ghiacciato che attraversa la città.
Finalmente ho avuto un po' di tempo per guardarmi attorno,
notando che non c'era più nessuno, e, visto che avevo
ancora metà delle munizioni ho deciso di puntare
verso la direzione da cui erano arrivati i bombardieri.
Dopo circa 5 minuti ho riagganciato la formazione
nemica, mentre non avevo visto neanche l'ombra dei miei
camerati.I caccia russi, forse pensando di averci eliminati
tutti si trovavano davanti ai bombardieri, e non si erano
ancora accorti della mia presenza.
A questo punto dovevo decidere in fretta, cosa dovevo fare?
Attaccavo i 3 caccia rimasti, bersagli molto più
facili, ma rischiando un pericoloso 1 Vs 2 con poche munizioni
dopo aver abbattuto con un attacco a sorpresa uno dei MiG,
o mi concentravo sui bombardieri, sperando che i caccia
non si accorgessero di niente?
Ho optato per la seconda opzione, e mi sono diretto sul
Pe-2 più indietro, che cominciava già a far
fuoco su di me. I mitraglieri erano più bravi del
previsto, costringendomi a sparare da lontano.
Puntavo a un motore, avevo quasi finito i 15mm e non avevo
ancora ottenuto risultati apprezzabili, ma proprio quando
stavo per virare e tornare a casa, visto anche che avevo
un'ala pesantemente bucherellata, il Pe-2 ha perso l'ala,
e stava precipitando.
Rimasto con solo qualche colpo di mitragliatrice, ho deciso
di non rischiare ulteriormente, visto che i caccia non si
erano ancora accorti di niente, ho puntato verso casa.
Dopo due minuti, vedo a ore
4 due aerei puntare in picchiata su di me, dopo la sensazione
di gelo iniziale, ho riconosciuto le familiari code dei
109, e ho acceso i fumogeni delle ali, per assicurarmi che
gli altri si sforzassero un po' di più per identificarmi
e non sparassero subito all'impazzata, e solo quando mi
sono sfrecciati sopra, senza sparare, ho postuto tirare
un sospiro di sollievo.
5 minuti dopo soo riuscito ad atterrare senza problemi al
mio aereoporto, dove l'artista del gruppo, subito dopo il
mio rapporto al commandante, ha dipinto la 10°, l'11°
e la 12° barretta nera sulla coda del mio aereo.
OberstLt Uwe "Huhn" Hoffen"
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