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CITTADELLA

 

TEATRO

LUDOVICO ARIOSTO

 

 

 

 

COMUNE
Cittadella
PROVINCIA
Reggio Emilia
DENOMINAZIONE
Teatro Ludovico Ariosto

 


STORIA

 

Il teatro Ariosto deriva dal primo grande teatro cittadino, il teatro di Cittadella.
Nel 1851 un incendio distrusse l'antica sala e il palcoscenico del teatro, e l'idea di ricostruire le parti perdute fu subito scartata.
Fu decisa la costruzione ex novo di un grande teatro, il cui progetto fu affidato all'architetto Cesare Costa.
Per la costruzione del Municipale (Valli), tuttavia, si prevedevano tempi lunghi e la compagnia degli orchestrali, temendo la disoccupazione, pensò di assumersi l'incarico della costruzione di un piccolo locale provvisorio, il teatro Filarmonico.
Esso ebbe vita breve: nel 1859, due anni dopo l'inaugurazione del Municipale, fu definitivamente chiuso.
Solo vent'anni più tardi si pensò concretamente al riutilizzo dell'area dell'antico teatro di Cittadella, costruendo il teatro Ariosto.
I lavori furono affidati all'architetto Achille Grimaldi e nel 1878 il teatro era già terminato.

 

ARCHITETTURA E INTERNI



La cavea fu costruita a pianta semicircolare con una sola teoria di palchi al secondo ordine, mentre al primo e al terzo ordine furono costruiti dei loggioni leggermente digradanti.
La struttura in ghisa fornì al complesso un aspetto di piacevole modernità.
La platea era dotata di un meccanismo che permetteva di alzare il pavimento fino al palcoscenico, progettato apposta per gli spettacoli equestri.

 

Il sotterraneo del teatro fu attrezzato per ospitare esibizioni di giocolieri, infatti l'edificio doveva essere una costruzione destinata a vari tipi di spettacolo: lirico, drammatico, coreografico ed equestre oltre che di illusionismo e ''giocolieria''.
Nel 1927 furono attuati alcuni lavori di restauro e consolidamento e fu costruito un golfo mistico per l'orchestra, eliminata la platea semovibile e costruiti nel lato nord nuovi camerini di servizio.
In quell'occasione il teatro fu decorato ex novo da Anselmo Govi.
Particolarmente interessante la cupola, dove furono rappresentati alcuni episodi tratti dall'Orlando Furioso, e il sipario del palcoscenico, dove è possibile ammirare le immagini dell'Ariosto presso il Mauriziano.
Attualmente in teatro si conservano alcune macchine da scena originali dell'ottocento, tuttora in discreto stato di conservazione.
Con il passaggio della struttura alla pubblica gestione, avvenuta nel 1981, il teatro che era stato usato come sala cinematografica, ha ricominciato a svolgere una regolare programmazione con spettacoli di prosa e concerti di musica classica e contemporanea.