Canali e rogge del comune di Lacchiarella
Sistema irriguo del comune di Lacchiarella
Roggia Ticinello |
Roggia Colombana |
Cavo Borromeo |
Roggia Speziana |
Cavo Marozza |
La roggia Ticinello ha origine a Castelletto di Abbiategrasso come derivazione del Naviglio Grande, nel punto in cui quest'ultimo devia verso Est; in origine il Ticinello costituiva la continuazione del Naviglio stesso. Il suo corso è rettilineo fino all'altezza di Rosate, dove dà origine alla roggia Fosso Morto e devia verso Est. In località Bettola di Calvignasco si divide in due rami dando origine alla roggia Tolentina. Nel primo tratto, fino all'altezza di Cascina Valdemischia, la roggia risente delle asciutte cui è soggetto stagionalmente il Naviglio Grande. In seguito, il corso riceve anche apporti da fontanili, cavi minori e dalle rogge Gambarina, Bergonza e Mischia, che ne aumentano la portata ma, essendo associati a scarichi di diversa natura, ne diminuiscono visibilmente la qualità. Il percorso diventa più sinuoso e a Binasco si dirama nuovamente dando origine al Navigliaccio, che corre parallelo al Naviglio Pavese sino a Pavia. Il Ticinello si dirige invece verso Lacchiarella. dove il suo corso viene nuovamente deviato e, all'altezza delle frazioni di Mettone e Casirate Olona, assume il nome di roggia Caronna, per poi disperdersi nel reticolo idrico pavese. Il corpo idrico attraversa una zona a vocazione agricola che, pur essendo caratterizzata dalla presenza di campi coltivati e prati stabili, ha subito negli ultimi decenni fenomeni di rapida urbanizzazione. Di conseguenza, nonostante sia soggetta prevalentemente a usi irrigui, la roggia riceve, oltre a scarichi di tipo industriale, anche gli scarichi fognari degli abitanti di Rosate, Calvignasco, Coazzano, Binasco e Lacchiarella. Le specie ittiche presenti sono: vairone, triotto, alborella, cavedano, tinca, scardola, cobite, ghiozzo e luccio. Il ghiozzo, l'alborella e il vairone sono risultati essere le specie più abbondanti, costituendo la porzione più consistente degli individui campionati. Vocazione: "acque con specie tendenzialmente non reofile" dalla presa del Naviglio Grande fino a Bettola di Calvignasco; "acque di scorso interesse per l'ittiofauna" da Bettola di Calvignasco fino al limite della competenza provinciale. Ai fini della lL.R. 25/82 la roggia Ticinello deve essere classificata con la dizione "acque secodnarie normali". |
La
roggia Colombana si origina nel comune di Buccinasco, da colature e dalla
confluenza di alcune rogge che prendono acqua dal Naviglio Grande. Lungo
il percorso mantiene un andamento piuttosto sinuoso e riceve l'apporto di
numerosi corpi idrici; dopo aver sottopassato il Naviglio Pavese si dirige
verso Lacchiarella, prima di entrare a far parte del reticolo idrografico
pavese. Date le caratteristiche del territorio attraversato, il corpo
idrico viene utilizzato a scopi principalmente irrigui e, anche se non
asciuga mai, è comunque soggetto a discrete variazioni di portata legate
alle asciutte stagionali subite dai Navigli. A ciò si aggiunga l'apporto
di vari scarichi civili e industriali o di rogge di bassa qualità, in
corrispondenza del tratto iniziale e intermedio.
Le specie ittiche presenti sono: alborella, gobione, cavedano, pseudorasbora, triotto, scardola, tinca, cobite, gambusia, ghiozzo, persico reale e persico sole. La pseudorasbora è la specie più abbondante, comprendendo circa un quarto degli idividui complessivamente catturati (24%). La presenza elevata di questa specie può compromettere l'equilibrio della comunità ittica. Seguono poi, in termini di abbondanza relativa, la scardola e il triotto che contribuiscono rispettivamente al 16% e al 17% del popolamento. Vocazione: "acque con specie tendenzialmente non reofile". Ai fini della L.R. 25/82 la roggia Colombana deve essere classificata con la dizione "acque secodnarie normali". |
Ha
origini dal Naviglio Grande, attraversa i comuni di Trezzano, Buccinasco,
Assago e Lacchiarella. Durante il percorso riceve numerosissimi scarichi
civili e industriali.
La qualità delle acque del cavo non migliora affatto procedendo nel percorso. Nel 1979 risultava elevato il tasso d'inquinamento, soprattuttto da reflui cloacali. Oggi è notevolmente migliorato grazie all'installazione di depuratori a monte di Lacchiarella, sebbene talvolta soffre ancora di scarichi inquinanti. |
La
roggia Speziana si origina come prosecuzione del cavo Belgioioso in comune
di Assago. Dopo aver sottopassato l'autostrada Milano-Genova e il
Naviglio Pavese attraversa i comuni di Rozzano e poi di Basiglio dove,
prima di entrare in Lacchiarella, riceve varie colature irrigue dalle
rogge Olona e Carlesca e dal cavo Vione. Infine entra a far parte della
rete idrica pavese. La roggia, attraversando una zona caratterizzata da
un'attività agricola ancora rilevante e da vari insediamenti urbani e
industriali, è utilizzata a fini irrigui e come ricettore di scarichi
fognari. Il corso d'acqua non è mai soggetto ad asciutte, anche se nella
stagione primaverile risente di ampie variazioni di portata.
Le specie ittiche presenti sono: Vairone, triotto, cavedano, gobione, tinca, alborella, barbo e luccio. Il triotto è la specie più abbondante: oltre la metà degli individui catturati (63%) appartiene infatti a questo taxon. La seconda specie in termini di abbondanza relativa è rappresentata dall'alborella, che costituisce circa il 14% del popolamento totale. I gobioni contribuiscono con una percentuale pari all'8%, mentre tutte le altre specie sono presenti con percentuali inferiori al 6%. Vocazione ittica: "acque con specie tendenzialmente non reofile". Ai fini della L.R. 25/82 la roggia Speziana deve essere classificata con la dizione "acque secondarie normali". |
La
roggia nasce in comune di Corsico dal Naviglio Grande e dirigendosi verso
Buccinasco corre a tratti tombinata.
Dopo aver marcato il confine tra Buccinasco ed Assago attraversa i comuni di Zibido San Giacomo e Lacchirella, ricevendo scarichi civili ed industriali. La roggia ha una larghezza da 2 a 4 m con una profondità media di 40-60 cm caratterizzata sempre da una forte corrente e fondo prevalentemente sabbioso e ghiaioso. La qualità dell'acqua, ad un esame visivo, si presenta lungo tutto il percorso in discrete condizioni, con l'accentuarsi nei punti di scarico della quantità dei materiali in sospensione.
|