La voce del pescatore


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L’angolo del fortunato

di Maurizio Granata

(appassionato pescatore dotato di grande modestia: nonostante si definisca "alle prime armi" in realtà è un navigato sperimentatore di innumerevoli stratagemmi non solo nella pesca a mosca, ma nella pesca con cucchiaino (i siluri non si contano!), con vivo (quanti lucci ha preso!!!), al tocco, ecc...)

Avendo la nomea di noto fortunato, per non dirne un’altra, comincio da oggi, con la speranza di continuare, a scrivere alcuni appunti sulle mie attività piscatorie.

La Ciarlasca ha attivato un simpatico sito internet, dal momento che tratta prevalentemente di pesca approfitto dell’occasione e, come pescatore alle prime armi (settore mosca) mi divertirò a riportare alcune esperienze che oltre ad essere curiose forse potranno servire anche ad altri. 

 

Come sapete viviamo in una zona ricca di fossi e, uno dei pesci più interessanti per la pesca a mosca, è il cavedano. Personalmente pesco sulla roggia Speziana, anche perché ci abito davanti, questo canale è ricco di pesce di vario genere e, i cavedani, insieme alle alborelle e ai trotti è il pesce più presente.

Osservando la mangianza dei cavedani ho notato che questi “bollavano” dei piccoli insetti di colore chiaro, delle larve di zanzara, così  ho preso degli ami del n° 16 e, con molta fantasia li 

 

ho montati come segue: 

filo di montaggio – grigio perla;

coda - un ciuffetto di piume di gallo grizzly;

corpo - seta color crema;

torace – pelo di lepre;

filamenti branchiali – fibre di gallo grizzly;

 

Strano ma vero l'artificiale ha dato ottimi risultati consentendomi di catturare otto cavedani nell'arco di un paio d'ore, il che, per uno che riesce appena a lanciare, è un risultato mica male.

Provateci e fatemi sapere, buon divertimento!

Maurizio

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Pesca (consigli su: dove, come e quando)

di Alessio Macchia

(giornalista in erba e studente nell'anno 2000 della classe  3° B della scuola media statale "L. Da Vinci", di Lacchiarella; quest'articolo é preso dal giornalino scolastico bimestrale "Uno, due, tre... via!", inviato cortesemente a La Ciarlasca dall'insegnante Signora Rita Gariboldi)

Io sono un appassionato di pesca e la considero un vero e proprio sport, mentre molti lo considerano un passatempo.

Ho partecipato e partecipo tuttora a delle importanti gare in cave sparse nella Lombardia e, anche se la maggior parte delle volte ne esco sconfitto, non diminuisce certamente il mio interesse e la mia determinazione.

ORA VI PROPORRO' UNA SERIE DI CONSIGLI CHE RITENGO UTILI PER UNA BUONA E DIVERTENTE PESCA

Iniziamo dal periodo nel quale è consigliabile pescare e soprattutto quali pesci si può sperare abbocchino.

Il periodo migliore per la pesca alla carpa è il mese di maggio: in questo periodo (tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate), le carpe si sono risvegliate da poco, dopo il lungo letargo invernale.Questo tipo di pesce lungo circa 40 cm vive principalmente in acque calme e lacustri (laghi).

  I laghi sono piuttosto profondi e le loro acque sono pulite. Si utilizzano sistemi molto vari di pesca, da pesca con canna da riva alla barca, fino alla pesca alla traina. La maggior parte dei pescatori pescano da riva, perché ciò richiede meno equipaggiamento che in acque profonde. I laghi europei ospitano, oltre alle carpe, tutte le specie di Salmonidi, Ciprinidi e Percioformi. Le principali esche per la pesca alla carpa sono: polenta di mais, patata lessa, fava, ceci cotti e lombrichi di terra.

Tuttavia il tipo di pesca che preferisco è quello in acque di pianura. Sono le acque di fiumi, laghi, lanche, canali, stagni... ossia tutto il sistema di acque interne del paese.

La pesca in acque di pianura richiede molta pazienza.

La maggior parte della fauna ittica appartiene ai ciprinidi: nei fiumi abbondano carpe, lucci, cavedani, anguille, barbi..., nei laghi lucci, carpe, persici, anguille, scardole oltre ad altri pesci minori.

Il fondo delle acque può essere ghiaioso, sabbioso, fangoso o inerbato, la qual cosa determina, insieme ad altri fattori, la presenza di pesche specifiche.

Buon divertimento a tutti!

IL LUCCIO

Lunghezza minima 20 - 25 cm. E' presente in fiumi e laghi del settentrione. Sistema di pesca: autunno e inverno sono le stagioni migliori e l'ora adatta é l'imbrunire e al tramonto.

Per la pesca di questo pesce si usa il cucchiaino. Lancio in movimento, pesante e leggero, con esche vive o morte, pesci vivi o artificiali.

LA TINCA

Lunghezza minima 20 cm. Abita in acque torbide e pozzanghere.

Sistema di pesca: canna lunga, tecnica di pesca d'attesa. Esche: mais, fava, patata lessa e piccoli lombrichi di terra.

LA TROTA

Lunghezza minima 18 - 20 cm. La trota é la specie più ambita dai pescatori di acqua dolce.

E' presente nei fiumi con acqua corrente o ben ossigenata.

Sistemi di pesca: in primavera, pesca a tocco fondo, o con cucchiaino e, in epoca più avanzata con bulbo.

In estate, con tocco a mezz'acqua o con galleggiante, o in superficie; esche: naturali, cucchiaino e mosca artificiale.

Proibita da ottobre a febbraio.

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UN GIORNO FELICE

di Adriano DiMatteo

(Responsabile dell'Associazione Parkinsoniani di Milano); poesia dedicata ai pescatori de La Ciarlasca in occasione della terza edizione della manifestazione dedicata agli amici disabili "Peschiamo Insieme?")

Quattro versi dedico ai pescatori,

a tutti gli amici del laghetto,

tutti portano rispetto

a chi lo accetta come un fiore

é la cosa più bella

regalata, quando il morbo

lo blocca e non cede.

Il sorriso di questi amici

gli da coraggio, forza, speranza.

Un giorno felice con voi ho passato,

ho mangiato, pescato e premiato.

Oggi mi sento fresco e rilassato

aspetto un anno, sarò ancora

invitato a passare un giorno felice

da voi organizzato.

Ho messo in cassaforte

il sorriso più semplice

che uno di voi mi ha regalato

sarete voi a scoprire chi l'ha donato

il sorriso col giorno felice

non verrà mai dimenticato.

                                                  Adriano

                                   Il Leopardi dei poveri

 


Curiosità