LA BASTIA INTERIORE

 

L'uomo è una fortificazione permanente difficilmente espugnabile. Infatti ha tanta affezione per le sue proprie individuali idee che, pur sapendo o intuendo che non con corrispondono alla realtà, seguita ugualmente ad amarle cadendo così nel paradosso o nel ridicolo. Uno scienziato del secolo scorso, ad esempio anzichè prendere atto della fallacia della sua "teoria" biologica, preferì chiudere letteralmente gli occhi davanti al microscopio ottico che clamorosomente lo smentiva. E un professore di medicina, peraltro di chiara fama, era così convinto che i batteri non fossero agenti patogeni da introdurne parecchi nel proprio corpo con un bicchiere d'acqua alla presenza di un amico. Accidentalmente non si ammalò (confronta la Psicosomatica) per cui non si accorse del suo errore.

C'è poi chi, pur di sollevare un enorme clamore o per amore di protagonismo, avanza proposte strampalate.
John Allegra, che ha per altro libero accesso all'università di Londra, nega con tranquillità l'esistenza di Cristo che sarebbe da ricondurre niente di meno ad un fungo allucinogeno!
Pur prescindendo da altre considerazioni, (la teoria non è originale), bisogna dire che sull'esistenza di Gesù Cristo non c'è dubbio alcuno, non fosse altro che per la testimonianza di due autori latini, al di sopra di ogni sospetto perchè per l'appunto pagani, Tacito e Svetonio che parlano di un Cristo "pulsore" (cioè rivoluzionario).
Pur non prendendo in disamina i numerosi prodigi operati e da Gesù (il vangelo ovviamente non li riporta tutti) e dalle folte schiere di santi mistici, una riflessione si impone:
Al tempo di Cristo c'era un tribunale ebraico detto Sinedrio che, nonostante fosse pieno di prevenzioni verso Gesù , stante il principio di un rigido monoteismo, comune peraltro all'islamismo, non ha avuto nulla da eccepire sull'autenticità dei miracoli, salvo che considerarli artatamente opera satanica.
Il che era una patente contraddizione in termini, come del resto fece osservare Gesù stesso.
Dunque il Sinedrio istruiva un processo che aveva il proprio fondamento in un interrogatorio di terzo grado a carico e del miracolato e dei suoi parenti che, ove non si fosse trovato riscontro,subivano una pena che era peggio dell'ergastolo:ludibrio,allontanamento dalla comunità e confisca dei beni. Da sottolineare che,molti dei miracolati, non erano cristiani.
Ora,conoscendo la proverbiale prudenza della Chiesa,come è possibile ritenere non autentici i prodigi infiniti verificatisi lungo l'arco di duemila anni?
Bisogna Piuttosto dire che il fenomeno straordinario è opera divina in quanto solo l’Altissimo può sospendere le leggi naturali essendone il Creatore.
Né mai vale l’ipotesi della suggestione in quanto, pur prescindendo da altre considerazioni, a volte oggetto del miracolo, (ottenuto attraverso preghiere), è un bambino in tenera età inconsapevole di tutto.
Per essere certi che i miracoli sono una realtà, basterebbe fare la seguente riflessione: alcuni impensabili guarigioni (cecità e paralisi a volte sin dalla nascita, gravi malformazioni incompatibili con la vita e tumori con processo metastatico) sono preannunciate dalla visione di un Santo, com’è successo recentemente ad una suora, in fin di vita dopo una lunga malattia, cui è stato ordinato da Papa Giovanni XXIII di alzarsi dal letto perché guarita.
Il che si è verificato tra la meraviglia equipe medica ospedaliera.
Il preavvertimento dimostra in modo incontrovertibile che la guarigione, peraltro inaspettata, non è assolutamente imputabile a suggestione, a forza e a processi autoindotti o al cosiddetto caso o all’evoluzione naturale della malattia stessa.
L’intervento esterno divino è l’unica alternativa possibile a rigor di logica.
Eppure all’unica ipotesi attendibile, si preferisce qualsiasi altro ragionamento, complicato, tortuoso, inconcludente, purchè serva a negare l’evidenza cioè il prodigio.
Tuttavia per convincersi della realtà autentica del fenomeno straordinario che avviene al di fuori della legge della natura, basterebbe studiare il vangelo e dei santi e dei mistici che, con la loro straordinaria fenomenologia, testimoniano la grandezza di una realtà divina, posta al di là di ogni possibile critica.
Bisogna piuttosto dire che il principio di autorità è difficile da estirpare.
Autos efe, Pitagora è più vivo che mai!
Padre Gemelli, novello Pitagora, aveva deciso, senza neanche sottoporlo a visita che Padre Pio fosse un “isterico”, e il bello è che in Vaticano la sua “diagnosi” aveva forza di legge.
Padre Gemelli, un intellettuale di molto merito, cui furono conferiti gli ordini sacri dopo la laurea in medicina, era figlio del positivismo e tale rimase.
Onde prese, come è risaputo un’accantonata: Padre Pio sarà quanto prima canonizzato, nonostante i numerosi nemici che ancora ha all’interno della Chiesa stessa.
Incredibile ma vero: ci sono tanti ecclesiastici che non hanno fede.
A dirlo sono due uomini al di sopra di ogni sospetto: Franceschini, ex rettore dell’università cattolica e Divo Bassotti, uno dei teologi e mistici contemporanei più importanti e degni di attenzioni.
Due brevi aneddoti legati alla vita di due santi: Padre Pio ed il Beato Bartolo Longo.
Un vescovo aveva tentato di diffamare Padre Pio, dicendo di averlo visto cospargersi una sostanza sul dorso delle mani. Onde le stimmate non sarebbero state autentiche. Si trattava di una falsa testimonianza a causa della quale riuscì ad evitare la destituzione ma non il trasferimento ad altra diocesi.
Un sacerdote, collaboratore Bartolo Longo l’ha fatta grossa.
Aveva scritto una lettera al Papa dicendo di aver visto il fondatore del Santuario di Pompei uccidere e poi sotterrare un uomo nel giardino.
Questo sacerdote poi in punto di morte, confessando i propri peccati ritrattò le assurde accuse contro il Longo.

In un mondo vuoto e privo di speranza solo la fede, vissuta evangelicamente, può preservare l’umanità dalla corruzione e dall’abbrutimento dello spirito.

Prof. Domenico Buccafusca