LA CRONACA

 

SABATO 18 GENNAIO 2003
 
 

ALBANO C/5

 

LAZIO CALCETTO

 

7

 

0

 
LE LISTE
1

DI MATTEO GIOVANNI

1

DE VINCENTI FABRIZIO

2

BARBERINI FILIPPO

2

TERMINE DANILO

3

CASTELPIETRA MARCO

3

VERDINI ROBERTO

4

SCARCIA STEFANO

4

ROMEO ROBERTO

5

PALOMBI ERMETE    CAP.

5

BATTISTI MATTEO

6

VENTOLA GIANLUCA

6

SETTE STEFANO

7

VILLARI CRISTIANO

7

GALBANI MARIO

8

CIRILLO NICOLA

8

D'AMICI MARCO

9

SAMMARTINO ENRICO

9

CAPRARO SIMONE    CAP.

10

AVERSA CARLO VALERIO

10

PAOLINI GIULIANO

11

VISCOMI LEO

11

FELS GIOVANNI PIETRO

12

FERRETTI MASSIMO

12

DI BELLA GIANLUCA

IN ROSSO I  QUINTETTI BASE

Pesantissima sconfitta per la Lazio calcetto in casa dell' Albano che ricorda molto da vicino la batosta ricevuta contro il Bellator Frosinone poco più di un mese fa.  Denominatore comune dei due incontri  il campo di gioco anche questa volta di dimensioni ridotte che con molte probabilità non si adatta alle caratteristiche della compagine guidata da Franco Maceratesi. Questa considerazione ambientale ha il  mero valore della notazione giornalistica e  non può certo ritenersi come la giustificazione credibile della scialba prestazione fornita dal team biancoceleste. Nella disfatta odierna la squadra capitanata da Ermete Palombi  ha veramente espresso il peggio di se  in termini di mentalità ma soprattutto è mancata nella determinazione agonistica naufragando al cospetto di un avversario rispettabile ma non trascendentale i cui valori tecnici erano oltretutto gravemente ridimensionati dalle numerose squalifiche  impartite dal Giudice sportivo. A conti fatti  le assenze hanno  inciso molto di più sul rendimento della  Lazio calcetto che senza Maurizio Lattanzi, suo faro inspiratore, ha ben presto  smarrito il senso dell'orientamento affrontando la parte nevralgica dell'incontro odierno con le gambe molli e la testa "narcotizzata". Eppure non era cominciata male per i Maceratesi Boys che volutamente schierati con un quintetto più difensivista del solito riuscivano per tutto il primo tempo a rendere sterile la superiorità territoriale dell'Albano C/5. Veniamo alla cronaca. La partita vive una fase iniziale di studio e la prima occasione di un certo spessore si concretizza intorno al secondo minuto di gioco quando Giovanni Di Matteo con un preciso rinvio pesca libero Stefano Scarcia  che si gira tempestivamente ma calcia fuori dalla porta avversaria. Solamente un minuto dopo è  ancora Scarcia  a rendersi  protagonista, stavolta al negativo,  quando per forzare una giocata lascia la palla sui piedi di Giuliano Polini che con un bel tiro rasoterra costringe Di Matteo ad una affannosa respinta di piede. L'incontro sembra doversi trascinare senza particolari acuti con l'Albano che predomina nel controllo della palla ma che non punge più di tanto in zona gol. Attorno all'ottavo minuto assistiamo ad una pregevole triangolazione della Lazio orchestrata da  Palombi-Scarcia e Castelpietra ma quest'ultimo tira innocuamente sul portiere. Passano pochissimi istanti e l'Albano sblocca il risultato profittando di un rinvio incerto di Ermete Palombi sul quale Roberto Romeo è capace di  fulminare con un rasoterra angolato l' incolpevole Di Matteo. La Lazio prova subito a reagire ma malgrado le urla del suo Mister, che invita il suo centrale avanzato ad allungare, rimane troppo corta mancando di penetrazione. Maceratesi prova allora a  modificare la formazione e richiama in panchina Nicola Cirillo per immettere Filippo Barberini mentre nell'Albano si avvicendano Polini con Capraro e Romeo con Fels. Il bomber della Lazio calcetto viene immediatamente chiamato in causa ma spara sulla barriera una punizione dai nove metri appoggiatagli da Palombi. L'azione successiva è ancora targata Albano e vede protagonista Matteo Battisti che dalla distanza chiama alla parata spettacolare l'estremo difensore laziale. Al 12 minuto ci prova Viscomi, subentrato a Castelpietra, a trovare il pareggio ma in due occasioni successive tira mollemente senza infierire. Con il trascorrere dei minuti la Lazio comincia ad innervosirsi e diventa esageratamente sprecona come in occasione della punizione dal limite che chiude il primo tempo che Palombi e Scarcia buttano maldestramente alle ortiche. Nella ripresa la partita cambia decisamente faccia e l'Albano dilaga infierendo su un avversario rientrato in campo stordito e senza identità. Il raddoppio è pressoché immediato e scaturisce da una inaudita dormita generale della difesa biancoceleste che lascia Romeo Battisti libero di calciare imparabilmente sotto la traversa un pallone altrimenti recuperabile con estrema facilità. Questo gol è una mazzata per i laziali che perdono il controllo della situazione e solamente un minuto dopo subiscono la terza rete ad opera di Mario Galbani che deposita in fondo al sacco con un diagonale scagliato dalla destra che forse trova impreparato il pur bravo Di Matteo. Immediate e assassine arrivano altre due segnature dell'Albano. La prima è opera di Giuliano Polini che profitta di un errato anticipo di Filippo Barberini mentre la seconda è "griffata" Simone Capraro  che mette in rete un invito in diagonale di un suo compagno. Pochi minuti dopo, nel festival del gol,  è ancora Polini a trasformare  in rete uno sciagurato errore di Marco Castelpietra che gli lascia il pallone tra i piedi nel maldestro tentativo di spostare palla con la suola. Siamo sei a zero e con il risultato ormai consolidato comincia la sarabanda delle sostituzioni. Per la Lazio entrano in campo Sammartino, Ventola e Villari mentre nell'Albano trova spazio il giovanissimo Mario D'Amici. La partita arriva  al fischio finale senza determinare ulteriori notazioni di cronaca se non un appuntino per segnalare  il settimo ed ultimo gol dell'Albano che Romeo realizza dopo tre tiri consecutivi con i primi due magistralmente parati da Di Matteo che oggi in tutti i modi ha cercato di rimediare allo stato "catatonico" dei suoi compagni. Al fischio finale i locali ricevono il giusto tributo dai numerosi tifosi assiepati sugli spalti mentre i laziali imboccano il tunnel che porta agli spogliatoi decisamente increduli e contrariati per l'accaduto. Tra il fumo delle docce che riscalda uno gelido e silenziosissimo spogliatoio biancazzurro echeggiano paterne e ricche d'esperienza le parole di Mister Maceratesi che pur insoddisfatto della prestazione dei suoi effettivi li invita a fare tesoro di simili disfatte così da tornare competitivi già dal prossimo impegno perché, sentenzia Maceratesi, " solamente chi cade impara a rialzarsi !" Conoscendo le enormi potenzialità degli effettivi biancocelesti  siamo sicuri che ciò accadrà molto presto. Il Divino Amore è avvisato.

LE PAGELLE
DI MATTEO 6,5

Giovanni  raccoglie ben sette palloni in fondo al suo sacco ma è il migliore dei suoi. A mio parere non è esente da colpe sul terzo gol dell'Albano che il bravo Galbani realizza da posizione defilata con un tiro sicuramente bello ma non di certo imparabile. Nel finale è spettacolare nella doppia ribattuta sui tiri consecutivi di Roberto Romeo che lo supera solamente al terzo tentativo. Vani i suoi incitamenti verso i compagni di squadra.

BARBERINI 5

Non è stata la sua partita. Il campo dalle dimensioni  ridotte ne annienta l'efficacia realizzativa costringendolo a cercare spazi utili  movendosi con la palla al piede. Non troverà mai uno spiraglio per esplodere la sua "mina". Filippo prova il tiro caricato ma in quegli spazi ristretti forse solamente una "puntata" avrebbe potuto sorprendere il portiere avversario. In grossa difficoltà nei movimenti difensivi. Sul secondo gol dell'Albano era il più vicino al pallone ma Romeo Battisti arriva prima di lui. Sulla quarta marcatura dei locali non è sembrato perfetto nei tempi dell'anticipo provato su Giuliano Polini. Giornata no che può capitare anche a quelli del suo calibro.

CASTELPIETRA 5

Mai visto così giù. L'errore che determina la sesta marcatura dell'Albano è la foto della sua giornataccia. Conosco Marco da sempre e so per certo che già da Sabato prossimo cancellerà gli errori odierni con una prestazione straordinaria.

SCARCIA 5

Prestazione scialba ed  incolore. Troppi errori in fase di appoggio ma soprattutto troppa lentezza nel distribuire palla ai compagni. Dall'insuperabile Scarcia ci si aspettano ben altre prestazioni.

PALOMBI 5

Il roccioso gladiatore degli ultimi due incontri stecca in casa dell'Albano proponendo una prestazione normale che non serve di certo alla causa laziale. In parte è sfortunato in occasione del primo gol dei locali quando un suo rinvio finisce sui piedi di Roberto Romeo che da quattro passi fulmina Di Matteo. Prova a riorganizzare la sua squadra ma non è proprio giornata per realizzare imprese impossibili.

CIRILLO NICOLA 5

Sulla lista dei partecipanti all'incontro  il suo nome figura in bella scrittura ma sul campo è un ombra. Con Nicola è così oggi dolori domani grandi gioie.

VISCOMI 6

Non incide in fase realizzativa "ciabattando" due buone occasioni da rete ma a conti fatti è uno dei migliori della Lazio. Intercetta diversi palloni e prova a ripartire con generosità. 

VENTOLA SV

Visto il contesto  non mi sembra giusto valutare con un voto la sua prestazione. Entra a giochi fatti e non gli si poteva certo chiedere la luna. Malgrado tutto Gianluca ci mette grinta e determinazione dimostrando di essere pronto fisicamente e di meritare migliori occasioni per essere giudicato.

VILLARI 5

Si impegna generosamente ma non incide. Nella foga è particolarmente falloso e sbaglia qualche appoggio di troppo. Paga il clima di remissione generalizzata dei suoi compagni.  

SAMMARTINO SV

Giocatore essenzialmente "tecnico" che nel contesto odierno non poteva di certo cambiare la partita. 

MACERATESI 5

Maceratesi è Mister che sa vivere e gioire con la sua squadra ma che all'occorrenza sa anche morire e soffrire con i suoi giocatori. Oggi  per Franco Maceratesi è stato un giorno veramente brutto ma Lui che è un grande condottiero che conosce e    rispetta il gioco delle parti  si è subito fatto carico delle sue responsabilità e nel dopo partita ha cercato soprattutto di  trovare le parole giuste per risollevare il morale dei suoi giovani e sconsolati allievi senza esprimere giudizi affrettati sulle loro prestazioni. Chi come me lo conosce da una vita sa  già che da domani ricomincerà con tutta la sua grinta  pronto a correggere ed a correggersi con l'intento di  conferire ulteriore forza e  spessore alla sua maturazione professionale.