LA CRONACA

 

SABATO 08 MARZO 2003
 
 

LAZIOCALCETTO

 

CIVITAVECCHIA

 

7

 

1

 
LE LISTE
1

DI MATTEO GIOVANNI

1

GENTILESCHI LUCA

2

BARBERINI FILIPPO

2

PATTI FEDERICO

3

CATANIA GIANLUCA

3

BONIFAZI STEFANO

4

SCARCIA STEFANO

4

MAMELI PATRIZIO

5

MACERATESI FRANCO

5

GUREDDA ANDREA   V. CAP

6

LATTANZI MAURIZIO CAP.

6

FALCONI DARIO

7

VILLARI CRISTIANO

7

CAMPIDONICO STEFANO

8

CIRILLO NICOLA

8

ARILLI FABRIZIO

9

LAMEDICA VINCENZO

9

RIGHINI FRANCESCO

10

VENTOLA GIANLUCA

10

GUALTIERI ANDREA  CAP.

11

VISCOMI LEO

11

FATTORI FABRIZIO

12

FERRETTI MASSIMO

12

ROCCHETTI GIORDANO

IN ROSSO I  QUINTETTI BASE

La notizia riguardante il possibile ritorno in campo di Franco Maceratesi in occasione della sfida contro il NEPI2000 era apparsa in anteprima   su questo Sito alcune settimane fa e  la sua eco  aveva immediatamente suscitato enorme curiosità tra tifosi, compagni  ed addetti ai lavori. Parliamoci chiaro,  un giocatore dalla carriera "immensa" e "luminosa"come quella di Franco Maceratesi non deve dimostrare niente a nessuno e se tra un mesetto avesse calzato di nuovo gli "scarpini" per provare a dare un dispiacere alla corazzata nepesina allenata da Mister Colini nessuno avrebbe gridato allo scandalo anzi quella partita sarebbe passata alla storia come  una magica "chermesse", un giorno di  festa per tutti. Ma la storia di un protagonista del calibro di Franco Maceratesi non può essere normale e così il destino si è divertito a scrivere per Lui  e per il suo ennesimo rientro un copione decisamente più accattivante. Avvalendosi del virus influenzale, che in settimana  ha decimato i ranghi biancocelesti riducendo l'organico ai minimi termini, il Fato ha costretto il Mister Biancoceleste a tornare in campo non per raccogliere applausi di stima e simpatia in una semplice partita d'esibizione  ma per aiutare la Squadra a conquistare tre punti "pesanti"  necessari come il pane per garantirsi la permanenza in serie B anche nella prossima stagione. Insomma, pur malconcio fisicamente,  Maceratesi è tornato a giocare in una partita vera e delicata come quelle che  ha sempre desiderato combattere nella sua lunga attività di giocatore ed ancora una volta  il "vecchio leone" ne è uscito vincitore. Diversamente da come potrebbe sembrare  non è stato facile prendere questa decisione. Franco è un "guascone" un coraggioso ma i guai fisici e la paura di mancare di rispetto ai suoi giocatori meno utilizzati lo hanno frenato fino a cinque minuti prima del calcio d'inizio e  solamente la sua  straordinaria capacità di metabolizzare il dolore e la completa disponibilità dello spogliatoio al suo rientro lo hanno convinto a varcare il cancello che delimita il campo di gioco. Con questo rientro e questa importantissima vittoria Il libro della sua carriera si è fregiato di una nuova pagina luminosa ma  da Lunedì, come è giusto ed inevitabile che sia, tutto tornerà come prima ed alla Selcetta rivedremo Maceratesi impegnato  esclusivamente nella sua nuova veste di allenatore che in pochissimo tempo gli ha già regalato enormi soddisfazioni. Da osservatore esterno sono convinto che questa esperienza lascerà comunque un 'aurea di positività perché non solo ha contribuito ad incrementare i punti in classifica della Laziocalcetto, apportando tranquillità a tutto l'ambiente, ma ha ispessito, rafforzandolo, il cordone ombelicale che lega il nostro Mister ai suoi impagabili ed intelligentissimi giocatori. Veniamo alla cronaca dell'incontro. Il risultato commenta la partita meglio di qualsiasi parola. Il gap tecnico del Civitavecchia nei riguardi degli avversari si è dimostrato abissale ed il 7:1 conclusivo rispecchia fedelmente i valori  espressi in campo dalle due formazioni. Potremmo sintetizzare l'analisi di questa partita  dicendo che  il Civitavecchia ci ha messo il cuore mentre la Laziocalcetto ha profuso maggiore intelligenza tattica ed ha fatto la differenza grazie alla classe cristallina dei suoi elementi di maggiore spicco. I locali sono scesi in campo con Di Matteo tra i pali, Maceratesi centrale difensivo, Lattanzi e Scarcia sulle fasce e l'agile  Nicola Cirillo nella posizione di centrale avanzato. Il Civitavecchia risponde schierando Gentileschi in porta e facendolo coadiuvare da un quartetto disposto nel più tradizionale dei due-due composto da: Guredda, Campidonico, Gualtieri e Fattori. Dopo solamente un minuto dal fischio d'inizio Franco Maceratesi segnala la sua presenza in campo e con una penetrazione centrale si porta al tiro di punta costringendo il portiere avversario ad una difficile parata in tuffo. Solamente un minuto dopo questa opportunità  i locali si portano in vantaggio sfruttando alla perfezione uno schema ripetutamente provato giovedì in allenamento. Ad infilare la palla nel sacco ci pensa il bravo Stefano Scarcia che solamente due minuti più tardi è chiamato al raddoppio da una azione travolgente di Capitan Lattanzi che in dribbling "sdraia" tutta la difesa avversaria lasciando al biondo laterale biancoceleste il solo compito di spingere la palla in rete. Standing ovation per il marziano di Fiumicino che non finirà mai di stupire i suoi tifosi. Il Civitavecchia, stranamente imbottito di giocatori mancini, prova a reagire ma le sue azioni sono macchinose e sterili. I nerazzurri girano la palla con discreta velocità ma non riescono mai ad avere penetrazione soprattutto sulle fasce laterali. In ragione di questa evidente sterilità la prima parata degna di nota di Giovanni Di Matteo arriva al nono minuto quando, peraltro,  il portiere dei locali si supera sventando in tuffo una violenta punizione di Guredda. Riggio decide sapientemente di  amministrare  i suoi effettivi e comincia un opportuno walzer delle sostituzioni inserendo Barberini al posto di un ottimo Nicola Cirillo  e Viscomi per  Franco Maceratesi comprensibilmente affaticato.  Il longilineo laterale biancazzurro avrebbe da subito l'opportunità di segnare ma oggi non è la sua giornata e spreca una buona occasione sottoporta calciando senza forza sul portiere. Al 13' la partita prende una piega decisiva con il terzo gol di Stefano Scarcia che dopo aver rubato palla ad un difensore avversario insacca da pochissimi metri. Questo gol stronca definitivamente le gambe degli ospiti che solamente un minuto più tardi subiscono la quarta rete ad opera di Barberini che scaglia un missile terra aria sotto il sette della porta difesa da Gentileschi. Il finale di tempo è targato Civitavecchia ma l'estremo difensore biancoceleste è un muro invalicabile e con tre interventi superlativi chiude la via del gol  agli avversari. Nella ripresa la Laziocalcetto conferma il quintetto di apertura mentre gli ospiti provano a dar fiducia a Patti che entra in campo al posto di Campidonico. Sostanzialmente la partita non cambia fisionomia con il Civitavecchia che si mantiene sterile anche se leggermente più manovriero mentre la Laziocalcetto rimane furbescamente raccolta nella sua metà campo pronta ad offendere in ripartenza.  Maceratesi in più occasioni prova a bucare la rete avversaria ma vuoi la sfortuna vuoi la bravura di Gentileschi gli impediscono l' agognata realizzazione. Bello al 4' un suo tiro al volo dai sette metri che impegna in tuffo il portiere avversario. La partita si trascina via senza particolari emozioni e al cronista non rimane che segnalare il primo errore di Maurizio Lattanzi che al 9', dopo decine di dribbling ubriacanti e lanci smarcanti, perde il suo primo pallone a centrocampo. Questo episodio è forse più importante del quinto gol laziale siglato ancora  da Filippo Barberini con una mina di sinistro su punizione appoggiatagli, guarda caso, da Maurizio Lattanzi. La parte centrale della ripresa è dominata dai locali che segnano altre due reti la prima con Viscomi al 12 che infila Gentileschi con un intelligente colpo di tacco mentre la seconda porta ancora una volta la firma di Filippo Barberini che chiude in gol un duetto con Maceratesi. Il Civitavecchia segna il gol della bandiera al 15' profittando di una sfortunata deviazione di Lattanzi su tiro di Stefano Bonifazi che spiazza l'incolpevole Giovanni Di Matteo. Prima del suono della sirena entrano in scena anche Cristiano Villari e Gianluca Ventola che contribuiscono fattivamente ad amministrare il vantaggio della Lazio fino al termine della partita.

LE PAGELLE
DI MATTEO 8

Erge una diga insuperabile davanti alla sua porta giocando da fuoriclasse assoluto. Non sbaglia un intervento tanto che l'unico gol del Civitavecchia scaturisce da una involontaria deviazione di Capitan Lattanzi  che gli preclude qualsiasi tentativo di parata. Ormai  non ho più aggettivi per definire le sue prestazioni. La sua condizione psico-fisica è all'apoteosi. 

BARBERINI 8

E' tornato a far male !!! Oggi  l'influenza è solamente un brutto ricordo e quando Filippo può disporre di se al massimo delle possibilità non ce n'è per nessuno. Confeziona  tre gol di rara bellezza assolutamente da incorniciare per potenza e precisione. Con la tripletta odierna Barberini  arriva a quota 26 ma, come diceva il buon Corrado,....... non finisce qui !!

SCARCIA 7,5

Arrivato al campo Stefano ha subito cercato del fisioterapista preoccupato da un fastidioso dolore soprarotuleo. Dianetti lo ha visitato accuratamente e nel congedarlo gli ha tirato dietro una previsione clamorosa: Vai tranquillo ragazzo è tutto a posto.... oggi fai tre gol!! Stregoneria a parte  mai previsione fu più azzeccata visto  che contro il Civitavecchia  l'ottimo Scarcia  ha segnato la prima tripletta ufficiale della sua vita. La presenza in campo di Maceratesi gli agevola il compito permettendogli di svariare liberamente sul fronte di attacco. Tempestivo, dinamico sempre al posto giusto nel momento giusto. La sua  tripletta vale uno spogliarello di Enrico Segantini (se Stefano fa tre gol mi spoglio nudo aveva detto scherzando il DS biancoceleste in risposta alla previsione di Dianetti) ma gli avranno fatto sicuramente maggior piacere gli applausi a scena aperta dei suoi tifosi. 

CIRILLO NICOLA 7

E'  un altro giocatore rispetto a quello visto brancolare in campo Sabato scorso contro il Villa Aurelia. Finalmente gioca come vorresti giocasse sempre ed è un piacere per gli occhi. Recupera palloni importanti con grande caparbietà e sa prendere  le giuste iniziative sia in fase difensiva che in ripartenza. Non mi sbilancio con il voto ma se questa prova è il segnale di una rinascita definitiva avrò modo di esagerare nelle prossime partite. 

VISCOMI 6

Ho grande fiducia nella evoluzione calcettistica di Leo Viscomi ma oggi "il secco"mi ha leggermente deluso e così nel valutarlo  voglio essere oltremodo severo dandogli solamente la sufficienza. Viscomi  può  e deve fare molto di più.  Oggi Leo è inaspettatamente  abulico, sfasato, spesso fuori tempo nell'occupare la posizione in campo  e oltremodo impreciso nei passaggi. Lamenta forti dolori alle gambe ma non credo  bastino a giustificarlo. A conferma delle sue grandi doti  realizza un bel  gol di tacco per la gioia di chi ama il calcio spettacolo.

LATTANZI 9

Viste le condizioni della sua schiena, provata da una dolorosa lombalgia, sembrava dovesse giocare a mezzo servizio invece Lattanzi, con la sua classe adamantina, supera ogni più rosea previsione e sfodera una prestazione da vero fenomeno. Durante la partita, pur movendosi a ritmo ridotto, fa dei numeri da cineteca e in occasione del raddoppio siglato da Scarcia ubriaca in dribling mezza difesa del Civitavecchia. I suoi passaggi illuminano più del solito ed è un piacere riscoprire l'intesa calcistica che ancora lo lega a Franco Maceratesi. I due si trovano a meraviglia  e  se oggi è sembrato tutto facile in buona parte è dipeso dal loro prezioso contributo.

VILLARI 6,5

Gioca gli ultimi 8' alternando buone cose a giocate meno edificanti. E' sembrato in debito con la condizione atletica e, come al solito, troppo falloso. Deve acquisire maggiore cattiveria e convinzione nei suoi mezzi se vuole sfruttare al massimo le opportunità che gli si offriranno da qui alla fine del campionato.

VENTOLA 6,5

Sostituisce Maceratesi negli ultimi cinque minuti di gara ed è una piacevolissima sorpresa vederlo giocare in bello stile. Molto  ordinato tatticamente e generoso nei recuperi Ventola trova anche il modo di sfiorare la segnatura con una bella azione sulla fascia destra quando, lasciandosi sfilare il pallone, disorienta il suo marcatore giungendo a tu per tu con il portiere avversario che non riesce a superare per una inezia.

MACERATESI 7

Conosco alla perfezione in quali condizioni fisiche ha affrontato questa partita e non posso che giudicarlo ammirevole. Solamente Maceratesi poteva scendere in campo  con un polpaccio "bucato"  e se in qualche giocata  è sembrato  impreciso  la colpa è sicuramente dei morsi che gli procurava  il suo gastrocnemio lesionato. Tatticamente non sbaglia una mossa e stabilizza, regolarizzandolo, tutto il reparto difensivo. Perfetta la sua intesa con Maurizio Lattanzi e Scarcia con quest'ultimo che trae enormi vantaggi dalla sua presenza in campo. Sfiora il gol in diverse occasioni ma anche senza reti la sua prestazione vale un encomio solenne. Sembrava non avesse mai smesso di giocare.

RIGGIO 7

Sostituisce Maceratesi in panchina e non lo fa rimpiangere. Guida la squadra nella maniera opportuna effettuando le sostituzioni con tempi e modi sempre razionali. Nel finale decide di dare spazio ai meno utilizzati  ricevendo in cambio la disapprovazione di Maceratesi (forse troppo preso dalla partita) ma alla prova dei fatti la sua decisione non fa una piega ed è ripagato da una sonante vittoria.