LA CRONACA

 

SABATO 08 FEBBRAIO 2003
 
 

LAZIOCALCETTO

 

A.T.S. QUARTU

 

5

 

4

 
LE LISTE
1

DI MATTEO GIOVANNI

1

ASTE FEDERICO

2

BARBERINI FILIPPO

2

PERRA SANDRO

3

CASTELPIETRA MARCO

4

FADDA NICOLA

4

SCARCIA STEFANO

5

NASTASI ANTONELLO

5

PALOMBI ERMETE    V.CAP.

6

MANCA SEBASTIANO CAP.

6

LATTANZI MAURIZIO CAP.

7

FADDA RICCARDO

7

VILLARI CRISTIANO

8

PADERI IVAN V. CAP.

8

CIRILLO NICOLA

9

ZARA LEAL MAYCON

9

CIRILLO ANDREA

11

FERRO TAVARES DANIELS

10

VENTOLA GIANLUCA

14

PITZALIS G. ANTONIO

11

VISCOMI LEO

17

PINTAURO MANUEL

12

FERRETTI MASSIMO

19

SCHIATTARELLA MARIO

IN ROSSO I  QUINTETTI BASE

"Abbiamo vinto meritatamente contro una squadra fortissima che qui alla Selcetta è stata seconda solamente al Nepi 2000 per valori individuali e fluidità di gioco". Queste le parole di Franco Maceratesi  ed Enrico Segantini al termine della sfida tra Laziocalcetto e ATS Quartu vinta dai locali per 5 : 4 dopo quaranta minuti effettivi di ottimo gioco e reti spettacolari. Il giudizio sintetico dello staff tecnico biancoceleste è perfettamente condivisibile ma merita di essere integrato con i giusti complimenti alla squadra che con questa vittoria (la terza consecutiva, ndr) ha definitivamente lavato l'onta della mortificante sconfitta di Albano elevandosi al meritato ruolo di assoluta sorpresa del girone E della serie B nazionale. La squadra di Maceratesi ha raggiunto quota trentuno punti, sta consacrando un campioncino come Filippo Barberini, autore di undici reti nelle ultime tre partite, ma soprattutto sta dimostrando a tutto l'ambiente del calcio a cinque di essere sostenuta da un progetto concreto e razionale  elaborato da uno Staff competente e volenteroso che merita tutte le soddisfazioni finora ottenute e il sicuro rispetto degli addetti ai lavori. Possiamo affermare, senza timore di smentita, che la Laziocalcetto non è più una meteora, la sorpresa di un giorno, ma rappresenta, ormai, una importante e solida realtà. La squadra biancazzurra ha una sua precisa connotazione difensivistica ma gli schemi di Maceratesi non sono solamente "catenacciari" come dimostra il bel gioco più volte espresso dalla sua formazione capace anche di ottime ripartenze e di una oculata gestione della palla. A dimostrare questo mio assunto c'è proprio la sfida di oggi contro il Quartu dove la  Laziocalcetto  ha vinto nel momento in cui è stata messa in condizione di dover fare la partita ovvero quando i sardi giravano palla ai dodici metri senza forzare tempi ed imbucate con l'intento di far uscire i biancocelesti  per poi colpirli in ripartenza. Maurizio Lattanzi e compagni si sono fatti carico di impostare il  gioco e con azioni ariose e movimenti impeccabili hanno costretto alla resa il quintetto avversario incapace di raddrizzare la partita anche quando nel finale quando sono ricorsi all'ausilio del portiere giocatore. A conferma di quanto dichiarato da Maceratesi a fine gara gli ospiti si sono dimostrati ottima squadra fin dalle prime battute con Sebastiano Manca e Daniels Tavares capaci di incantevoli giocate individuali. La loro abilità nell'uno contro uno ha spesso messo in difficoltà la zona della Lazio con Palombi che ha palesato qualche iniziale difficoltà a chiudere le diagonali difensive. Ermete sembra il meno concentrato della sua squadra ma dopo quattro minuti di gioco, proprio lui, segna il gol del primo vantaggio biancoceleste facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto e ribadendo in rete una bellissima iniziativa di Stefano Scarcia oggi decisamente tra i migliori in campo. Il Quartu accusa il colpo ma solamente tre minuti più tardi, complice ancora Palombi, agguanta il pareggio. Il numero cinque biancazzurro chiude in ritardo l'ennesima diagonale e consente a Zara Leal Maycon di ricevere palla e di battere dalla destra l'incolpevole Di Matteo. Da quel momento Palombi non concederà più nulla agli avversari e tanto per meritarsi la palma di protagonista assoluto delle prime fasi di gioco al 10' riporta in vantaggio la sua squadra spingendo in rete da pochi passi un passaggio di Filippo Barberini. La partita è molto piacevole con bel gioco espresso da entrambe le formazioni. Nel tentativo di agguantare il pareggio il Quartu esercita una maggiore pressione ma è la Lazio a siglare una nuova rete con il suo bomber Filippo Barberini subentrato dopo sei minuti di gioco a Nicola Cirillo secondo una staffetta ormai collaudata con successo da Mister Maceratesi. Il terzo gol dei locali merita di essere raccontato nei dettagli perché scaturisce da una azione formidabile disegnata con passaggi precisi e veloci su tutti e quattro gli angoli del terreno di gioco. Il passaggio filtrate di Lattanzi per il tap-in di Barberini è la solita invenzione marziana del "vecchio" di Fiumicino. Sul 3 : 1 il Quartu è costretto ad alzare ulteriormente il ritmo ma la sua supremazia non lascia segni particolari soprattutto grazie a  Giovanni Di Matteo che in più di una occasione chiude la porta in faccia agli avversari. Le squadre tornano negli spogliatoi con la Lazio in vantaggio ma soprattutto con la convinzione di aver dato vita ad un ottimo spettacolo. Nella ripresa Maceratesi conferma  Barberini nel quintetto base al posto di Nicola Cirillo,apparso leggermente sottotono, mentre il Quartu schiera Federico Asta in porta e nel mezzo Nastasi, Manca, Maycon e il fortissimo Daniels Ferro Tavares. E' proprio il funanbolico numero undici sardo ad accorciare le distanze al 4' minuto della ripresa con una puntata sottomisura decisamente imparabile per Di Matteo. La partita a questo punto diventa avvincente. Il Quartu,scientificamente,  decide di non affondare i colpi e malgrado debba ancora rimontare decide di lasciare la partita in mano agli uomini di Maceratesi aspettando di poterli punire con qualche ripartenza. Come detto in fase di prologo il quintetto biancoceleste non declina l'invito e senza timore alcuno comincia a menare le danze con grande autorità tanto che  al 7' minuto Barberini segna il quarto gol per la Lazio con un siluro da fuori area dopo che da una sua punizione appoggiata su Palombi  erano nati una serie infinita di rimpalli. Un vero gioiello di rapidità e potenza questo gol del bomber biancoceleste che trasforma in oro anche le palle all'apparenza più innocue. La partita continua a distribuire emozioni e al 12' lo scorretto Paderi (veramente di cattivo gusto alcune sue espressioni verbali nei confronti di un avversario) accorcia le distanze con una fiondata dal limite con cui conclude una pregevole imbucata sul lato destro del campo. La Lazio patisce l'episodio e con il tabellino del cronometrista che segna cinque falli commessi teme di subire qualche brutto scherzo dagli isolani. Il Quartu fiuta il colpaccio e tenta il tutto per tutto così al 16' il suo allenatore decide di utilizzare il portiere giocatore. Maceratesi in pochi secondi rivede le posizioni in campo dei suoi giocatori e comincia a comandarne sapientemente le mosse gridando ad alta voce dalla panchina. La sua tensione è alle stelle ma al 17'  Barberini, ancora lui, gli toglie le castagne dal fuoco con un gol malandrino segnato da centrocampo mentre il portiere giocatore degli avversari era lontano dai suoi pali. Il tiro al rallentatore di Barberini è stato accompagnato in gol dalle urla di tutta la panchina della Laziocalcetto che in quel preciso momento ha capito di poter conseguire l'ennesima importante vittoria della stagione. Solamente una nota di colore il quarto gol di Sandro Perra giunto a quaranta secondi dalla fine con un tiro da due passi scagliato dopo un rimpallo favorevole.

LE PAGELLE
DI MATTEO 8

Si conferma in grande forma. Il suo apporto è  fondamentale nel primo tempo quando si produce in due pregevoli interventi che chiudono la porta in faccia agli avversari. Da menzionare come superlativa la prima di queste due parate effettuata su Sebastiano Manca, capitano dei sardi, che dopo aver perforato tutta la difesa laziale prova a superarlo con un "botta"sottomisura. Giovanni respinge il missile dell'avversario dimostrando una reattività sopra le righe. Nella ripresa il numero uno biancoceleste si mantiene su alti livelli di rendimento e sfodera almeno altre due parate determinanti. Senza particolari responsabilità sulle reti degli ospiti. Una sicurezza.

BARBERINI 8

Undici gol in tre partite. Una vera forza della natura. Incontenibile come goleador ma allo stesso tempo insuperabile nella fase difensiva. Maceratesi sta creando un mostro. Si alterna con Nicola Cirillo e grazie a questa staffetta può impegnarsi senza risparmiare energie mantenendo al top la sua concentrazione fintanto che resta in campo.Assoluto protagonista. 

CASTELPIETRA 7

Gioca la fase finale del primo tempo. Non si concede sbavature svolgendo perfettamente il compito assegnatogli dal Mister. Sembra aver recuperato la concentrazione dei giorni migliori.

SCARCIA 8

Ottima prestazione. Stefano ha completamente superato il leggero appannamento post influenzale e in campo va che è una bellezza. Al suo attivo  non solo chiusure sugli attacchi avversari ma soprattutto  ripartenze  e suggerimenti pregevolissimi per i suoi compagni. Un vero uomo squadra.

PALOMBI 8

Ormai è un dato di fatto, per vedere Palombi al top bisogna abituarsi a dieci minuti iniziali sottotono. Per fortuna quando  quando Ermete cambia marcia cambia marcia tutta la Lazio. Segna i primi due gol biancocelesti e questo gli conferisce grande merito anche se, ad onor del vero,  la prima marcatura degli avversari è frutto di sue precise responsabilità.

CIRILLO NICOLA 7

Maceratesi lo schiera dall'inizio predisponendo una staffetta con Filippo Barberini. Nicola, fin dalle prime battute di gioco,  si dimostra muscolarmente sottotono ed evidenzia una esagerata dispnea respiratoria.  Cirillo stringe i denti e gioca comunque una buona partita ma se prima della gara si  fosse alimentato nella maniera e nei tempi giusti  non sarebbe incorso nella carenza glicemica che lo ha costretto a giocare in debito di ossigeno per tutta la partita. Al 100% avrebbe fatto un'altra figura.

VISCOMI s.v.

Maceratesi lo brucia ai bordi del campo invitandolo ad un riscaldamento infinito per una sostituzione che non avverrà mai. Leo è giocatore di lungo corso che sa rispettare le decisioni del suo Mister e non si lascerà certo abbattere da un Sabato passato tutto in panchina. 

LATTANZI 8

Nel Quartu ci molti talenti capaci d'incantare la platea con  giocate sopraffine. Maurizio Lattanzi, a trentotto anni suonati, vale ancora molto, molto di più. 

MACERATESI 8

La tensione emotiva del Mister biancoceleste è altissima. Maceratesi  sente l'incontro come se dovesse scendere in campo in prima persona e durante la partita si lascia andare a qualche circoscritta esagerazione caratteriale. Comprensibile il  plateale risentimento nei confronti di Ivan Paderi che tratta a male parole un suo giocatore. Legge perfettamente la partita e coordina alla perfezione i movimenti dei suoi difensori. Oggi la squadra gli regala una grande soddisfazione ma lui se la merita perché è proprio il suo lavoro, attento e puntiglioso, ad averla portata a simili risultati.