LA CRONACA

 

SABATO 11 GENNAIO 2003
 
 

LAZIO CALCETTO

 

VELLETRI C/5

 
LE LISTE
1

DI MATTEO GIOVANNI

1

DI STEFANO DANIELE

2

BARBERINI FILIPPO

2

COSCARELLA LUCIANO

3

CASTELPIETRA MARCO

3

BALBONI STEFANO

4

SCARCIA STEFANO

4

SEGURA JUAN PABLO

5

PALOMBI ERMETE

5

LAURI SIMONE

6

LATTANZI MAURIZIO

6

PIERMATTEI ANDREA

7

VILLARI CRISTIANO

7

ANTICI EMILIANO

8

CIRILLO NICOLA

8

SPANU FRANCESCO

9

VENTOLA GIANLUCA

9

CIOCCI ALESSANDRO

10

AVERSA CARLOVALERIO

10

CETRONI LORENZO

11

VISCOMI LEO

11

CETRONI FRANCESCO

12

FERRETTI MASSIMO

12

DACHILLE MAURIZIO

IN ROSSO I  QUINTETTI BASE

Tormentati da una gelida ed imperterrita tramontana i tifosi intervenuti oggi alla Selcetta hanno potuto assistere ad un salomonico pareggio per 2:2 tra Lazio calcetto e Velletri C/5. C'era molta attesa sull'esordio del "titolato" Piermattei nella compagine castellana ma Andrea, nei minuti in cui è apparso in campo, è sembrato lontano dalla forma migliore e decisamente appesantito così da disputare una gara sostanzialmente anonima nella quale non è mai entrata in scena la straordinaria potenza e la precisione del suo famoso tiro mancino. Concediamo a Piermattei il tempo di ambientarsi nella nuova squadra e di ritrovare la giusta condizione atletica prima di valutare questo acquisto natalizio del Velletri C/5. Sulla vigilia di questa partita ha pesato come un macigno la forte rivalità tra Ermete Palombi e Francesco Cetroni compagni di mille battaglie nel passato ed oggi agguerriti rivali con la rispettiva ed intensa voglia di superarsi. Dopo i necessari preamboli  veniamo alla cronaca dell'incontro. Mister Maceratesi preferisce iniziare la partita con Nicola Cirillo in campo al posto del bomber Barberini immaginando un Velletri immediatamente votato all'offensiva. Tra i castellani manca solamente lo squalificato Mirko Donati e assieme a Di Stefano, Coscarella e Segura completano il quintetto iniziale "Chicco" Spanu e "Checco" Cetroni. La gara inizia su ottimi ritmi di gioco con il Velletri che si dimostra decisamente più intraprendente. Dopo soli 50" Palombi salva la sua porta deviando di testa sopra la traversa una insidiosa conclusione di Luciano Coscarella mentre nell'azione immediatamente successiva è l'onnipresente Stefano Scarcia a prodursi in una spettacolare scivolata per annullare in fallo laterale una pericolosa incursione sulla fascia sinistra di Cetroni. Il Velletri gestisce il controllo della palla per periodi più lunghi rispetto agli  avversari  ma le sue trame risultano sostanzialmente sterili grazie alle intelligenti chiusure della difesa biancazzurra capace di esprimere una zona difensiva perfetta quasi come la pretende Mister Maceratesi. La Lazio è pericolosa nelle ripartenze e al terzo minuto la coppia Palombi - Scarcia ne costruisce una che mette Nicola Cirillo in condizione di segnare. Il "motorino" della Lazio arriva in ritardo sul secondo palo e spedisce maldestramente al lato. Il pericolo corso galvanizza il Velletri che solamente un minuto dopo passa in vantaggio con un gol capolavoro di Cetroni che dalla destra lascia partire una puntata che trasforma il pallone in un missile che atterra alle spalle dell'incredulo e impotente Giovanni Di Matteo. Decisamente da applausi la giocata di Cetroni ma nell'occasione la difesa della Lazio non è stata perfetta costringendo Maceratesi a qualche grido di rimprovero. Palla al centro e il Velletri sostituisce Cetroni con Alessandro Ciocci mentre nella Lazio è Barberini ad entrare in campo al posto di uno stremato Nicola Cirillo. La partita continua a distribuire una sequenza di forti emozioni. Da ricordare quella offerta da Ermete Palombi che calcia sul portiere in uscita dopo essere stato magistralmente imbeccato da una magia del solito Maurizio Lattanzi. Nel mio taccuino figura anche il nome di Luciano Coscarella che approfitta di una indecisione difensiva tra Scarcia e Barberini per rubare palla e scagliare un siluro verso la porta di Giovanni Di Matteo che risponde da par suo con una parata da applausi. La Lazio diventa via via più incisiva, conferisce  maggiore ritmo alle sue azioni e al 10' perviene al pareggio con Palombi che risponde alla perla dell'amico-nemico  Cetroni con un gol dei suoi fatto di caparbietà e spietatezza. Ermete ruba palla a centrocampo e una volta a tu per tu con Di Stefano insacca nella porta avversaria malgrado una disperata deviazione dell'estremo difensore "velletrano". Il meritato pareggio incoraggia ulteriormente la squadra di casa che legittima la forza del suo organico impegnando ancora Di Stefano costringendolo, prima del riposo, ad annullare di piede due conclusioni "sopraffine" di Barberini e Lattanzi. Il secondo tempo comincia all'insegna del Velletri che avanza il baricentro della squadra e mette sottopressione i portatori di palla avversari. La Lazio subisce questa variazione tattica ed entra in confusione risultando sterile ed impacciata soprattutto quando deve gestire il  possesso di palla o quando deve riavviare l'azione dalle mani del suo portiere. Qualche giocatore finisce per nascondersi e non offre le necessarie alternative d'impostazione ai propri compagni. La Lazio va in difficoltà anche sulle rimesse laterali e questo dovrebbe preoccupare Mister Maceratesi se vuole ulteriormente migliorare il suo già eccezionale lavoro. La confusione nelle fila laziali viene punita intorno al 6' minuto quando uno stordito Nicola Cirillo vanifica una ripartenza incespicando sul pallone lasciandolo agli avversari che si catapultano verso Di Matteo e lo trafiggono con Coscarella. Cirillo comprende di averla combinata grossa e per farsi perdonare segna un eurogol che brucia le mani plaudenti dei tifosi. Cirillo supera Di Stefano con un diagonale mancino in piena corsa che s'insacca radente al palo opposto a quello di tiro. Giusto il tempo di centrare il pallone che lo stanco  Cirillo viene saggiamente richiamato in panchina in favore di Filippo Barberini. La partita continua ad entusiasmare e malgrado il Velletri gestisca sempre più a lungo il possesso del pallone le azioni da gol sono equamente ripartite. Segnalo una grande parata di Di Stefano su tiro a botta sicura di Ermete Palombi ed una altrettanto spettacolare di Di Matteo su tiro insidioso dello specialista Cetroni statico ma esplosivo nelle conclusioni. Prima del fischio finale registro sul mio cartellino un rigore netto negato alla Lazio ed un gol forse troppo superficialmente annullato al Velletri per un presunto fallo sul portiere. Malgrado queste azioni dubbie e contestate i giocatori escono dal campo tra abbracci e strette di mano. Per la cronaca è doveroso segnalare le prestazioni di Marco Castelpietra e Leo Viscomi utilizzati con il contagocce da Maceratesi ma perfetti fintanto che sono stati in campo. Le due squadre con questo pareggio smuovono la classifica ma nessuna delle due compagini innesta il turbo per rincorrere il treno delle prime in classifica.

LE PAGELLE
 
DI MATTEO 6,5

Attento e determinante in almeno due occasioni dove si produce in grandi parate. Lascia interdetti in occasione del  gol annullato al Velletri quando  è sembrato poco padrone della situazione. Giovanni giura di essere stato toccato sulle mani dall'avversario quando il pallone era già in suo possesso e noi gli crediamo. Soffre lo scarso movimento dei compagni quando deve impostare la ripresa delle azioni. Molti dei suoi appoggi finiscono preda degli avversari.

BARBERINI 6

Sottotono. Maceratesi decide di utilizzarlo a partita iniziata e quando entra in campo ci mette del tempo per entrare in sintonia con i movimenti dei compagni e con i tempi di gioco. Pericoloso in un paio di occasioni dove conferma tutta la sua forza e bravura. Solamente la classe di Di Stefano gli nega l'ennesimo gol in questo campionato.

CASTELPIETRA 6

Gioca secondo le sue caratteristiche e pur senza acuti svolge alla perfezione i suoi compiti. Forse dovrebbe osare di più.

SCARCIA 6,5

Gioca con l'impegno di un leone pur debilitato da una influenza latente. La sua conoscenza perfetta degli schemi di Maceratesi gli consente di non sfigurare pur se non al 100%. Chiude tutte le diagonali con sorprendente maestria e la sua voce sa essere da guida per tutti i compagni.

PALOMBI 7

Tra i migliori in campo. Vuole fare bella figura e ci riesce. Gioca con cattiveria e recupera decine di palloni pur concentrandosi troppo sull'uomo piuttosto che sulle diagonali quando la sua squadra si difende in inferiorità numerica. Bellissimo il suo gol voluto fortemente e realizzato con la necessaria caparbietà. E' in netta ripresa e si vede.

LATTANZI 7

La sua regia è come sempre perfetta. Veniva da una influenza ma nessuno se ne è accorto. Le sue intuizioni ispirano quasi tutte le azioni d'attacco della Lazio. Grande.

CIRILLO NICOLA 6,5

Gioia e dolori per Mister Maceratesi. Svampito e molliccio per lunghi tratti superbo nell'azione del gol che non esito a definire uno dei più belli della stagione realizzati alla Selcetta. Il voto risente molto di questa prodezza. Da Lui tutti pretendono di più.

VISCOMI 6

Entra nel finale e risponde alla grande all'invito del Mister. Non si tira indietro giocando con merito l'ultimo scorcio di partita forse il più difficile ed intenso.

MACERATESI 7

Conosce alla perfezione la sua squadra e come sempre anche gli avversari tanto da prendere da subito le giuste decisioni. Prova Cirillo dall'inizio e mette in difficoltà il Velletri che si ritrova a dover perforare una difesa ancora più compatta del solito. Come sempre telecomanda alla perfezione il suo quintetto nei momenti di difficoltà dimostrando sempre  maggiore autocontrollo nei confronti della terna arbitrale.