OSTIA C/5 LAZIO CALCETTO
3 3

LA CRONACA

Partita intensa e per certi versi spettacolare quella disputata tra le compagini dell’Ostia e della Lazio Calcetto. La gara si è conclusa in parità 3:3 ma avrebbe potuto passare agli annali con un punteggio molto più altisonante se l’imprecisione degli attaccanti e l’abilità dei portieri non fosse intervenuta a congelare il risultato su dimensioni contenute. In ragione dei numerosi "ex" presenti in campo la sfida era molto sentita dalle due compagini e ad incrementare il "pathos" ci hanno pensato i numerosi tifosi intervenuti al campo Stella Azzurra tra cui figurava una nutrita rappresentanza di sostenitori della Lazio calcetto  capitanati dalla voce inconfondibile  della vicepresidente Patrizia De Luca sempre in prima fila ad incitare i propri beniamini. La gara cominciava in perfetto orario e già nei minuti iniziali  regalava una lunga serie di emozioni  pur dipanandosi su ritmi di gioco non particolarmente sostenuti quasi le squadre volessero studiarsi a fondo prima di esporsi all'offensiva.  Sul mio tabellino ritrovo una favorevole occasione  capitata a Ermete Palombi al secondo minuto di gioco. L'esperto laterale della Lazio, dopo aver magistralmente rubato palla a centro campo, s’involava in ripartenza verso la porta avversaria e proponeva il triangolo a Maurizio Lattanti che con un sapiente tocco sapeva invitarlo al tiro risolutivo ma forse per l'eccessiva precipitazione Palombi calciava maldestramente fuori dalla porta avversaria.  Palombi, molto ispirato e dinamico, si riproponeva in zona gol  solamente un minuto dopo scagliando dalla destra un secco diagonale che finiva fuori di pochi centimetri dopo uno scambio volante con Filippo Barberini. L’Ostia era  in balia degli avversari capaci di chiudere magistralmente gli spazi con la loro perfetta zona difensiva e pronti ad effettuare ripartenze veloci ed incisive. Al quinto minuto di gioco la compagine locale usciva dal torpore e si presentava a Giovanni Di Matteo con un tiro di poco al lato scagliato da Fabrizio Locoratolo. La Lazio, colta sul vivo,  reagiva prontamente e si riaffacciava in zona gol con un diagonale incrociato del bomber Barberini che con il destro, non proprio il suo piede migliore, sparava di poco al lato della porta difesa dal gigantesco Nicola De Angelis. Come nella più scientifica delle regole la prima segnatura arrideva alla squadra che sembrava aver maggiormente subito fino a quel momento. La firma del gol  è importante e porta il nome di Pietro Caligiuri, ex di lusso,  che prima calciava un tiro di punizione sulla barriera poi, sulla ribattuta, fulminava  il portiere avversario con un sinistro di precisione che s’insaccava  a pochi centimetri dal palo di sinistra della porta difesa da Giovanni Di Matteo. Subito dopo aver conseguito il vantaggio Mister Filippini cambiava le prime pedine del suo scacchiere e immetteva in campo Mauro Bugio al posto di Alessandro Gentili dimostratosi non proprio ispirato nella prima frazione di gioco. La squadra di Maceratesi, conscia della propria forza, continuava a tessere il suo gioco paziente ed ordinato come niente fosse successo e perveniva al pareggio con quello che fino a quel momento risultava essere il suo uomo migliore ovvero l' immarcescibile ed inarrestabile Ermete Palombi. Il suo gol è da manuale ed è figlio di una triangolazione precisissima che vede impegnati Barberini – Lattanzi e per ultimo proprio Palombi pronto a ribadire in rete sottomisura. Mister Maceratesi poteva giustamente esultare e congratularsi con i suoi ragazzi per l'azione da manuale messa in scena. Solamente pochi istanti dopo il pareggio  l’onnipresente Palombi aveva  l’occasione per raddoppiare ma la tempestiva uscita sui suoi piedi del portiere avversario gli negava la gloria di una doppietta importantissima. Il primo tempo si chiudeva con la Lazio sicura padrona del campo e vicina ad una nuova realizzazione con Stefano Scarcia purtroppo poco reattivo sottoporta. La sirena invitava  le compagini a raggiungere gli spogliatoi tra gli applausi delle rispettive tifoserie soddisfatte per lo spettacolo cui avevano potuto assistere fino a quel momento. Al rientro in campo la situazione psicologica delle squadre risultava radicalmente cambiata e l’Ostia sembrava aver rigenerato le pile in maniera molto più efficace rispetto alla Lazio che andava in confusione stentando a ritrovare l’organicità delle sue trame di gioco. Molti palloni venivano lasciati agli avversari in maniera troppo superficiale ed inevitabilmente, dopo 60 secondi di gioco, l’Ostia perveniva al vantaggio con l’altro ex, Alessandro Gentili. Gli allievi di Maceratesi rimanevano storditi e rimediavano di li a poco anche la terza rete ad opera di  Massimiliano Di Cintio che si avventava rapacemente su una corta ribattuta di Giovanni Di Matteo. Mai dare la Lazio calcetto per spacciata perché nella difficoltà il team "telecomandato" da Franco Maceratesi esprime  il meglio di se ed infatti, grazie a Stefano Scarcia ed ad un autogol propiziato da un intelligente calcio d’angolo battuto con forza da Maurizio Lattanzi, i biancazzurri riportano in parità le sorti dell' incontro. Il finale di gara si tingeva di giallo per l'inconsulto gesto di un giocatore dell'Ostia che con Viscomi lanciato in gol si alzava  dalla panchina e interveniva  d'istinto sul pallone togliendolo dai piedi dell'attaccante biancazzurro. Un episodio assurdo che gli arbitri impacciati e come al solito impreparati hanno pensato di gestire con una semplice ammonizione poi trasformata in espulsione. Potrà mai bastare alla Lazio calcetto una simile risoluzione del caso visto che la compagine di Trigoria avrebbe potuto portar via dallo Stella Azzurra l'intera posta in palio? L'episodio appena descritto apre una grossa incertezza sui termini dell'attuale  regolamento che mi sembra impreparato a gestire la risoluzione di una simile situazione.  Al posto della Lazio calcetto fareste ricorso alla giustizia sportiva ?  Il dibattito è aperto ed è possibile esprimere il proprio parere sul nostro FORUM.

I MARCATORI
OSTIA C/5 LAZIO CALCETTO
CALIGIURI / GENTILI / DI CINTIO PALOMBI / SCARCIA / AUTORETE