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VISCOMI LEO

Cognome:

VISCOMI

Nome:

LEO

Età:

31

Altezza:

1.87

Peso forma:

80

Carriera

Dopo una lunghissima attività prestata nel mondo del calcio a undici Leo Viscomi viene convinto da  Mister Franco Maceratesi a provare l'avventura nel Calcio a 5. Viscomi accetta e   Mister "MAC", che non sbaglia una previsione,  regala alla Lazio calcetto e a tutta la serie B nazionale un giocatore di vero talento che malgrado l'età può ancora nutrire grosse aspirazioni. Leo è dotato  di piedi "sensibili"  ma soprattutto possiede una struttura fisica e una pompa cardio-circolatoria da mezzofondista che ne fanno un motorino inarrestabile  e gli garantiranno una sicura longevità agonistica. Siamo alla stagione d'esordio nel calcio a cinque e i numeri fin qui maturati non hanno molto da dire ma nel calcio ad undici  Viscomi vanta ben  250 partite in Promozione con oltre 60 gol all'attivo. Se permettete il biglietto da visita mi sembra veramente di tutto rispetto. Leo sempre giocato nel Divino Amore di cui ha vestito a lungo la fascia di capitano. La sua vittoria più importante coincide con la conquista del trofeo ROMA SPORT SHOW dopo una avvincente finale disputata allo stadio Flaminio di Roma. Se gli chiedete di raccontare il suo ricordo più bello da giocatore Vi  ricorderà sicuramente una sua splendida doppietta rifilata con due rigori agli acerrimi nemici dell'ARTENA CALCIO.

Dicono di Lui

Già dagli allenamenti e dai riscontri cronometrici registrati in preparazione si poteva capire che Viscomi sarebbe stato atleticamente di un altro pianeta. Inizialmente all'occhio dei "puristi" non convincevano la lunghezza delle sue leve e il passo decisamente fuori misura delle sue falcate ma  il lavoro mirato di Mister Maceratesi (che si dimostra Mister vero soprattutto in questi frangenti)  ha presto colmato questa lacuna e Leo ha cominciato ad armonizzare i suoi movimenti anche nel perimetro ristretto del campo di calcetto convincendo anche i più pessimisti che avrà molto da dire in questo sport. Ottima la sua sagacia tattica e l'integrazione con lo spogliatoio dove è famoso con l'inevitabile soprannome di "secco".

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