GRANDI SCRITTORI STRANIERI DEL 900
JAMES JOYCE


 

Luigi De Bellis

 


 

  Dall'Irlanda all'Europa  
Un ignoto e splendido uccello marino
Il multiverso urbano La narrativa  
Ulisse 
Gente di Dublino
Dedalus
Un caso pietoso

E si dissi si voglio si
 
 

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Autori:


 

ULISSE

Soltanto un altro libro può "descrivere" un libro ampio e complesso come l'Ulisse.. Utile è certamente anche, tra i tanti documenti raccolti dalla critica, lo schema tracciato direttamente in italiano da Joyce in una sua lettera del 21 settembre 1920 a Carlo Linati: «É l'epopea di due razze (Israele-Irlanda) e nel medesimo tempo il ciclo del corpo umano ed anche la storiella di una giornata (vita). La figura di Ulisse mi ha sempre affascinato sin da ragazzo. Cominciai a scrivere una novella per Dubliners 15 anni fa ma smisi. Sette anni, lavoro ora a questo libro - accidenti! È una specie di enciclopedia, anche. La mia intenzione è di rendere il mito sub specie temporis nostri; non soltanto ma permettendo che ogni avventura (cioè, ogni ora, ogni organo, ogni arto connessi e immedesimati nello schema somatica del tutto) condizionasse anzi creasse la propria tecnica. Ogni avventura è per così dire una persona benché composta di persone come favella ('Aquinate degli angelici eserciti».

I diciotto capitoli o, piuttosto, episodi - ognuno composto di più parti - che formano l'Ulisse si suddividono in: Telemachia (1-3), riguardante l'abbandono da parte di Stephen della torre di Sandycove, vicino a Dublino, e l'inizio della sua "ricerca"; Odissea (4-15), che segue la giornata di Leopold Bloom, dal risveglio mattutino al ritorno a casa, a notte inoltrata, attraverso i vagabondaggi dell'eroe joyciano per Dublino; Ritorno a casa (16-18), in cui Bloom e Dedalus approdano alla dimora di Leopold. Dopo la partenza di Stephen, Leopold si infila nel letto accanto alla moglie, immersa nelle sue fantasticherie che si dissolvono con l'arrivo del sonno. Bloom e Dedalus si incrociano inconsapevolmente negli stessi luoghi, e si ritrovano assieme casualmente, finché nel quindicesimo episodio («Circe»), Bloom segue Stephen ubriaco nel bordello di Bella Cohen e lo aiuta quando il giovane viene coinvolto in una rissa. Ad ogni episodio corrisponde l'indicazione dì una determinata ora della giornata e il riferimento a un personaggio o a una situazione dell'Odissea:
1. Telemaco (ore 8-9);
2. Nestore (ore 9-10);
3. Proteo (ore 10-11);
4. Calipso (ore 8-9);
5. I mangiatori di loto (ore 9-10);
6. Ade (ore 11-12);
7. Eolo (ore 12-13);
8. I lestrigoni (ore 13-14);
9. Scilla e Cariddi (ore 1415);
10. Le simplegadi (rocce erranti) (ore 15-16);
11. Le sirene (ore 16-17);
12. II ciclope (ore 17-18);
13. Nausicaa (ore 20-21);
14. Le mandrie del sole (ore 22-23);
15. Circe (ore 23-24);
16. Eumeo (ore 24-1);
17. Itaca (ore 1-2);
18. Penelope (ora «indeterminata, infinita», secondo l'efficace definizione di G. Melchìori).

Conclude Melchìori: «La struttura è completa, il cerchio si chiude. Ciò è sanzionato dalle indicazioni finali dello "schema Lìnati": NOTTE ALTA (Ulisse-Bloom) = ALBA (Telemaco-Stephen)».

2000 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it