THOMAS MANN: DOCTOR FAUSTUS

 

Luigi De Bellis

 
 
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Introduzione
I Buddenbrook
Doctor Faustus
Tonio Kroger
La montagna incantata
Altre opere
 
 

Sono passati altri vent'anni, e le speranze che Thomas Mann aveva riposto in Hans Castorp non si sono concretate, il mondo non è rinsavito, anzi la Germania ha scatenato un'altra guerra mondiale. La crisi della civiltà descritta nella Montagna incantata era in realtà molto più grave di quanto lo scrittore potesse immaginare nel '24: il peggio doveva ancora venire. II Doctor Faustus, scritto tra il 1943 e il 1947, narra le vicende di Adrian Leverkùthn, un musicista (nel quale si fondono le personalità artistiche dei compositori che maggiormente hanno contribuito al rinnovamento della musica nel nostro secolo, in particolare A. Schónberg, A. Webern e A. Berg, e nel quale confluiscono tuttavia anche elementi biografici di F. Nietzsche) che stringe un patto col demonio per acuire la propria sensibilità, le proprie capacità creative. Nel momento in cui presenta la sua Lamentatio Doctoris Faustii; un'opera che rompe con tutta la tradizione musicale e anticipa il futuro, Leverkúhn impazzisce, pagando così il suo debito. Morirà nel 1940. La vicenda personale dell'artista è riferita da Serenus Zeitblom, un umanista vecchio stampo e suo amico d'infanzia, parallelamente al compiersi della tragedia della Germania: la musica di Leverkuthn assurge così a simbolo dei tragico destino del popolo tedesco. La sostanziale fiducia nel futuro dell'umanità su cui si chiudeva la Montagna incantata è ridotta a un fioco lume, a una speranza quasi impronunciabile.

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