MARCEL PROUST: IL TEMPO RITROVATO

 

Luigi De Bellis

 
 
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Il tempo ritrovato
 
 

Nel Tempo ritrovato, ultimo volume della Recherche, il significato dell'opera e il senso profondo della vittoria sul tempo operata dalla memoria trovano finalmente la loro esplicitazione conclusiva.

1) Sensazioni e riflessioni. 
II brano si articola in due distinti momenti: quello evocativo di particolari sensazioni cariche di memoria, nel cortile e in casa Guermantes, e quello riflessivo, che di quel gioco sensitivo e memoriale cerca di definire finalmente il significato. Si tratta, di fatto, della ripresa di tutta la trama di episodi precedenti in cui il fenomeno della memoria involontaria è emerso con incontenibile evidenza: ma di assoluta novità è, adesso, il tentativo di spiegazione dell'improvvisa e misteriosa "felicità", sempre provata in quei momenti privilegiati, spiegazione già annunciata del resto alla fine dell'episodio della madeleine.

2) La vittoria sul tempo. 
L'emergere del passato sul presente è di fatto vittoria dello spirito sulla materia e, quindi, possibilità di sfuggire ai limiti dell'umana condizione. Di qui la "felicità" di momenti che pure partono da circoscritte esperienze sensoriali. In tale ambito, non l'intelligenza o la ragione sono le facoltà primarie, ma se mai l'immaginazione, che non è mai semplicemente riproduttiva, bensì liberamente creativa.

3) La vera vita è la letteratura. 
Acquista ora un senso anche la creazione letteraria: nello sviluppo ulteriore del brano, Proust condanna ogni forma di piatto realismo e dà alla creazione letteraria la funzione di fissare ed eternare le conquiste immaginative, i recuperi della memoria, la vittoria sul tempo
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