A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

Il Rito Forestale della "Grand Alexandre la Confiance (1760-1790)

da: Régis Blanchet, La Résurgence des Rites Forestiers, Les Éditions du Prieuré 1997
traduzione di A...L...C...

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Il piccolo rito forestale "pagano" del 1747 lasciò rapidamente il posto a un omologo cristianizzato degli anni 1760 in una espressione che prese il nome di "Grande Alessandro alla Confidenza".

Non c'è più il Profeta delle Foreste, non c'è più la corona di quercia: sostituiti dal Buon Cugino Gesù e dalla corona di alloro, più romana. E tuttavia, non possiamo negare che questo rito incarni, senza alcun dubbio possibile, la continuità della Massoneria speculativa, rurale e forestale sulle basi del rito del 1747.

Noi pensiamo che questa cristianizzazione del Rito non sia un fenomeno isolato nella Massoneria di quest'epoca, che a partire dal 1751 (fondazione della Gran Loggia degli Antichi n.d.t.) subì una vera e propria evangelizzazione al fine di canalizzarne le stravaganze. Molti Massoni pensavano fosse meglio conformarsi ai poteri religiosi e politici ( il regno di Francia era "realista" e cattolico gallicano ) al fine di promuovere serenamente e senza ingerenze poliziesche la crescita dell'Ordine Massonico. La costituzione del Grande Oriente di Francia nel 1773 e la codificazione dei nuovi Riti di tradizione nazionale, come il Rito Francese (1783-86), il Rito Scozzese Rettificato (1782) e i primi bocci del Rito di Misraïm (1785) ratificarono non soltanto un ritorno più saggio al tradizionale sostrato giudaico-cristiano (anche se non si può dire davvero che le tesi di Martinez de Pasqually siano sagge ...), ma anche l'affermarsi di una tradizione massonica specificamente francese e più distaccata dall'influenza inglese. Questa autonomia non poteva che piacere allo Stato, e il sostrato tradizionale risultava accettabile alla Chiesa nel quadro di un fragile "meno peggio". Di fatto, da questo periodo Roma cessò di scagliare anatemi, ed occorrerà attendere il secolo XIX, e le azioni dei Carbonari italiani e degli Charbonniers francesi perché Pio VII (1821), Leone XII (1825), Pio VIII (1829) e Gregorio XVI (1832) reagiscano religiosamente per interposta condanna alle preoccupazioni politiche provocate dai movimenti massonici. Lo stesso sarà per Pio IX nel 1846 all'approssimarsi della rivoluzione del '48, così come nel 1865 e nel 1869. Leone XIII agirà nel 1884 contro il positivismo, e nel 1902 al primo manifestarsi degli effetti della separazione fra Chiesa e Stato. Tutte le forme del liberalismo furono così condannate in successione dal Vaticano.

Tuttavia, guardiamoci dal cadere nell'eccesso inverso di apprezzare questo rito di "Alessandro - la - Confidenza" come un ritorno all'ortodossia cattolica. Fare del Cristo un Buon Cugino Gesù frequentatore di gentaglia in fondo a un bosco, in un rito massonico ancora misto, manifestava una forma d'eresia caratterizzata e impenitente che, un secolo e mezzo prima, avrebbe condotto i suoi membri al più bello dei roghi.

Il Rito di "Alessandro - la - Confidenza" ebbe anch'esso un certo successo, s'impiantò rapidamente nei luoghi del vecchio Rito del 1747 e conquistò nuovi territori specialmente nell'Est della Francia, paese eminentemente forestale.

Pur mantenendosi sotto l'antico patronato di Francesco I, questa variante della "tradizione massonica forestale" cristianizzata si mette sotto la protezione dell'eremita San Teobaldo. Lo stesso faranno i Carbonari italiani.


Rituale dell'Ordine dei Tagliatori detto del Grande Alessandro della Confidenza (seconda metà del XVIII secolo)

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