LA MIA LUCCA COMICS
AUTUNNO 1999

Luca Brunori


Diario di domenica 31 ottobre dalle 10 alle 19 e lunedì 1 novembre dalle 15,30 alle 18.


Il sottoscritto fra i pannelli della mostra “6864 ore al 2000”.


In questa pagina ho provato a stendere il mio personale resoconto del salone di Lucca: una serie, non molto ordinata, di commenti, immagini, storie e sensazioni dal fine settimana più atteso e più intensamente vissuto di tutto l’anno. La speranza è che qualcuno possa trovare piacevole la lettura e divertirsi come io mi sono divertito a scrivere.


L’entrata al salone è come sempre piuttosto disorientante (strano dopo 17 anni di frequentazione, ma vero); non mi chiedo dove andare, ma da chi andare per primo e la differenza è sostanziale. Principalmente non sono a Lucca per vedere “cose” ma persone, amici, conoscenti, commercianti di cui sono affezionato cliente da anni, volti noti e facce nuove. Fra gli incontri delle prime due ore ricordo con piacere Giancarlo Agnoli del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” (ma è allo stand del proprio negozio) che mi relaziona sulla partita di calcio contro la “Nazionale Fumettisti”. Mi parla anche dei soliti tentativi per ottenere gli inviti alla cena che precede la “notte delle statuette” distribuiti non si mai con quale criterio; cose italiane. Poi mi intrattengo con l’amico Mauro Bruni facente parte dello “staff” del salone, si aggiungono altri e vengono narrati aneddoti del giorno prima con gli ospiti stranieri. Da lì intravedo e saluto Claudio Chiaverotti col quale successivamente scambio due parole su Brandon.


Con Mauro Ricciardelli delle edizioni Glittering Images di Firenze nel proprio stand.


La prima impressione è di confusione nella dislocazione degli stand tra i vari padiglioni: si può apprezzare il tentativo di dividere gli editori dai librai, dagli antiquari, ma c’è ancora molta strada da fare. In particolare ho odiato il mancato ritorno (anche perché annunciato) di AlterVox che aveva lasciato il posto a “Lucca International” dove di internazionale c’erano alcuni stand presidiati da commesse (e non da addetti ai lavori) mischiati ad altri italianissimi.


Interno del salone, padiglione C.


Mentre spendo i primi soldi si fa l’ora dell’appuntamento con gli altri con cui condividere questa giornata: ci troviamo all’ingresso e procediamo in ordine sparso. All’interno dei tendoni l’aria è irrespirabile ed il caldo insopportabile quindi dirigiamo verso il più confortevole palazzetto. Fra gli stand degli editori ci sono molte novità di rilievo in particolare presso (in ordine di apparizione): Magic Press, Phoenix, Alessandro Editore, Edizioni Di, Kappa, Hazard e Lizard. Qualsiasi acquisto viene rimandato alle fumetterie con i relativi sconti. Questo fa pensare a quanto è piccolo il mercato dei fumetti: se gli editori praticassero uno “sconto fiera” (come ci si potrebbe ragionevolmente aspettare) toglierebbero ai negozi una percentuale di vendite troppo alta compromettendo il fragile equilibrio. In ogni caso vedo con piacere crescere il numero di libri prodotti, c’è solo da augurarsi che aumenti la quota di titoli inediti di autori italiani.
La pausa per il “pranzo” offre l’occasione per una delle principali critiche: la qualità dei panini disponibili nei vari punti ristoro è veramente scadente; la prossima volta occorrerà premunirsi. La sosta è comunque piacevole data la temperatura primaverile.


Il gruppo non al completo, da sinistra:
Giulio e Francesco Corsi, Stefania Manzi, Alessandro Corsi, Fabrizio Salvadori ed il sottoscritto.


Quando rientriamo nella bolgia riesco finalmente a trovare Salvatore Taormina che sta verificando il grado di apprendimento del figlioletto in tema di collezionismo (gli sottopone tre albi chiedendogli di sceglierne uno ed il gioco consiste nel prendere quello di maggior valore. Il bimbo non ha esitazioni e a domanda risponde che ha scelto quello nel migliore stato di conservazione. Impara bene…). Mi consegna un numero della Gazzetta di Clerville da recensire per Cronaca di Topolinia ma purtroppo non vi sono riportate le condizioni per l’iscrizioni al Club di Diabolik per l’anno prossimo, dunque bisogna andare a chiedere allo stand. Qui arriva l’unica vera nota negativa: io mi presento gentilmente, in un momento in cui non ci sono altri avventori, spiegando il fatto della recensione e chiedendo le notizie mancanti. Mi viene risposto hanno solo due fotocopie e non possono darmele, che non sono riportate da nessun’altra parte e che posso solo aspettare l’uscita in edicola di Diabolik all’inizio di dicembre. Con un po’ di buona volontà si poteva prendere un foglio e scrivere tre righe; comunque la buona educazione non farebbe mai male.
Per contraltare un evento positivo degno di nota si svolge nel padiglione “Lucca Games” dove un illustre sconosciuto, visto l’interesse del figlio di un mio amico per una scatola, di quelli che io da profano continuo a chiamare “soldatini”, si offre di farcela acquistare con lo sconto di cui lui gode presso quello stand. Otteniamo dunque per 15.000 ciò che era prezzato 28.000, offriamo un caffè all’anonimo benefattore ma lui gentilmente rifiuta. Grazie di nuovo.
Poco dopo le 15 siamo tutti riuniti in prossimità dell’uscita, gli altri decidono di rientrare a casa io invece mi trattengo oltre.
Mi porto pigramente verso una delle due sale conferenze e colgo un momento di calma per sedermi (per la prima volta su una vera sedia, visto il persistente divieto di occupare le gradinate del palazzetto) e fare il punto della situazione. Sono ancora lì quando arrivano gli animatori dell’incontro previsto per le ore 16: si tratta della presentazione di un libro di Magnus, della neonata editrice Rem, che ristampa per l’ennesima volta due storie (meglio dire reportage) dello sconosciuto più gli schizzi di una terza incompiuta dedicata a Bonvi. Fra i presenti Graziano Origa, il critico Giulio Cesare Cuccolini e la vedova dell’artista, signora Margherita Raviola. Mi trattengo a stento dall’intervenire polemicamente su due fronti: l’operato della signora che sta permettendo una serie di ristampe e riedizioni assolutamente disordinate, disorganiche e dispersive. Inoltre la scelta di un nuovo editore che si affaccia sul mercato investendo soldi su cose già fritte e rifritte ma ritenute “sicure” perché il nome Magnus è una garanzia di vendita. Vedo molto meglio chi si impegna a produrre storie nuove facendo lavorare gli autori e non solo i grafici e i tipografi; per fortuna al salone c’erano anche di questi.


Con Massimo Galletti nella sala incontri “Pichierri”, padiglione Lucca International e Antiquaria.


Vedo arrivare il mio amico Fabio Simoncini e nell’intervallo prima dell’incontro successivo ecco Giuseppe Peruzzo, di cui sto ancora aspettando la promessa pubblicazione della tesi di laurea sulle riviste a fumetti. Arriva poi anche Massimo Galletti, a cui rimprovero di aver saputo che si era sposato per averlo letto su una rivista, il quale poco dopo parteciperà alla presentazione (è uscita soltanto un anteprima, chiamata “Notebook”, che verrà distribuita gratuitamente ai presenti) dell’opera “Come la vita” di Carlos Trillo e Laura Scarpa. La brava autrice è presente mentre lo scrittore argentino non si fa raggiungere neppure dal telefonino di Francesco Coniglio che tenta un’improbabile accostamento del cellulare con il microfono.
Al termine ci spostiamo fuori per far posto ai fan del Vernacoliere e restiamo un po’ in piacevole conversazione con Laura Scarpa. Si giunge così alle 18,30 ed avendo ormai abbandonato l’idea di presenziare alla notte delle statuette ed accettato un invito a cena in quel di San Miniato, mi avvicino lentamente all’uscita non sapendo che mi aspettano 40 minuti di code prima di raggiungere l’autostrada.


L'esterno del salone lunedì pomeriggio.


Lunedì alle 15,30 c’è più confusione ma in cinque minuti ho il biglietto per entrare. La prima tappa è da Stefano Casini che mi aveva chiesto via posta elettronica un commento al suo “Demone dell’anima”. Ci tratteniamo dunque a parlare di questa opera che vede la luce grazie alla cordata dell’editore francese (che per primo ha approvato il progetto), di quello americano (che ufficialmente è quello che paga) e dell’italiano. Questo è un modello che in futuro dovrà essere seguito in tante occasioni se vogliamo che i nostri autori riescano a pubblicare le loro opere.
Dopo mi reco da Dario D’Andrea della libreria il Papiro per il già concordato acquisto di materiale Comic Art fortemente scontato e successivamente mentre aspetto il Galletti (che poi non riesco ad incontrare per fare due chiacchiere) mi affaccio alla sala conferenze incuriosito dal sentir parlare di Internet. Si tratta di un archivio di dati sugli autori disneyani, veramente interessante. Seguono gli incontri con Luciano Bottaro e Giorgio Rebuffi, entrambi già presenti, ma non ho tempo di restare.
Infine il consueto ultimo giro per gli acquisti in zona cesarini, niente di particolare. Saluto gli amici e per questa volta il salone di Lucca è terminato. Appuntamento al marzo 2000.


LISTA DELLE COSE CHE HO COMPRATO

Titolo (descrizione)

Prezzo

Annotazioni

LO SCIACALLO ELETTRONICO (CD ROM)

               15.000

Sciacallo on line

6864 ORE AL 2000

 gratis

Catalogo di una mostra

POST (ANTEPRIMA)

 gratis

 

FUMETTO N. 31

 in abbonamento

Anafi

KYLE OF KLANACH (L'ETERNAUTA N. 188)

 gratis 

Sostituzione di una copia difettosa

CRONACA DI TOPOLINIA N. 23

 gratis

Collaboro a questa rivista

LA GAZZETTA DI CLERVILLE N. 9

 gratis

Devo recensire

UN PERSONAGGIO E DUE AUTORI (CATALOGO)

               10.000

“Fumo di China presenta”

OMERO A FUMETTI - ILIADE 1

                4.000

Toninelli

DANTE - LA VITA (CON SPILLA)

               10.000

Toninelli

TOP COLLECTORS CLUB

 gratis

 

POVERO PINOCCHIO (CON DISEGNO E DEDICA)

                8.000

 

G. ALESSANDRINI - LA TESTA NEL FUMETTO

 in abbonamento

Anafi

STRIP ART FEATURES (MATERIALE PUBBLICITARIO)

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LUCCA COMICS (CARTELLA STAMPA)

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totale fumetti

             374.600

 

iscrizione Associazione Nazionale Amici del Fumetto e Illustrazione

             120.000

 

iscrizione Centro Fumetto Andrea Pazienza

               40.000

 

biglietti ingresso

               24.000

 

totale spesa

             558.600

 


Chi desiderasse altre informazioni sul materiale elencato (anche immagini scannerizzate)
può contattarmi tramite posta elettronica: poplite@geocities.com,
vi invito infine a visitare il sito dell’associazione POPLITE SERVICES