LUCERA - SAN DOMENICO |
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La presenza dei Padri domenicani risale ad almeno
settanta anni prima della costruzione del complesso di S.Domenico voluto
da Carlo II d'Angiò, il quale dopo la cacciata dei Saraceni dalla città
(1300), ordinò che si costruisse la chiesa sfruttando i muri e le
fondamenta di alcuni fondaci arabi, e alle sue spalle il convento per
ospitare i Padri. Inoltre inviò a Lucera, il vescovo dalmata Agostino
Kazotic per restaurare la cristianità in città. Quest'ultimo dopo la sua
morte, fu elevato agli onori degli altari e fu dichiarato beato nel 1702.
Dell'originario stile architettonico, che si doveva avvicinare molto allo
stile della coeve chiese di S.Francesco e dell'Assunta, oggi rimangono
solo poche tracce, in quanto la chiesa ha subito numerosi interventi,
soprattutto verso la seconda metà del settecento, quando radicali
restauri, le hanno conferito l'attuale stile barocco e una maggiore
chiarezza e stabilità. A questo periodo risale la facciata che presenta
una forma a scacchiera, i cui riquadri sono ornati con quattro grandi
motivi romboidali con inscritti circoli stellati.
L'ingresso principale presenta, scolpito sull'architrave, la Vergine con
in braccio il Bambino, mentre all'estremità sono scolpiti alla sinistra
S.Domenico con libro e fiaccola in mano e alla destra il beato
Casotti.Sovrasta il portale uno stemma riportante le iniziali dell'ordine.
Agli inizi del 1500 risale la costruzione dell'oratorio, edificato sul
fianco occidentale, oggi corrispondente alla Cappella di S.Giuseppe.
Alla destra della facciata è possibile ammirare l'originale Pantheon, la
cappella del Rosario, costruita tra il 1773 e il 1803, singolare struttura
dalla caratteristica copertura a cupola, già adibita a cappella mortuaria
dei confratelli del Rosario. I lavori di decorazione, ultimati nella
seconda metà del '700, vanno attribuiti al maestro Ludovico di Tulio.
L'interno è composto da un'unica navata e il suo impianto a cappelle, fu
voluto agli inizi dell'700 dall'ex Provinciale dell'Ordine, il Maestro di
Teologia Padre Domenico Nicola Faliero.
Lungo la chiesa sono situati otto altari voluti da alcune delle più
nobili famiglie di Lucera. Il primo a sinistra rispetto all'ingresso, è
l'altare di S.Pietro Martire, commissionato nel 1700 dalla famiglia
Quaranta sul quale si ammira una tela di S.Pietro Martire, firmata
da Michele De Nigris. |
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