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La nostra prima tappa è
Houmt Souk, il capoluogo dell'isola. Il nome significa "Quartiere
del mercato" in quanto al lunedì e al giovedì nella
piazza centrale si svolge il principale mercato dell'isola, in cui
un abile contrattatore può fare grossi affari; per chi non
lo è , come noi, consigliamo il centro nazionale d'artigianato
dove si possono acquistare tutti i prodotti locali a prezzi fissi,
ma con minore scelta. Altra particolarità del luogo è
il mercato del pesce in cui si può assistere alla vendita del
pesce tramite messa all'asta in un colorito susseguirsi di suoni e
gesti a noi incomprensibili. Molto interessanti da visitare per la
loro singolare architettura sono la moschea di El Cheik dai bei loggiati
a volta, sita nel mercato; la moschea degli Stranieri, poco lontana
dalla precedente e la moschea dei Turchi, caratterizzata da sette
cupole che sormontano la sala di preghiera e dal minareto rotondo
in stile, appunto, Turco. |
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Lasciata Houmt Souk, andando
in hotel, tra le diverse strutture turistiche abbiamo potuto rilevare
la presenza di un casino' e di un bowling. In entrambi abbiamo trascorso
delle piacevoli serate, soprattutto al casinò dove l'ingresso
oltretutto è gratuito e non vi è la necessità
di un abbigliamento particolarmente elegante. E' indicato a tutti:
i giocatori incalliti presentando un documento possono accedere alla
sala delle "slot machine" e dei tavoli, mentre i meno esigenti
hanno la possibilità di fare giochi meno impegnativi come la
corsa dei cammelli, di vedere dei negozietti ed al piano-bar di sorseggiare
a suon di musica magari liquori tipici come il "boukha"
, estratto dai fichi, ed il "thibarine" , ricavato dai datteri.
Un consiglio però sui negozietti: nonostante vi sia il prezzo
indicato su la maggior parte degli articoli, anche qui è necessario
contrattare. Abbiamo poi notato che sull'isola ci sono diversi internet-cafè,
bar con computers collegati ad intenet consultabili a pagamento da
chiunque, e molti taxiphone, postazioni di telefoni pubblici contraddistinti
da un'enorme insegna gialla. Entrambi sono ottimi ma soprattutto poco
dispendiosi mezzi di comunicazione con l'Italia. |
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Dopo questa divertente divagazione, riprendiamo
il nostro tour. Ormai giunti all'estremo sud dell'isola raggiungiamo il
continente africano vero e proprio attraverso il ponte romano "El
Kantara" , una lunga strada a pelo dell'acqua, e facciamo rotta verso
"Medenine", uno dei piu'importanti centri amministrativi.
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