Poesie d'autunno

 

Ottobre

 

Un tempo, era d'estate,

era a quel fuoco, a quegli ardori,

che si destava la mia fantasia.

Inclino adesso all'autunno

dal colore che inebria;

amo la stanca stagione

che ha già vendemmiato.

Niente più mi somiglia,

nulla più mi consola,

di quest'aria che odora

di mosto e di vino

di questo vecchio sole ottobrino

che splende nelle vigne saccheggiate.

(V. Cardarelli)

 

 

Albero autunnale

 

Già matura

la foglia pel sereno suo distacco

discende

nel cielo sempre verde dello stagno.

Nel calmo

languore della fine, l'autunno s'immedesima.

Dolcissima

la foglia s'abbandona al puro gelo.

Sott'acqua

con incessanti foglie va l'albero al suo dio.

(J. Guillen Orfeo)

  

 

Veder cadere le foglie

 

Veder cadere le foglie mi lacera dentro

soprattutto le foglie dei viali

Soprattutto se sono ippocastani

soprattutto se passano dei bimbi

soprattutto se il cielo è sereno

soprattutto se ho avuto, quel giorno,

una buona notizia

soprattutto se il cuore, quel giorno,

non mi fa male

soprattutto se credo, quel giorno,

che quella che amo mi ami

soprattutto se quel giorno

mi sento d'accordo

con gli uomini e con me stesso.

Veder cadere le foglie mi lacera dentro

soprattutto le foglie dei viali

dei viali d'ippocastani.

(N.Hikmet)

 

 

Nebbia

 

 La nebbia arriva

su zampine di gatto.

S'accuccia e guarda

la città e il porto

sulle silenziose anche

e poi se ne va via.

(C. Sandburg)

 

 

Autunno

 

Il cielo ride un suo riso turchino

benché senta l'inverno ormai vicino.

Il bosco scherza con le foglie gialle

benché l'inverno senta ormai alle spalle.

Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,

benché senta nell'onda il primo gelo.

é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo

un fiore strano,un fiore a ombrello,un fungo.

(M. Moretti)  

 

 

Sera d' Autunno

 

Ascolta....

Con un fruscio secco e lieve,

simile a scalpiccio di fantasmi che passano,

le foglie accartocciate dal gelo si staccano dagli alberi

e cadono.

(A. Crapsey)

 

  

 Luccica il marciapiede

 

Luccica il marciapiede, per le vivide

pozze corrono i venti freddolosi.

Non sono ancora i geli dell'inverno,

ma è già tempo di scrosci e di burrasche.

Macchine,ombrelli di passanti, acceso

luccichio di vetrine e di réclames......

Anche la notte qui somiglia al giorno,

in città non esistono le tenebre.

(V. Solouchin)

 

  

 Mattino d'autunno

 

Che dolcezza infantile

nella mattinata tranquilla!

C'è il sole tra le foglie gialle

e i ragni tendono fra i rami

le loro strade di seta.

(F. G. Lorca)

 

 

 Motivo autunnale

 

Soffia sui campi la tramontana;

gli alberi scuote.

e dai rami inariditi

stacca le morte foglie.

Il vento le sparge,

lontano per i campi:

restan sol i neri fusti

che tristi agitano i rami spogli.

(P. Javorov)

 

  

 Dopo la nebbia

 

Dopo tanta

nebbia

a una

a una

si svelano

le stelle.

Respiro

il fresco

che mi lascia

il colore

del cielo

(G. Ungaretti)

 

  

 La terra si veste

 

La terra si veste

del giallo delle foglie

in autunno.

Il vento

raccoglie i sussurri

dei trepidi uccelli

e gioca

coi rami avvizziti

che additano il cielo.

Ho visto danzare

sul mare

tanti pezzetti di luna.

(A. Russo)

 

 

Nebbia

 

Che nebbione,stamattina!

E' sparito il campanile

che saliva verso il cielo.

Stan sugli orli delle strade

case grigie,senza forma:

la città sembra che dorma.

Ombre frettolose e rade

se ne vanno imbacuccate

lungo i muri rattristati,

perché il sole non li scalda.

Poche macchine per via

romban piano, i fari accesi.

Vanno i tram,scampanellando

tra quei veli cinerini

che nell'aria stan sospesi.

E le piante mute e spoglie

sono ancora in doppia fila

lungo i viali? O son fuggite

a riprendersi le foglie

in gran mucchi rastrellate?

E l'antenne sopra i tetti

si son forse distaccate

dai legami con la terra

per poter dormire un poco?

Nel nebbione, stamattina,

tutto può sembrare un gioco

misterioso.

(B. Paltrinieri)

 

  

 La prima pioggia

 

Scendon le gocce della prima pioggia

che sui selciati ancor timida batte,

mentre settembre lietamente sfoggia

l'ardore delle sue bacche scarlatte.

E le foglie chiacchierine

parlano dell'autunno che ritorna

e che sotto la pioggia fine fine

di pampini e di bacche agile s'adorna.

(M. Moretti)

 

  

L'estate è finita

 

Sono più miti le mattine

e più scure diventano le noci

e le bacche hanno un viso più rotondo.

La rosa non è più nella città.

L'acero indossa una sciarpa più gaia.

La campagna una gonna scarlatta,

Ed anch'io, per non essere antiquata,

mi metterò un gioiello.

(E. Dickinson)

 

 

 Bosco d'autunno

 

Ha messo chiome il bosco d'autunno.

Vi dominano buio, sogno e quiete.

Né scoiattoli, né civette o picchi

lo destano dal sogno.

E il sole pei sentieri dell'autunno

entrando dentro quando cala il giorno

si guarda intorno bieco con timore

cercando in esso trappole nascoste.

(B. Pasternak)

 

 

  Cadono le foglie

 

Cadono già le foglie. Sono stanche.

Hanno visto tant'acqua e tanto sole.

Sbocciate con le tenere viole,

cadono prima delle nevi bianche.

La loro vita dura una stagione:

cadono a sciami, a sciami frusciando;

i bimbi le sparpagliano passando

e le raccolgono a farsene corona.

Il vento le trasporta in mulinello

e soffia e picchia con malinconia;

esse fan tutti gli anni questa via:

parton col brutto e tornano col bello.

(R. Callevi)

 

   

 Foglie gialle

 

Ma dove ve ne andate,

povere foglie gialle

come farfalle

spensierate?

Venite da lontano o da vicino

da un bosco o da un giardino?

E non sentite la malinconia

del vento stesso che vi porta via?

(Trilussa)

 

 

 Ottobre

 

O silenzioso mite mattino d'ottobre,

le foglie son mature per cadere;

il vento di domani, se avrà forza,

le spazzerà via tutte.

Chiamano i corvi sopra la foresta;

domani forse a stormi se ne andranno.

O silenzioso mite mattino d'ottobre;

lento comincia le ore di questa giornata.

Fa' che il giorno ci sembri meno breve.

Non ci dispiace se tu dolcemente ci illudi,

illudici nel modo che tu sai.

Stacca una foglia allo spuntar dell'alba,

a mezzogiorno stacca un'altra foglia;

una dai nostri alberi, ed un'altra

molto lontano.

Trattieni il sole con nebbie gentili;

incanta la campagna d'ametista.

Ma piano, piano!

Per amore dell'uva, se non altro,

i cui pampini bruciano nel gelo,

i cui grappoli andrebbero distrutti

per amore dell'uva lungo il muro.

(R. Frost)