Mia nonna ricorda che, nel periodo della seconda guerra mondiale, la città di Lanuvio era distrutta e gli abitanti vivevano da sfollati nelle grotte.

        C’erano morti ovunque e si viveva in grande povertà, con la paura del brigantaggio: i delinquenti rubavano ovunque, soprattutto nelle case abbandonate e nei negozi.

        I bambini, in quel periodo, non andavano a scuola e, anche dopo la guerra, finivano solo la quinta elementare. Inoltre, non cercavano nemmeno di giocare, avevano solo una gran paura.

        Mia nonna, in età piccolissima, si ricorda dei Tedeschi dei quali era terrorizzata e, piangendo istericamente, diceva a suo padre: “Dài cinque lire ai Carabinieri, così non bombardano più!”.

        Si viveva rifugiati nelle grotte con materassi di crine per dormire; c’era molta umidità. La grotta si trova, tuttora, di fronte al Comune.

(Testimonianza raccolta da Federica)