Mio
nonno Francesco, nato il 6 luglio 1921, durante il periodo della Seconda guerra
mondiale, viveva a Piccilli, un piccolo paese agricolo nella provincia di
Caserta, dove si viveva prevalentemente con i prodotti della terra.
“All’età di 20 anni mi arruolai nell’arma dei Carabinieri; dopo
sei mesi di corso a Roma, in viale Giulio Cesare, venni a sapere che ero stato
promosso Carabiniere a piedi e che mi dovevo trasferire a Napoli.
Dopo altri sei mesi di servizio a Napoli, fui trasferito direttamente
presso il IX battaglione dei Carabinieri, dislocato in Dalmazia, precisamente
nella città di Spalato.
Dopo poco tempo che mi trovavo lì, arrivarono le truppe tedesche che mi
fecero prigioniero e mi condussero a Biacce.
Dopo la sconfitta della Germania, fui abbandonato in provincia di Graz.
Qualche giorno dopo arrivarono le truppe russe che mi portarono, prima a Vienna
e poi a Budapest, facendomi fare 500 chilometri a piedi.
All’arrivo degli Americani tornai a Napoli dove fui assegnato alla
prima categoria. Dopo due mesi di licenza fruita nel mio paese natale, con i
miei familiari, partii per Bologna e da lì a Roma, dove fui collocato in
congedo il 26 giugno del 1976”.
(Testimonianza raccolta da Gioele)