Rifugio du Fay

Tipologia: Cross country

Difficoltà: Molto impegnativo

Lunghezza: 40 km circa

Tempo di percorrenza: 5-6 ore

Quota di partenza: 1050 m

Quota massima: 2365 m

Dislivello totale in salita: 1300 m

Periodo consigliato: Da Giugno a Ottobre

Ciclabilità: 100%

Stato: Francia

Località di partenza: La Grave (1480 m). Si raggiunge dalla cittadina di Briancon attraverso il colle del Lautaret, seguendo la RN 91.

Descrizione: Dopo aver lasciato l'auto nei pressi della partenza della funivia di La Grave, iniziamo subito a scendere lungo la RN 91 in direzione di Bourg d'Oisans. Percorsi un paio di chilometri scorgiamo una spettacolare cascata sulla nostra destra; la valle molto stretta, denota una chiara origine glaciale e sulla nostra sinistra possiamo ancor'oggi notare possenti ghiacciai. Quando giungiamo al Lac du Chambon, prestando attenzione ad alcune gallerie, dobbiamo svoltare a destra, iniziando a salire seguendo i cartelli che ci indicano il paese di Mizoen; la salita è subito molto ripida e con un paio di tornanti secchi si entra nel piccolo borgo di Mizoen; prestando attenzione nei pressi di una fresca fontanella si svolta a destra e continuando a salire su asfalto guadagnamo quota incominciando a vedere il lago artificiale di Chambon sotto di noi. Passiamo alcune brevi gallerie, e raggiunte alcune baite la carrozzabile diviene sterrata; qui è possibile rifornirsi d'acqua per l'ultima volta. La salita è costante grazie ai numerosi tornanti ed il fondo è splendido. Con uno spettacolare traverso si arriva in una zona prativa molto aperta a circa 1800 metri di quota ove sorge un rifugio. Si continua in salita lungo la carrozzabile che segue l'andamento della montagna ad anse per cui la nostra meta rimane invisibile; ad un certo punto dopo lunghi traversi incrociamo il GR 50 che è anche il Tour du haut Dauphinè ed in breve il panorama cambia e ci troviamo davanti al nostro punto di arrivo.
Al Rif. du Fay (2258 m) è possibile ristorarsi e dissetarsi gustandosi il superbo panorama verso il massiccio della Meije. Si riparte seguendo la rotabile fino a raggiungere un bivio che dopo aver imboccato sulla destra con una breve discesa ed un facile guado ci porta a pedalare in splendidi prati; avendo cura di abbandonare la stradina subito dopo il guado prendiamo sulla destra per un ripido sentierino, comunque pedalabile che con divertenti passaggi ci porta in breve al Col du Souchet (2365 m.). Dopo le foto di rito inizia una discesa a dir poco entusiasmante che sempre seguendo il Gr50 senza possibilità di errore, dopo un notevole spostamento, con un'ultima serie di tornantini dal fondo incerto ci porta nella piccola stazione di sci di Chazelet (1800 m.). Da questo punto, per tornare al punto di partenza abbiamo a disposizione due possibilità. La prima consiste nel seguire un tratto di asfalto che dopo una brevissima salita offre un sentiero che, tagliando i tornanti, attraversa il piccolo borgo di Les Terrasses (1750 m.) e poi si tuffa direttamente nelle case di La Grave. La seconda, invece, riservata ai discesisti provetti, parte direttamente da Le Chazelet e si tuffa in uno stretto sentiero esposto che con alcune difficoltà tecniche ma dalla guida molto appagante per chi si destreggia sui terreni ostici, ci porta direttamente sulla RN 91 nei pressi di les Fréaux, da dove con breve risalita si ritorna a La Grave concludendo così la traversata.

Note: I numerosi rifugi in loco offrono possibilità di ristorarsi molto bene. La discesa da le Chazelet su les Fréaux è molto tecnica e quindi riservata a chi possiede una totale padronanza del mezzo. Quasi tutto l'itinerario è fuori dal bosco, di conseguenza può essere molto caldo in quanto esposto a sud…munirsi di crema!!

Autore:Cristiano Cavalli

E-mail: enscagl@tin.it


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