Il complesso è interamente contenuto all'interno di un poderoso muro di cinta dove sono collocate due costruzioni:
1^ masseria: a 2 p.f.t. Presenta un aspetto poderoso, dove la superficie piena domina su quella vuota. Poche finestre, dalle forme semplici e prive di elementi di ornamento. La "cortina" muraria si organizza secondo due profili; mostra un corpo a capanna al quale segue una copertura piana con coronamento lineare. Sul lato esterno della masseria ci sono due giardinetti recintati. Il lato che si apre verso l'interno presenta un ampio terrazzo che corre lungo tutta la facciata sul cui fronte inferiore si aprono tre grandi arconi destinati al ricovero di animali, in quello centrale è presente l'aia.
2^ costruzione: sembrerebbe più recente e destinata ad uso residenziale. Il fronte principale si affaccia sulla S.S.93. E' a 3 p.f.t. Presenta eleganti elementi di dettaglio architettonico come la cornice coronamento su cui si imposta un "timpano tronco". Sono numerosi i punti di affaccio, molti sono i balconi dei quali restano le mensole, poichè privi di balaustra.
L'accesso al complesso è laterale ed è segnato da due pilastri.
Nell'edificio padronale il piano terra e il primo piano sono nettamente distinti. Il piano terra era destinato a dimora degli inservienti e/o magazzino, mentre al piano superiore si accede mediante una scala, dove inferiormente è ricavato l'accesso al piano terra, così come avviene nella masseria Callano.

• Tufo squadrato intonacato
• Pietra modanata (per profilo vano - finestra e mensole)
• Laterizi (per coperture del tipo a coppi)
• Legno verniciato (per infissi)

Catasto Onciario di Barletta del 1754:

cita la masseria Pezza di Casalonga come confine con la Masseria Ciminarella.

Catasto Provvisorio di Barletta del 1814:

• Affaitati sig. Giuseppe di Filippo
     f.1       semule di masseria Casalonga
• Larovere Andrea di Gioacchino
     f.8       semule di masseria Casalonga
• Affaitati di Scipione
     f.8       semule di masseria Casalonga