Ha subìto una trasformazione con l'introduzione dell'olivo e l'eliminazione della
coltura ad ortalizi e seminativo.

ll complesso è costituito di 2 masserie:

1^ masseria: citata dai catasti, è ormai allo stato di rudere; presenta tre corpi uno dei quali distrutto.

2^ masseria del 1866:Posta di seguito alla prima, presenta una targa con la data di costruzione. L'edificio è diviso tra 3 proprietari; una metà al guardiano che vive in questo sito; l'altra metà è divisa tra 2 fratelli di Andria, i Carella.
La masseria presenta un prospetto abbastanza semplice, dato da una serie di aperture d'accesso ai vani della masseria adibiti a deposito attrezzi e magazzino.Rompe la linearità del fronte il corpo adibito a residenza (proprietà del guardiano), a 2 p.f.t.
L'edificio è a corte chiusa poichè la costruzione pur sviluppandosi ad L è completamente murata sugli altri due lati. Nel cortile si affacciano una serie di vani adibiti ad uso agricolo.

• Conci di tufo squadrato intoncato a vista
• Pietra modanata per profilo vano-finestra
  
• Laterizi per copertura a coppi
  
• Pavimenti in losanghe di cotto

La prima masseria è allo stato di rudere.
La seconda è in discreto stato di conservazione.
Le costruzioni rurali, poste ortogonalmente rispetto alla facciata sono in rovina.
La parte abitata dal guardiano, presenta interventi recenti all'interno e all'esterno.
Senza aver modificato l'asseto architettonico originale della costruzione, le uniche parti in cui si leggono interventi relativamente trasformativi sono i terrazzi e le annesse coperture, poichè alcuni spioventi sono stati privati del manto in laterizio ed estradossati con gettate di cemento.
Sul terrazzo del corpo principale, alla quota più alta, c'è un punto di rilevamento dell'I.G.M.

Catasto Onciario di Barletta del 1754:

• Marchese Filippo Affaytati possiede una masseria detta di Poggiofranco
  di carre 27 e versure 20 con commodo di masseria:
  panetteria, taverna, vigne, ortalizio, giardino, fontana ad acqua.
• viene citata come confine della masseria San Pietro a Naricella.