Ha subìto trasformazioni poichè la coltivazione a seminativo è stata sostituita dalla coltura ad olivi.

La masseria comprende un casolare padronale e una casa, probabilmente del fattore.
L'edificio padronale è' a 2 p.f.t, molto sobrio nella sua definizione architettonica.
Sul prospetto domina il grande portale con stipiti modanati, sormontato superiormente dallo stemma in pietra ancora conservato integralmente.
A sinistra ha un corpo cieco che arriva fino al solaio del primo piano, probabilmente destinato a terrazza scoperta. A destra si ha un orto chiuso recintato con un'ampia apertura ad arco che immette in un vano longitudinale ad un solo spiovente, destinato a ricovero animali, al di là del quale c'è il giardino di stretta pertinenza dell'edificio.
Il casolare del fattore presenta uno sviluppo longitudinale, con la parte anteriore in cemento, risalente ad epoca recente.

• Tufo squadrato
• Pietra modanata per mensole, profilo vano-finestre
  
• Pietra bugnata per zoccolatuta edificio
  
• Coppi in laterizio per copertura spiovente

Catasto Onciario di Barletta del 1754:

• Giuseppe de Giorgi possiede la masseria S.Vincenzo di terre semoli.

Prospetto principale con casa del fattore