Si è persa la coltivazione a seminativo, ma anche l'allevamento nel sito è stato sostituito da terreno saldo.

Il complesso è abbastanza vasto, composto da due masserie ben distinte nella loro perimetrazione e accesso.

1^ masseria: è disposta ortogonalmente al fronte stradale; è probabilmente la masseria di campo con pascolo e seminativo. Questo edificio è composto da cinque vani, ciascuno con camino, con accesso esterno indipendente, un vano destinato agli attrezzi agricoli o a stalla, e un campo murato da un recinto basso, attualmente incolto.

2^ masseria: di aspetto assai più nobile, è interamente chiusa dall'esterno mediante un muro di cinta.
E' costituita da un corpo a forma di torre a sviluppo longitudinale sul lato sinistro e con annesso vano scala, mentra sulla destra è presente un blocco a forma di parallelepipedo.

• Tufo squadrato
• Pietra per profilo vano-finestra

L'edificio torrato è abbandonato, in buona parte ormai scoperchiato e mostra numerose
tracce di interventi recenti in cemento.L'altro corpo è in discreto stato e probabilmente
destinato a deposito di attrezzi agricoli.

Catasto Onciario di Barletta del 1754:

• Don Carlo Campanile possiede la masseria Tittadegna di 64 versure, di cui 4 ad olive e 26 versure e 5/6 in fitto.
• Giuseppe Pappalettere possiede una masseria di campo detta Tittadegna confinante con la masseria di Torrarsa Soprana e con quella posseduta da Carlo Campanile e con la masseria Cayavecchia del Marchese di Campomarino. La masseria Tittadegna è di versure 95 di cui 5 e mezza ad olive , pascolo e seminativo.