il dottor faust
Il dottor Faust

ovvero la ricerca della conoscenza

La caccia alle streghe dura dal 1274, anno in cui viene eretto il primo rogo, al 1856, quando viene ghigliottinata l'ultima strega, ma come mai sono così pochi gli stregoni? No, non sono pochi, ma sono uomini, e questo li rende, secondo la mentalità del tempo, molto più intelligenti delle streghe, si fanno scoprire più difficilmente, ed inoltre sono anche molto più bravi ed accorti nel comandare i demoni.
Uno di questi stregoni è Johannes Faust, meglio conosciuto come Dottor Faust. Secondo le cronache più credibili sarebbe nato a Rhodd verso la fine del XV secolo ed avrebbe studiato teologia, dedicandosi contemporaneamente all'astrologia e alla medicina. Durante la sua vita conobbe Paracelso, Cornelius Agrippa e Lutero, con il quale ebbe molte dispute.
Le dispute con Lutero sarebbero dovute al fatto che Faust, arrivato alla maturità, vuole conoscere. Non si tratta di una conoscenza normalmente intesa, non si tratta di una conoscenza specifica di un determinato argomento, ma "la" conoscenza, la conoscenza del Tutto. Non si tratta, secondo lo stesso Faust, nemmeno di una conoscenza che può giungere all'improvviso, sotto forma di rivelazione, di visione, ma deve essere una conoscenza raggiunta con sofferenza, con dolore, inseguita con passione ed ardore lungo tutta l'esistenza.
C'è chi dice che Faust abbia stipulato un patto con il diavolo una volta caduto in miseria, per godere di ogni sorta di beni, ma c'è anche chi sostiene che le motivazioni siano diverse. Per arrivare alla contemplazione del Tutto, Faust sarebbe partito con un'ascesa profonda nei più oscuri meandri del male, progettando poi innalzarsi alle più alte vette del bene: che senso ha il Tutto se non comprende anche il male? E come si può comprendere il Tutto senza comprenderne tutte le sue parti?
Certo è che Faust ebbe moltissimi discepoli, i quali dichiarano che abbia compiuto apparizioni dopo la morte, che fu perseguitato o protetto da numerose personalità, in quanto accusato di stregoneria, magia, sodomia, violenza, falsificazione di denaro, e che soggiornò per diversi periodi in carcere.
Diverse leggende circondano la sua morte. C'è chi vuole che, una volta scaduto il tempo del patto, il diavolo fosse venuto a reclamare la sua anima, ma che questa venisse sottratta dagli angeli e portata in cielo. Ma c'è anche chi vuole che sia morto nella camera di una taverna a Bimmlich, presso Wittemberg, dopo che una palla di fuoco sarebbe scesa dal cielo all'interno della stanza. C'è ancora chi sostiene che sia stato avvelenato dai suoi persecutori.
In ogni caso dove si trovi il suo corpo è tuttora un mistero.
Di Faust ci rimangono numerosi scritti, anche se sono prevalentemente di natura apocrifa, oltre ad una esemplare parabola iniziatica che ispirerà Marlowe, Goethe, Gounod, Berlioz e Boito.


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Illustrazione: Faust e il diavolo, particolare del monumento a Goethe che si trova a Eberlin