IL COLLEZIONISTA

Gettoni telefonici

breve storia del gettone telefonico

Il primo telefono è stato inventato nel 1871 da Antonio Meucci e brevettato il 14 febbraio 1876 da Alexander Graham Bell.  Nel 1877 viene fondata a Boston da Bell e altri due finanzieri la Bell Tele-phone Company che nel 1885 viene trasferita a New York e diventa la più grande compagnia telefonica del mondo: la AT&T.   La prima telefonata in Italia è stata effettuata nel 1877, mentre si presume che nello Stato Vaticano sia stata fatta nel 1866.  La prima forma di pagamento per i servizi telefonici fù il denaro a cui seguì, a partire dagli Stati Uniti l'uso di tagliandi e gettoni metallici personalizzati dalle società private e successivamente da francobolli telefonici emessi dall ammin.  postali pubbliche.

                 I veri e propri gettoni telefonici ufficiali comparvero solo dal secondo decennio del XX°  secolo e in Italia la STIPEL presentò il primo gettone alla Fiera di Milano nel 1927.  Partì così una sperimentazione con pochi apparecchi per telefonate urbane che funzionavano con gettone a tre scanalature, del costo di 60 cts.  Il successo dell'esperimento fece si che gli apparecchi a gettone si moltiplicarono e negli anni successivi anche la TIMO e la TELVE imitarono la STIPEL. 

Gettone telefonico della   S.T.I.P.E.L.  1927 Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda

 La TETI invece iniziò dal 1930 a introdurre apparecchi funzionanti con monete di 50 cts.  Per passare nel 1935 a far coniare gettoni di alluminio e successivamente di zinco delle dimensioni delle monete e privi di scanalature; solo nel 1945 si unificò alle altre società con un gettone a tre scanalature.  Dall'agosto del 1959 la ESM, ditta che si presume coniasse i gettoni anche in precedenza, aggiunse nella coniatura il gruppo anno-mese, cosicchè potessero essere distinti nel tempo.  Successivamente, aumentando notevolmente il numero degli apparecchi a gettoni, anche la IPM,  CMM e la UT iniziarono a coniare i gettoni fino a novembre 1980, ultimo conio conosciuto.  È da notare che la  ESM agli inizi degli anni 70, per differenziare la sua produzione dalle altre, aggiunse al gruppo anno-mese anche il proprio logo.

ESM dal 1959 senza logo

5908-5909-5910-5911-5912-6001-6002-6003-6004-6005-6006-6007-6008-6009 6010-6011-6012-6101-6102-6103-6104-6105-6106-6107-6108-6109-6110-6111-6112 6201-6202-6203-6204-6205-6206-6207-6208-6209-6210-6211-6212-6301-6302 6303-6304-6305-6306-6307-6308-6309-6310-6311-6312-6401-6402-6403-6404 6405-6406-6407-6408-6410-6412-6502-6503-6504-6505-6507-6601-6605-6606 6607-6609-6610-6611-6612-6701-6704-6706-6707-6708-6709-6711-6712-6801 6802-6804-6805-6806-6809-6810-6812-6901-6902-6903-6904-6905-6906-6907 6908-6909-6911-6912-7001-7002-7003-7004-7005-7006-7009-7011-7101-7102 7103-7105-7106-7109-7110-7112-7201-7203

 ESM dal 1972 con logo

IPM dal1971 con logo

CMM dal 1976 con logo

UT dal 1974 con logo

Queste sopra sono le emissioni da me conosciute, ( in giallo i pezzi mancanti nella mia collezione ) ve ne sono altre in anni precedenti, ma non essendone in perfetta conoscenza mi astengo dal pubblicarle, in quanto potrei commettere degli errori.  

Gettoni telefonici Vaticani

Ho poche notizie riguardanti i gettoni dello Stato Vaticano, per quanto ne so esistono almeno 5 tipi, 2 in zinco con scanalature sfasate e la lettera B stampata in caratteri diversi.  Un'altro in rame anche esso con scanalature sfasate, telefono stilizzato e con scritta Gettone telefonico speciale.

      Nella figura sopra sono rappresentati i due tipi di gettoni Vaticani, uno ha le scanalature in alto e in basso da ambo i lati con al centro la sigla S.C.V. Stato Città del Vaticano alta 7 mm., l'altro con una sola scanalatura per lato in posizione sfasata una in alto, l'altra in basso con telefono stilizzato da una parte, mentre sull'altra c'è la scritta S.C.V. alta 3 mm.

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